L'unione fra arabi e normanni

La città di Balarm era, da alcuni secoli, nelle mani degli arabi. I minareti delle sue moschee svettavano nella vasta conca, costellata di agrumeti, dove sorgeva. La conca si apriva sul mar Tirreno, su cui le aspre montagne  sembravano quasi volersi gettare a picco in quel mare così turchese. I normanni si erano innamorati di un posto tanto bello, al centro del Mediterraneo, dal clima invidiabile. Un luogo strategico che doveva assolutamente essere preso. E così, i normanni conquistarono Balarm, cacciando via la popolazione araba.

Dal 1071 dopo Cristo in poi, a Balarm e su tutta quell'isola al centro del Mediterraneo, comincerà un connubio unico nella storia, un connubio dove il mondo arabo si fonderà con quello dei normanni, dando vita ad un modello così unico che, circa un millennio dopo, verrà nominato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.

Palermo, palazzo dei Normanni

I normanni, entrati a Balarm, sapranno infatti ben apprendere lo stile ed il gusto arabo, applicandolo così al loro modo di vedere e concepire non solo la vita di tutti i giorni, ma anche la città, l'urbanistica e l'architettura. Ciò che ne scaturirà sarà uno stile architettonico unico in tutto l'occidente che, insieme a quello di Costantinopoli, sarà il ponte, l'anello di congiunzione fra il mondo cristiano e quello islamico.

Nel 1071 Ruggiero d'Altavilla, conte normanno, entra nella città, che il suo popolo chiama Balermus, e la conquista, cacciando così gli arabi dall'isola. Ventisette anni dopo ottengono dal Papa una bolla, che dichiara la città nuovamente cristiana; essa viene sottoposta immediatamente a cambiamenti radicali, attraverso i quali si uniscono il gusto e la raffinatezza mediorientali agli stili che si stavano sviluppando nell'occidente dell'epoca.
Inizialmente si sente molto l'influenza bizantina, ad esempio con la chiesa di San Giovanni degli Eremiti.

Palermo, abside di San Giovanni degli Eremiti

L'influenza araba si fa sentire soprattutto nell'architettura dei palazzi, nei capitelli di stile fatimide, nelle cornici epigrafiche coronate da merlature artisticamente traforate, che danno una leggerezza ed un'eleganza che alleggeriscono l'imponente forza che l'architettura occidentale imprimeva, all'epoca, alle proprie costruzioni.

Palermo, l'elegante facciata di palazzo dei Normanni
Campanili della cattedrale di Palermo
Ma è con i mosaici che si raggiunge il risultato più scenografico. Cefalù e Monreale col Duomo; Palermo con la cappella Palatina e la Martorana, si impreziosiscono di mosaici la cui bellezza rivaleggia con quelli bizantini di Ravenna.

Duomo di Monreale, uno dei capolavori assoluti dell'arte medievale
Un simile avvicinamento, fra mondo occidentale e Medioriente, lo si potrà riavere solo più avanti in Spagna, grazie alle Reconquista.
Palermo e la Sicilia sono stati testimoni di come oriente ed occidente, unendosi e mettendo da parte le diversità e gli attriti, possano creare qualcosa di unico ed irripetibile, che tutt'ora affascina e meraviglia a secoli di distanza.

Palermo, elaborato soffitto della Cappella Palatina

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