I Cavalieri del Tempio

L'ordine monastico-cavalleresco dei templari viene fondato nel 1119 dall'aristocratico Hugues de Payens, insieme ad altri otto confratelli, a Gerusalemme. Essi sono sia monaci che cavalieri ed il vero inizio della loro storia risale a vent'anni prima rispetto all'anno della fondazione dell'ordine. 

Templari in battaglia
Tutto ha inizio con la fine della prima Crociata, quando Gerusalemme viene riconquistata e sottratta ai Saraceni. Negli anni successivi, la Terra Santa resta comunque un terreno pericoloso, teatro di frequenti scontri con gli arabi che cercano di riprendersi la città perduta. È a questo punto che nasce l'idea di costituire un ordine militare (organizzato internamente come un ordine monastico) che fosse in grado di garantire protezione ai pellegrini che si recavano al Santo Sepolcro. Il re di Gerusalemme, Baldovino I, e tutto il clero appoggiano l'idea e concedono al neonato ordine di stabilirsi nelle scuderie ricavate ne sotterranei della moschea di Al-Aqsa, luogo dove un tempo sorgeva il Tempio di Salomone. È proprio per questo che il neoformato ordine comincia ad essere etichettato con il nome di "Cavalieri del Tempio". In realtà, bisogna dire che la concessione di ordine monastico fu data soltanto nel 1228, con il Concilio di Troyes, tenutosi sotto il pontificato di Onorio II. 
I successivi pontefici iniziano a concedere sempre maggiori privilegi ai cavalieri, i quali cominciano a vedere accresecersi il loro potere. Risale invece al 1147 l'autorizzazione di apporre una croce rossa sulla tunica bianca che i cavalieri indossano da parte di papa Eugenio III.

Templari negli affreschi di San Bevignate (PG)
Nei secoli successivi, i Templari diventano sempre più ricchi e potenti, acquisendo territori in tutta Europa, soprattutto in Italia e Francia. Anche dopo la definitiva perdita della Terra Santa, l'ordine continua a prosperare, proseguendo la sua opera di difesa dei pellegrini in Europa, lungo le strade che conducono ai più importanti luoghi di culto del tempo, come la Basilica di san Pietro, a Roma. A tal proposito, una menzione particolare la merita la via Francigena, che collegava Canterbury con Roma, attraverso il territorio francese. Ebbene, lungo la strada conosciuta anche come via Romea, è ancora oggi frequente imbattersi in testimonianze della presenza di chiese, mansioni e commanderie templari.

All'inizio del XIV secolo i Templari sono ormai così potenti che, negli stati dove sono presenti, non riconoscono alcuna autorità, se non quella del papa. Le immense ricchezze accumulate nei secoli precedenti fanno di loro le personalità più potenti d'Europa, al punto che molti sovrani ricorrono a loro per ottenere prestiti finanziari. I cavalieri del tempio infatti, sono da considerare come i precursori del moderno sistema bancario, attraverso l'invenzione della "lettera di cambio", antenata degli odierni assegni circolari. Ed è proprio un monarca a decidere di porre fine al predominio dei templari (ed anche al suo debito finanziario): il re in questione è Filippo IV il Bello, re di Francia, il quale convince papa Clemente V a tacciare l'ordine di eresia ed a farlo perseguire. Ed è così che venerdì 13 ottobre 1307, di primo mattino, per ordine del re, vengono arrestati tutti i cavalieri templari di Francia, tra cui il Gran Maestro Jacques De Molay ed il precettore di Normandia Geoffrey de Charnay. Una curiosità: risale proprio a questo venerdì 13 la credenza, diffusa ancora oggi, che questo giorno sia portatore di sventura e disgrazie.
miniatura del XV secolo. Filippo il Bello assiste al rogo
 dei Templari
Tutte le commanderie vengono sciolte, gli adepti catturati e torturati per fargli confessare le peggiori malefatte che i persecutori volessero attribuirgli. Molti infatti, abiurano la loro fede, altri vengo arsi al rogo mentre altri ancora vengono ricollocati in altri ordini come quello degli Ospetalieri o dei Cavalieri Teutonici.
L'atto finale di questa farsa su grande scala si consuma il 18 marzo 1314 quando, su un'isoletta della Senna, vengono arsi al rogo il Jacques De Molay e Geoffrey de Charnay. Leggenda narra che il Gran Maestro, prima di morire, pronunciò una tremenda maledizione contro il re ed il papa:"Aspetto davanti al Tribunale di Dio il re di Francia prima di trecento giorni, ed il papa Clemente V prima di quaranta giorni!". Ebbene, meno di quaranta giorni dopo, il papa, che da tempo soffriva di vomito incoercibile, muore vicino ad Avignone. Inoltre, prima della fine dello stesso anno, muore anche Filippo il Bello, stroncato da una malattia incurabile secondo alcuni; vittima di un incidente di caccia secondo altri. Ma c'è di più: in breve tempo muoiono anche tutti i discendenti del re e la sua dinastia praticamente si estingue.

Nonostante tutto, negli anni a venire, i Templari continuano a prosperare segretamente e continuano a custodire immense ricchezze. A loro vengono attribuiti molti misteri: dalle conoscenze delle tecniche per l'edificazione delle imponenti cattedrali gotiche alla esatta ubicazione dell'Arca dell'Alleanza.

 

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