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Visualizzazione dei post da agosto, 2015

La fauna medievale

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La fauna dell'Occidente medievale era molto diversa, sia qualitativamente che quantitativamente, da quella che conosciamo oggi. Le cause di queste differenze potevano essere naturali, come l'endemismo ad esempio. Alcune specie comparivano, altre sparivano o conoscevano cicli biologici di cui ancora oggi si ignorano le ragioni. Il topo nero, ad esempio, si è probabilmente moltiplicato dopo il XIII secolo ed ha ceduto il posto al temibile topo grigio solo nel corso del XVIII secolo: è questa una delle ragioni che hanno portato alle devastanti epidemie di peste verificatesi dal XIV al XVIII secolo che hanno causato la morte di decine di milioni di persone. Inoltre, ci sono da considerare le conseguenze impreviste di specifiche azioni umane, sia fatte alla cieca, sia in vista di un'utilità a breve scadenza come, ad esempio, la difesa degli animali domestici attuata attraverso la lotta ai rapaci distruttori del pollame, la difesa dei raccolti combattendo i roditori o per il mig

La Chiesa ed il mondo medievale

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Il mondo medievale è assillato da una paura ricorrente e pervasiva: quella di peccare. L’essere umano è imperfetto, fallace, sbaglia, cade in tentazione. Di conseguenza si discosta marcatamente dal modello di uomo proposto dalle sacre scritture. Per questa ragione, la paura della dannazione eterna è pervasiva ed influisce in modo determinante sulla vita del povero uomo medievale. In questo strappo fra mondo terreno e mondo mistico trova posto la Chiesa, struttura religiosa che cerca di avvicinare l’uomo al divino. Per via della grande presa psicologica esercitata sulle masse, essa influenzerà, nel bene e nel male, la storia dell’Occidente dall’epoca dell’Impero Romano fino a quella illuministica, diventando una dei protagonisti della storia dell’umanità. La Chiesa è il centro del mondo medievale. La parrocchia ed il cimitero infatti erano i punti nevralgici del villaggio, dove si radunavano gli abitanti per parlare, festeggiare, pregare o piangere i loro morti, oltre ad es

Innovazioni agricole e progressi nei trasporti...ma non solo

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Dopo esserci  occupati del mulino, che rappresentava uno strumento importante per procurarsi energia, in questo post analizzeremo le altre fonti di energia di cui si serviva l'uomo nel Medioevo. Partiamo dal presupposto che la forma di energia più comunemente utilizzata perché facilmente reperibile in tutti i luoghi, restava l'energia fornita dalle braccia dell'uomo, oltre a  quella garantita dagli animali: il fabbro e il suo martello, il boscaiolo e la sua scure, il contadino e la sua zappa ne sono la prova più evidente. ARATRO PESANTE DOTATO DI RUOTE E VERSOIO SEC. XI Tuttavia, gli sforzi dell'uomo furono resi più efficaci grazie ad invenzioni semplici ma rivoluzionarie come quella della carriola nel XIII secolo, diffusa soprattutto nei secoli XIV e XV, o della ruota a cerchione e raggi. D'altro canto il sussidio degli animali da tiro o da basto fu perfezionato grazie ad invenzioni altrettanto importanti: la ferratura delle bestie riduce il loro affatica

Streghe e Inquisizione

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Abbiamo sentito parlare di streghe e magia nera fin da quando siamo piccoli, eppure il loro mito nasce già nell’epoca medievale. Essere streghe o stregoni era considerato eretico e seguace delle arti magiche, non solo, costoro erano in grado di parlare e far resuscitare i morti attraverso le messe nere e all’evocazione del diavolo. Durante le prime luci del medioevo, furono emanate diverse bolle papali (testi scritti) per contrastare la magia e coloro che la praticavano. Pertanto per tutto il XIV e il XV sec. fu sancito ufficialmente il documento per la caccia alle streghe. Fredegonda fa giustiziare Ennio Mummolo e alcune donne accusandole di stregoneria per aver avvelenato il figlio Teodorico – miniatura dalle “Chroniques de France ou de Saint-Denis”, 1332-1350   Per alcuni secoli, la chiesa non aveva considerato la magia un male o un pericolo, ma semplicemente una falsa credenza dettata dall’ignoranza, una superstizione che andava corretta e non punita. Nell’ VIII sec

Il mulino nel Medioevo

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Forse non sapete che una delle macchine, utilizzata ancora oggi, per la produzione di energia è stata reintrodotta in Europa proprio in epoca medievale. Stiamo parlando del mulino. I primi ad essere reinventati furono quelli che sfruttavano l'energia idraulica come, ad esempio, i mulini natanti di Tolosa o quelli mossi dalla marea di Dover. Più in generale, possiamo affermare che l'introduzione del mulino ad acqua fu, probabilmente, il progresso tecnologico più importante realizzato tra il X ed il XIII secolo. Infatti, i suddetti mulini venivano utilizzati in qualunque ciclo produttivo, dalla battitura del metallo alla conciatura delle pelli, dalla produzione della birra alla lavorazione della canapa. Insomma, non vi era settore dove il mulino non venisse adoperato. I più diffusi ed utilizzati comunque, erano quelli per la macinatura del grano. Il moto dato dall'acqua infatti, permetteva di usare facilmente grandi quantità di energia da impiegare per i lavori più pesanti

Il corpo celeste nell’Arazzo di Bayeux

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Nell’anno del signore 1066, nei cieli dell’Inghilterra sassone, comparve una luce immensa con una grande scia luminosa di color bianco azzurrino. Lo spettacolo di questa cometa sarebbe passato alla storia come una premonizione. A quel tempo il Duca Guglielmo II di Normandia, preparava la sua grande spedizione per invadere l’Inghilterra, dopo la morte del suo predecessore Edoardo il Confessore che, prima di morire, lo nominò suo prossimo reggente al trono d’Inghilterra, essendo egli senza un erede diretto.   Guglielmo II di Normandia    L’antagonista di Guglielmo era Aroldo II, re degli anglosassoni e cognato di Edoardo il Confessore. Egli si oppose alla nomina di Guglielmo per salire al trono d’Inghilterra, ritenendosi il legittimo successore. Aroldo II re degli Anglosassoni     I due eserciti si affrontarono il 14 Ottobre 1066, a circa 13 Km da Hastings nella più famosa battaglia campale conosciuta prima dell’anno mille. Luogo della Battaglia di Hast

L'abbigliamento nel medioevo

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Come già anticipato in un articolo precedente, in questo post ci occuperemo del modo in cui ci si vestiva nel Medioevo. Molti di voi penseranno che la funzione principale dell'abito doveva essere quella di proteggere il corpo dal freddo e dalle intemperie. Sicuramente questa era la finalità più importante ma, di certo, non l'unica, come vedremo in seguito. Innanzitutto, bisogna dire che, prima della metà del XIV secolo, tutti gli uomini e le donne, senza distinzione di classe sociale, vestivano in lungo. Le uniche sfumature che troviamo, potevano riguardare gli uomini che indossavano le brache ma, in generale, l'abito lungo era la norma. La differenza tra i ricchi ed i poveri stava nel tipo di materiali di cui il vestito era composto: fine lana di Reims e sontuosi e morbidi tessuti di seta per i ricchi; rozze stoffe, bigello, tela ordinaria per i più poveri. Dunque l'adozione di un medesimo tipo di abito ampio, fluttuante e lungo, ha come prima conseguenza q