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Visualizzazione dei post da marzo, 2016

Proposte di lettura: Rapine, assedi, battaglie. La guerra nel medioevo.

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Il periodo medievale è caratterizzato soprattutto dal suo stretto legame con la guerra e le battaglie. Parliamo di un periodo sanguinario e colmo di violenza che, più che i fini politici, perseguiva l'opportunità di poter mettere le mani su di un bottino. Uno degli autori che meglio hanno studiato ed analizzato, con un linguaggio fluido e sintetico, tipico della sua formazione militare, è Aldo Settia, professore di storia medievale presso l'Università di Pavia. Distruggere e depredare l'avversario era la filosofia operativa del belligerante medievale, ossessionato dall'idea del bottino. In questo libro vengono passate in rassegna le varie tipologie di ostilità che ha caratterizzato il millennio a cavallo fra l'era classica e quella moderna. Scopriamo così quanto fosse importante l'assedio più che la battaglia in campo aperto, e quanto poco spazio ci fosse per il combattimento faccia a faccia. Si parla così, nell'ordine, di rapine (evidenziando tutte l

Le Regole e l'alimentazione dei Cavalieri del Tempio di Gerusalemme - I Templari.

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L'Ordine del tempio di Gerusalemme assunse regole ben precise intorno al XII secolo, l' epoca medievale più cruenta in ambito militare. È infatti dalla seconda crociata in poi che i cavalieri templari stabilirono la loro fama e supremazia in quella che un tempo era stata la terra santa musulmana. Eppure, si san ben poco della loro vita monastica e di come si nutrissero in quel periodo, sia in tempo di pace, che in tempo di guerra. Oggi, grazie ad alcuni manoscritti, siamo riusciti a capire come si cibavano e le regole che vigevano nella vita quotidiana; la Regola primitiva, che nelle sue successive versioni si amplierà, espose la vita dei Templari in tempo di pace e in tempo di guerra, nelle commende d'Oriente come in quelle d'Occidente. Cavalleria templare in battaglia Anche gli inventari redatti dai delegati di Filippo il Bello, ci offrono la possibilità di capire quale fosse il bestiame allevato nelle commende, le riserve di grano e di foraggio, le provviste,

Storie di incastellamento: Agropoli

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Un promontorio a picco sul mare è sempre un luogo di avvistamento strategico: si gode di una vista ampia, che consente di prevedere con largo anticipo l'arrivo delle navi, siano esse amiche o nemiche; si ha un punto di vista preferenziale sul territorio in cui sorge il suddetto promontorio, dando così l'opportunità di potersi preparare per tempo all'arrivo dei malintenzionati. Se poi questo promontorio ha anche delle coste rocciose e scoscese, difficilmente scalabili, ed una sola via d'accesso alla sua vetta, ecco che allora diviene un oggetto di conquista appetito da chiunque. Sia per insediare strutture militari strategiche, sia per le popolazioni in cerca di un'efficace difesa naturale dalle frequenti scorrerie medievali. In Campania, il promontorio che ha offerto uno dei migliori baluardi difensivi naturali ha visto sorgere la bella città di Agropoli Vista del promontorio di Agropoli. In alto a destra è visibile la sagoma del castello Da Agropoli è pos

Storie di incastellamento: Caserta Vecchia

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Sono passati otto secoli dalla morte di Cristo, poco meno di quattro da quando Odoacre depose Romolo Augustolo, segnando la fine dell'Impero Romano d'Occidente. Nei pressi della città di Capua, un longobardo di nome Landolfo prende possesso di una piccola cittadina a quattrocento metri di altezza poco lontana, sita sui monti Tifatini. Però suo zio, Pandone detto il Rapace, bramoso di terre e potere, riesce a strappare la piccola cittadina al nipote. Il figlio di Pandone il Rapace la occupa al posto del padre, ma sarà solo con suo fratello, Pandolfo, che Casa Irta farà capolino nelle vicende storiche della piana campana, divenendo uno dei borghi medievali più belli e caratteristici del meridione italiano. Il borgo medievale di Casertavecchia Sito su di una collina a dieci chilometri a nordest di Caserta, il borgo medievale di Casertavecchia rappresenta un mirabile esempio di incastellamento italiano. Così come per Avella, gli abitanti della Terra di Lavoro, in particolar

Historie Medievali The life of: Trotula de Ruggiero, un'eroina medievale

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Si dice che sia stata la prima ginecologa della storia, si dice che in realtà fosse un uomo, qualcuno afferma addirittura che non sia mai esistita. Di Trotula de Ruggiero si è scritto molto, e fantasticato ancora di più. Trotula de Ruggiero Quello che oggi sappiamo per certo è che Trotula è vissuta nell'XI secolo, a Salerno, e che faceva parte delle Mulieres Salernitanae , ovvero era una delle dame della Scuola Medica di Salerno, che è stata la prima e più importante istituzione medica medievale. In questo periodo, la città risultava essere un ricco crocevia di scambi economici, ma soprattutto culturali con il Mediterraneo. Infatti, è proprio per questo fervore culturale che nasce la suola medica. Trotula faceva parte della nobile famiglia dei "de Ruggiero", famigerata soprattutto per aver finanziato i lavori per il duomo di Salerno. Grazie alle sue altolocate origini, Trotula, pur essendo donna, potè frequentare facilmente gli studi superiori, per poi continuare i

Great Battles of Historie Medievali: La Battaglia di Poitiers (732 d.C.)

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La battaglia di Poitiers (conosciuta anche come battaglia di Tours) fu combattuta in un giorno di Ottobre del 732 d.C. tra l'esercito arabo-berbero musulmano di al-Andalus, comandato dal suo governatore, ʿAbd al-Raḥmān b. ʿAbd Allāh al-Ghāfiqī, e quello dei Franchi merovingi di Carlo Martello. L'esercito musulmano, ormai stanziato da molto tempo nella penisola iberica, marciò con buona parte delle sue truppe attraverso la catena pirenaica giungendo in Aquitania. Da lì passò consecutivamente per Bordeaux, puntando alla ricca basilica della città di Tours, con l'obiettivo di depredarla; se non fosse stato possibile prendere la basilica e la città, allora si erano imposti di conquistare la città e quindi presidiarla. Oddone, duca della marca d'Aquitania, che precedentemente aveva avuto utili intese coi musulmani e pessime invece con Carlo Martello, tentò di arrestare il passaggio dell'esercito musulmano schierando le sue truppe a protezione della città, ma fu scon

Il castello di Avella

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Nel post precedente abbiamo parlato delle scorrerie dei saraceni, degli ungari e dei normanni, e di come esse abbiano influito sulla configurazione dell'Europa medievale, dando una spinta importante al fenomeno dell'incastellamento. Un suggestivo e scenografico esempio di incastellamento, che ben testimonia la dinamica storica dell'epoca, è apprezzabile fra le provincie di Avellino e Napoli. Il forte longobardo di Avella, stupendo esempio di castello diroccato sulla sommità di una verde collina. Il castello di Avella, circondato dalle mura che delimitavano l'insediamento. L'antica Abella romana era un centro urbano all'imbocco di una vallata, attraverso cui passava la via Appia. Essa venne gradualmente abbandonata fino a quando, nel settimo secolo dopo Cristo, i longobardi del ducato di Benevento pensarono di edificare una fortificazione in un luogo rilevato nelle vicinanze. Il proposito di tale progetto era quello di proteggersi dalle scorrerie dei malvi