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Historie Medievali ti consiglia:

Il nostro libro: La croce del Nord!

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Ebbene sì! Ci abbiamo provato e alla fine l'abbiamo scritto. Due anni di duro lavoro ed abbiamo creato l'epopea di un cavaliere normanno in un momento delicato della storia europea. Siamo lieti di presentarvi la nostra fatica letteraria, in cui abbiamo profuso tutta la nostra passione e conoscenza! Il nostro romanzo potete trovarlo ai seguenti link: - sul miolibro.it: http://ilmiolibro.kataweb.it/libro/narrativa/261064/la-croce-del-nord/ - su Kobo.com: https://www.kobo.com/ie/en/ebook/la-croce-del-nord - su mondadoristore.it:  https://www.mondadoristore.it/ebook/Historie-Medievali/aut03071891/ - su IBS:  https://www.ibs.it/croce-del-nord-ebook-vari/e/9788892317734 E da oggi ci trovate anche su Amazon: https://www.amazon.it/dp/B088QN1PD1  (formato kindle e cartaceo) Il protagonista della nostra storia è Hardwin, un cavaliere normanno, figlio del signore del castello di Edington, piccolo centro dell’Inghilterra meridionale. Fin dalla più giovane età ha sempre con

Proposte di lettura: la miniatura medievale

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La miniatura è stata spesso considerata un genere artistico minore. Otto Pächt , storico dell'arte austriaco, scrisse un libro per smentirlo, dando dignità a quella che fino alla seconda metà del XX secolo è stato considerato un genere di arte minore. Chi assisté nei tardi anni sessanta al ciclo delle sue lezioni, che formano la struttura principale di questo libro, ebbe il privilegio di ammirare lo studio di una serie di immagini sfolgoranti per tonalità cromatiche e traboccanti di forme decorative, a cui veniva riconosciuto il rango autonomo di arte "maggiore", e con esso il diritto a un accesso metodologico peculiare e dedicato a tale genere di arte. Pätch , in questo libro che sintetizza il suo lavoro come docente accademico, analizza Bibbie, Evangeliari, Salteri, Lezionari, Apocalissi, Sacramentari, Messali e opere con raffigurazioni didattiche: si sofferma sulle forme, sugli stili, sulla suggestiva ricchezza di iniziali, sul vocabolario ornamentale e simbolico, sul

Historie Medievali the life of: Giovanni da Milano

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Giovanni da Milano , pittore attivo tra il 1346 e il 1369, è una figura di primaria importanza nel panorama artistico del Trecento. La sua opera, caratterizzata da una sintesi originale di stilemi giotteschi e senesi, ha contribuito a rinnovare la pittura italiana della seconda metà del XIV secolo. Nato in Lombardia, presumibilmente a Caversaccio, intorno al 1325-1330, Giovanni si formò artisticamente in un ambiente ricco di fermenti culturali. La sua prima attività è documentata a Prato nel 1346, dove risulta iscritto nell'elenco degli artisti forestieri.   Polittico di Ognissanti L'opera di Giovanni da Milano rivela l'influenza di due grandi maestri del Trecento: Giotto di Bondone e Simone Martini . Da Giotto deriva la solidità delle figure, la monumentalità delle composizioni e l'uso sapiente della luce e del chiaroscuro. Da Simone Martini , invece, Giovanni apprende la raffinatezza del gusto gotico, la preziosità dei colori e la cura dei dettagli. Nel

Historie Medievali Feudal Japan: il tempio Tōji-in

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In questa rubrica abbiamo dedicato alcuni articoli a quel gioiello che è la città di Kyoto : in particolare vi abbiamo parlato del quartiere Gion e del complesso templare del Kiyomizudera . Oggi vi parleremo di un altro piccolo capolavoro immerso in un incantevole giardino al nord dell'antica capitale: fondato nel XIV secolo, vi mostreremo il tempio di Tōji-in . Il tempio di Tōji-in ed il suo incantevole giardino Si tratta di un tempio buddista dove sono presenti anche due monumenti funerari, di cui uno dei quali è dedicato ad un antico shogun,  Ashikaga Takauji , fondatore dello shogunato Muromachi . Il tempio venne fondato nel 1341 ai piedi del monte Kinugasa da Takauji per un voto fatto. Il tempio fu costruito secondo le direttive dell'insegnante zen Mus ō  Soseki , che ha creato i giardini zen e gli stagni del tempio. Lo stagno del giardino zen Divenne, nel corso dei decenni, uno dei templi più importanti ed iconici della città, entrando nella rete del Sistema delle Cinq

Historie Medievali: le ricette della tavola rotonda

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Bentornati nella nostra cucina. Oggi vi proponiamo due imperdibili ricette tardomedievali:     STUFATO DI SEDANO RAPA (XIV sec.)   Ingredienti: 400 gr. di manzo; sedano rapa; porro; menta; spezie (pepe nero, chiodi di garofano); aceto; miele; sale.   Procedimento: Tagliare il sedano rapa, il porro e il manzo, quindi tritare la menta. Cuocere la carne con un po’ d’acqua e due pizzichi di sale per circa un’ora, quindi aggiungere il porro, il sedano rapa e la menta. Cuocere per un’altra ora. Macinare il pepe nero e i chiodi di garofano in un mortaio, aggiungere allo stufato con un po’ di miele e aceto e cuocere per altri 5 minuti. Servire caldo.       SALSICCE DI PESCIO (XIV sec.) Ingredienti: 2 trote; erbe (menta, finocchio, rosmarino, santoreggia); spezie (zenzero fresco, pepe nero); sale; olio d’oliva.   Procedimento: Eviscerate e pulite le trote, poi rimuovete le spine. Tritate le erbe e pestate pepe e zenzero nel mortaio con due pizzichi di sale. Tritate il pesce e impastatelo con er

I ritrovamenti di Champ Blanchard

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Siamo nel cuore della Francia , nel dipartimento della Loira per la precisione; nella piccola e ridente cittadina di Distré gli archeologi dell' INRAP , istituto nazionale di archeologia francese, hanno fatto una scoperta piuttosto interessante all'interno del distretto commerciale di Champ Blanchard , a sud della cittadina: su un'area di due ettari hanno ritrovato numerosi resti risalenti a un periodo compreso fra il X ed il XV secolo. Vediamo insieme di cosa si tratta. Uno dei cunicoli rinvenuti a Distré Quelli rinvenuti sono i resti di una casa databile fra il X ed il XII secolo, circondati da un fossato di circa 3000 metri quadri. La struttura della casa era di circa 50 metri quadrati, costruita in epoche successive ed era dotata di una cantina di circa 25 metri quadri; nel cortile recintato dal fossato invece, sono stati rinvenuti una trentina di silos per lo stoccaggio delle derrate alimentari. Uno degli elementi interessanti della scoperta è stato un pozzo profondo

La vita di corte nel medioevo

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La corte medievale era un microcosmo pulsante di vita, politica e cultura. Ruotava attorno alla figura del signore feudale che - fosse un re, un duca o un conte - rappresentava il centro del potere e della ricchezza locale. Ma la vita di corte non era solo lusso e frivolezza: era anche un luogo di intrighi politici, di formazione per i giovani nobili e di sviluppo di nuove forme di arte e letteratura. Vita di corte, da “Les Très Riches Heures du Duc de Berry” La società di corte era rigidamente gerarchica. Al vertice si trovava il signore e la sua famiglia, seguiti dai nobili di alto rango, dai cavalieri, dai funzionari e dai chierici. Più in basso c'era la servitù, che comprendeva domestici, artigiani e contadini. La giornata a corte era scandita da una serie di rituali ben precisi. Il mattino iniziava con la messa, seguita da un pasto collettivo. Il signore poi si dedicava agli affari di governo, ricevendo ambasciatori, impartendo ordini e amministrando la giustizia. I

Proposte di lettura: Archeologia del Medioevo

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  Il Medioevo è un'era che si è stratificata per circa un migliaio di anni, lasciando così architetture e manufatti che, nel loro insieme, aiutano a ricostruire contesti e paesaggi. Questa, come abbiamo sempre detto, è un'era di profonde trasformazioni per il continente europeo: nascono stati, realtà insediative, nuovi modi nell'abitare e nel vivere, nonché nuove relazioni sociali. Francesca Romana Stasolla , archeologa dell' Università La Sapienza di Roma , attraverso la sua disciplina, ci guida in questa millenaria evoluzione del Medioevo euro-mediterraneo, per poi affrontare i temi che sono attualmente sul tavolo degli storiografi, nonché i manufatti con i quali la comunità archeologica ha ricostruito la storia di questo pezzo di cammino di umanità. Edito da Mondadori nel 2023, questo è un testo che sicuramente può attirare la vostra attenzione se siete appassionati di archeologia medievale. Se la recensione ti ha incuriosito, puoi acquistare il libro a questo link

Il mistero dei vichinghi senza testa

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Un macabro ritrovamento archeologico ha sconvolto gli esperti e acceso la fantasia del pubblico: una fossa comune contenente i resti di 54 scheletri vichinghi senza testa è stata scoperta durante gli scavi per la Weymouth Relief Road, nel Dorset . La scoperta, avvenuta poche settimane fa, ha portato alla luce una scena raccapricciante: i resti, risalenti all'alto medioevo (tra il V e il X secolo), erano stipati in una fossa poco profonda all'interno di una cava romana in disuso. 51 teschi giacevano in una pila separata su un lato della fossa, alimentando il mistero su questa barbara esecuzione.   Il sito con gli scheletri e i teschi ritrovati Le analisi scientifiche hanno confermato che i resti appartenevano a uomini di origine scandinava, per lo più di età compresa tra la tarda adolescenza e i 25 anni. La mancanza di ferite da battaglia suggerisce che non fossero guerrieri caduti in combattimento, ma più probabilmente prigionieri giustiziati. Le ragioni della decapitazione

Historie Medievali the family of: Hohenstaufen

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ORIGINI Hohenstaufen è un termine tedesco che significa " Alto Staufen ": indica una località delle Alpi sveve dove questa famiglia, legata a doppio filo con le sorti dell' Italia meridionale fra il XII ed il XIII secolo, ha avuto origine col suo primo castello. Il casato vede la luce nel 1079 quando il nobile cavaliere Federico , detto il vecchio, riceve dall'Imperatore il titolo di Duca di Svevia , un'importante regione sita nell'odierna Germania meridionale. Per dare legittimità e prestigio alla casata, gli Hohenstaufen si inventeranno una genealogia che però le evidenze archeologiche smentiranno. Federico I di Svevia, fondatore della casata CONTESTO GEOGRAFICO Quella degli Hohenstaufen è una famiglia imperiale: Federico I, infatti, avrà come nipote Federico Barbarossa , che col figlio Enrico VI e il nipote Federico II di Svevia , saranno Sacri Romani Imperatori , portando così all'apice il prestigio di questa famiglia. Alla luce di questo aspetto,

L'unicorno nel medioevo

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L'unicorno, creatura mitologica con un unico corno a spirale sulla fronte, ha affascinato l'umanità per secoli. Nel Medioevo, in particolare, l'unicorno assunse un ruolo di primaria importanza nella cultura e nell'arte. Le sue prime raffigurazioni risalgono all'antico Egitto e alla Grecia , ma è nel Medioevo che la sua figura si arricchisce di significati simbolici e religiosi. Il bestiario, genere letterario molto diffuso all'epoca, descrive l'unicorno come un animale feroce e selvaggio, capace di essere domato solo di fronte a una vergine pura.   Particolare da La Dame à la licorne, arazzo fiammingo del XV secolo. Hôtel de Cluny L'unicorno diventa simbolo di Cristo : il suo corno rappresenta la purezza e la verginità della Madonna , mentre la sua caccia simboleggia la Passione. La sua natura selvaggia viene domata solo dall'amore e dalla purezza, come Cristo che si è incarnato nel grembo di Maria . L'unicorno rappresenta anche le virtù cavaller

Le vette dell'arte medievale: la basilica di San Vitale

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In un articolo di molti anni fa , accennammo ai monumenti più belli di Ravenna ; fra quelli che al tempo illustrammo sinteticamente, oggi ve ne mostreremo uno in particolare, che nonostante siano passati quasi 1500 anni è ancora lì, intatto, arrivato a noi come testimonianza di un lontano passato: la basilica di San Vitale . La basilica vista dall'esterno Fondata nel 532 dopo Cristo, poco dopo che la città era stata riconquistata dall'imperatore romano d'Oriente Gustiniano , terminata nel 547, ben 15 anni dopo, rappresenta un modello emblematico di arte e architettura bizantina. La basilica è un unicum, perché fonde elementi dell'architettura classica romana a quelli dell'architettura e dell'arte bizantina: infatti, guardandola da fuori, ricorda vagamente nelle forme e nell'aspetto una basilica classica di epoca romana. Di pianta ottagonale, con abside poligonale all'esterno e circolare all'interno, vi si accede attraverso due porte, una opposta all&

Historie Medievali: le ricette della tavola rotonda

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Benritrovati nella nostra cucina. Ecco le ricette che vi proponiamo oggi:     FRITTATA DOLCE ALL'ARANCIA (XV sec.)   Ingredienti:   4 uova; 1 arancia; zucchero; strutto.   Procedimento: Spremere l’arancia e sbattere le uova con il succo, quindi aggiungere un cucchiaio di zucchero. Sciogliere lo strutto in una padella e cuocere la frittata per circa cinque minuti a fuoco basso senza girarla. Servire la frittata ancora calda.  MINESTRA DI GALLINA E FINOCCHIO (XIV sec.) Ingredienti: gallina; finocchio; spezie (zafferano, pepe bianco, cannella); uova; sale.   Procedimento: Tagliare la gallina a pezzi e lessarla con due pizzichi d’acqua per circa un’ora e mezza, quindi aggiungere il finocchio tagliato in quattro pezzi e cuocere per altri 20 minuti. Macinare le spezie nel mortaio e aggiungerle al finocchio e alla gallina. Dopo un paio di minuti, togliere dal fuoco. Nel frattempo, cuocere le uova in camicia. Metterle delicatamente in acqua calda appena sotto il punto di ebollizione