Storie di incastellamento: Agropoli

Un promontorio a picco sul mare è sempre un luogo di avvistamento strategico: si gode di una vista ampia, che consente di prevedere con largo anticipo l'arrivo delle navi, siano esse amiche o nemiche; si ha un punto di vista preferenziale sul territorio in cui sorge il suddetto promontorio, dando così l'opportunità di potersi preparare per tempo all'arrivo dei malintenzionati.

Se poi questo promontorio ha anche delle coste rocciose e scoscese, difficilmente scalabili, ed una sola via d'accesso alla sua vetta, ecco che allora diviene un oggetto di conquista appetito da chiunque. Sia per insediare strutture militari strategiche, sia per le popolazioni in cerca di un'efficace difesa naturale dalle frequenti scorrerie medievali.

In Campania, il promontorio che ha offerto uno dei migliori baluardi difensivi naturali ha visto sorgere la bella città di Agropoli

Vista del promontorio di Agropoli. In alto a destra è visibile la sagoma del castello
Da Agropoli è possibile avere la visuale di un ampio tratto di costa campana: Capri, Costiera amalfitana, costa salernitana, foce del fiume Sele, primi contrafforti della penisola cilentana. Per queste ragioni è indubbio che un luogo tanto strategico facesse gola a molti ed infatti, fin dal V secolo dopo Cristo, gli abitanti dei borghi a valle si trasferirono sulla sua vetta per evitare le incursioni dei vandali, anticipando di secoli il fenomeno dell'incastellamento. Persino il vescovo di Paestum, per sfuggire alle incursioni longobarde, nel sesto secolo si rifugiò in questo luogo, trasformando il borgo sede vescovile. Il centro urbano, all'epoca, era in mano bizantina, ed essi avevano battezzato la città acropolis, ossia città alta. I saraceni riuscirono a conquistare la città, e costruirono diverse fortificazioni al fine di creare una base di partenza per le incursioni alla città di Salerno.
La città tornò presto in mano ad i vescovi e, nel corso dei secoli, le fortificazioni che circondano la città assunsero la forma attuale.

L'elemento militare che più di tutti si è conservato è indubbiamente il castello

Castello di Agropoli, ingresso
Di pianta triangolare, è stato molto rimaneggiato nella sua struttura originaria in epoca aragonese. Il castello presenta un'ampia corte interna, torri tozze ed un'evidente merlatura. Inoltre ha conservato intatto il suo fossato difensivo, che separava la fortezza dalla cittadina, rendendola così difficilmente espugnabile. In passato, il castello era dotato di un ponte levatoio. Sono presenti diversi ambienti interni, che nel corso dei secoli sono stati aggiunti arricchendone la struttura. Il castello sorge su di uno sperone di roccia inglobato dalle stesse mura.

Fossato, da notare l'ampia vista sulle coste campane che faceva del castello un ottimo punto di osservazione
 Poco è rimasto invece delle mura a difesa della città, ma iconica e caratteristica è la porta medievale di ingresso al centro storico, raggiungibile attraverso una ripida scalinata. La porta presenta un arco a tutto sesto sormontato dallo stemma della città; lateralmente si apre una porta ad arco ribassato, di epoca novecentesca. Fra le due porte è visibile una feritoia che consentiva l'identificazione e, eventualmente, la difesa da eventuali assalti.
Le mura in cui si apre la porta cittadina sono sormontate da una merlatura finemente lavorata, che fa di questa porta uno degli ingressi monumentali alla città vecchia.

La porta di accesso al centro di Agropoli

Il centro antico invece, presenta le tipiche strade strette e tortuose che erano pensate per disperdere e disorientare eventuali invasori che fossero riusciti ad entrare in città.

Le ammassate case del centro storico, sulla destra è visibile la porta di accesso al centro antico.
Agropoli è un'altra testimonianza del diffuso fenomeno dell'incastellamento, che ha pervaso l'Italia e la Campania, donandoci mirabili esempi e creando posti di una bellezza unica.

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