La casa a graticcio

Una delle costruzioni medievali più caratteristiche è stata indubbiamente la casa a graticcio. Questo tipo di casa prevede l'uso di pilastri, tralicci ed elementi obliqui in legno che fungono da scheletro portante; mentre le mura possono essere composte da legno e limo, pietre e laterizi.

La Maison Kammerzel di Strasburgo, costruita nel quindicesimo secolo.
Perché costruire in legno? Il legno è un materiale versatile, elastico ma resistente, facile da lavorare, facilmente reperibile in un mondo, come quello medievale, dove le foreste coprivano la quasi totalità del continente. Quindi non deve stupire l'uso intensivo di questa materia che ha assunto un ruolo fondamentale nel corso della storia. La diffusione più importante si è avuta in Europa centrale (soprattutto Germania e Francia), mentre in Europa meridionale, per via dell'influsso dell'architettura classica, tale modo di costruire ha poco attecchito, a favore dell'uso dei materiali lapidei.

Precursori di questo genere di casa, per quanto detto, si trovano fin da epoche molto antiche: 8500 anni fa, nel sito neolitico di Çatalhöyük in Turchia, sono visibili tracce di tale tecnica; nei siti archeologici di Micene e Tirinto sono riscontrabili resti che fan propendere all'uso di questo tipo di costruzione, ma l'esempio antico meglio conservatosi è indubbiamente la casa a graticcio nel sito archeologico di Ercolano.

Casa a graticcio di Ercolano, tipico esempio di struttura in legno e pietra romana.

La struttura portante, come detto sopra, è costituita da elementi orizzontali, e verticali, stabilizzati da elementi obliqui, costruiti su di una base in mattoni. La presenza della base in mattoni è necessaria per impedire il contatto diretto fra legno e suolo, e quindi prevenirne la marcescenza.

Schemi costruttivi mostranti la disposizione delle travi di legno. Si noti la presenza delle travi oblique che conferiscono stabilità alla struttura

Dato che la tecnica si è sviluppata soprattutto nella regione tedesca, i nomi delle travi sono Ständer o Pfosten per i pilastri verticali; Riegel, oppure Rähm per gli architravi orizzontali; Streben per le oblique. I legni usati devono essere resistenti alle intemperie, motivo per il quale, quando possibile, si cerca di usare l'abete; nel caso in cui non sia possibile accedere a tale tipo di albero, si usano legni resistenti come quello della farnia e del rovere.

Esemplare di abete, il cui legno era l'ideale per le costruzioni a graticcio.
Oltre agli incastri, per intrecciare le travi si usava il salice, mentre gli interstizi venivano riempiti di un intreccio di legno rivestito da silt, argilla e sabbia, che aumentava le proprietà isolanti della casa.

Le decorazioni, che non interessavano la statica dell'edificio, erano decise dagli artigiani. Si usavano la croce di sant'Andrea, si incidevano iscrizioni bibliche, si scolpivano un numero variabile di rombi in funzione del numero dei figli presenti nella casa, dei balzi decorati con figure di santi, oppure si scolpiva il trono del Sacro Romano Impero.
Per coniugare i motivi estetici a quelli funzionali, spesso si sceglieva uno stile ben preciso nella disposizione dei pilastri.

Edifici di Francoforte, i cui pilastri aggiungono anche un valore estetico.
In Francia invece, i normanni adottarono l'uso di fitte travi parallele, verticali e sottili. Stile che verrà esportato anche in Inghilterra, ed il cui esempio è apprezzabile in diversi luoghi, come Stratford Upon Avon.

Case a graticcio, di tipo "normanno", a Stratford Upon Avon



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