Proposte di lettura: Rapine, assedi, battaglie. La guerra nel medioevo.

Il periodo medievale è caratterizzato soprattutto dal suo stretto legame con la guerra e le battaglie. Parliamo di un periodo sanguinario e colmo di violenza che, più che i fini politici, perseguiva l'opportunità di poter mettere le mani su di un bottino.
Uno degli autori che meglio hanno studiato ed analizzato, con un linguaggio fluido e sintetico, tipico della sua formazione militare, è Aldo Settia, professore di storia medievale presso l'Università di Pavia.


Distruggere e depredare l'avversario era la filosofia operativa del belligerante medievale, ossessionato dall'idea del bottino. In questo libro vengono passate in rassegna le varie tipologie di ostilità che ha caratterizzato il millennio a cavallo fra l'era classica e quella moderna. Scopriamo così quanto fosse importante l'assedio più che la battaglia in campo aperto, e quanto poco spazio ci fosse per il combattimento faccia a faccia.
Si parla così, nell'ordine, di rapine (evidenziando tutte le differenze fra le varie tipologie di rapine esistenti), di assedi (tipi di assalto dell'assediante e difesa dell'assediato), degli aspetti psicologici dei belligeranti, e come tali aspetti influissero sul campo di battaglia; dei tempi della guerra, incluse le stagioni in cui si tendeva a combattere normalmente anche in funzione del cibo disponibile. Un capitolo finale viene dedicato solo ed esclusivamente alle fatiche ed ai traumi che doveva subire il corpo del soldato con consigli su come curarsi, fino alla morte ed al suo rapporto con quest'ultima.
Una trattazione esaustiva sul fenomeno principe del medioevo, che l'ha caratterizzato in pieno fin dai primi secoli.

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