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Visualizzazione dei post da agosto, 2016

Il rasoio di Occam

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Il medioevo è vittima di un pregiudizio: si ritiene un'epoca buia, in cui non sono presenti grandi innovazioni della scienza e del pensiero umano. Questo è vero per determinati luoghi d'Europa, in momenti di transizione; ma oltre a ciò, questo periodo della storia è stato caratterizzato da importanti momenti, sia per l'arte che per il pensiero umano. Esempio su tutti è un principio metodologico molto importante, che sarà uno dei fondamenti della scienza moderna insieme a quelli introdotti da Galileo: parliamo del Rasoio di Occam. Guglielmo di Occam, teologo, filosofo, religioso e maestro della fede anglicana.  Il vero nome di questo monaco inglese è William of Ockham. Nato nel 1285, studiò ed insegnò ad Oxford. Le sue posizioni, secondo cui fede e ragione erano libere ed indipendenti, vennero perseguitate e condannate dalla chiesa, tanto che solo in seguito alla sua morte venne pienamente riabilitato, ed il suo grande pensiero riconosciuto. In una lotta di potere fra

I regni romano-barbarici

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A scuola ci hanno insegnato che il medioevo comincia nel 476 d.C., cioè con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente. Ma cosa successe esattamente? Innanzitutto bisogna dire che la caduta di Roma passò piuttosto inosservata: già da tempo la città aveva perso l'egemonia e l'immagine di cui godeva e, comunque, anche con la caduta dell'Impero d'Occidente, i territori in esso compreso erano dipendenti da quello d'Oriente. All'apparenza, in pratica, per un cittadino di allora sembrava non fosse successo nulla di eclatante. La frammentazione dell'impero romano Ma procediamo nel descrivere la storia con ordine: Romolo Augustolo, ultimo imperatore d'occidente, venne deposto dal capo barbaro della popolazione ostrogota: Odoacre. Ad Odoacre non interessava diventare imperatore, e così consegnò le insegne ed i simboli imperiali a Costantinopoli. Questo avvenimento è la conseguenza del fatto che i popoli barbari avevano da tempo invaso i territori im

Il Duomo di Milano

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La costruzione del Duomo di Milano, la più importante opera dell'architettura gotica in Italia, iniziò nel 1388 per protrarsi fino agli inizi del '900, tra frequenti interruzioni dei lavori e cambiamenti del progetto iniziale. Si scelse il marmo di Candoglia per edificarlo: Gian Galeazzo Visconti concesse esenzioni fiscali per ogni blocco di marmo indirizzato al Duomo, che veniva contrassegnato col marchio AUF (Ad Usum Fabricae). È a questa vicenda che si deve il modo di dire “a ufo”, ossia gratis. Facciata del Duomo di Milano Il Duomo di Milano è il frutto di un lavoro durato secoli, ed è quindi il risultato di un continuo reinterpretare il gotico in chiave maestosa e spettacolare. Gran parte delle strutture visibili risale al neogotico (XIX secolo).  La pianta è a croce latina, con cinque navate. Il presbiterio è attorniato da un deambulatorio con abside poligonale. La verticalità dell’edificio è ragguardevole, ma attenuata dall'ampliamento orizzontale degli spazi

L'arte gotica nel Medioevo

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Il linguaggio gotico nasce nell’Ile de France, cuore della monarchia francese. Fu l’abate Suger che, ricostruendo intorno al 1140 l’abazia di Saint-Denis, riuscì a creare un armonioso connubio tra una nuova idea di religione e delle soluzioni architettoniche ed estetiche innovative, condizionando fortemente l’arte dei secoli successivi. La nuova estetica conquistò in breve tutta l’Europa, anche se in tempi e forme piuttosto diverse tra loro. Gli immensi spazi interni della Cattedrale di Rouen In Italia settentrionale, l'arte gotica arrivò grazie all' opera dei cistercensi, i quali però realizzarono chiese molto semplici, sostanzialmente simili a quelle romaniche. Gli ultimi sviluppi dell'arte gotica si ebbero in Europa nel sec. XVI, anche se il termine "gotico" continuò a essere usato in maniera dispregiativa, nel senso di arte simile a quella dei Goti (popolo barbaro), fino al Seicento. Solo verso la metà del Settecento gli studiosi dell’architettura e gli

Vichinghi: I Berserker

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La parola Berserker ha origine dall'antico norvegese con il significato di "pelle d'orso". Ma vediamo chi erano i Berserker, che caratterizzarono buona parte del periodo medievale prima dell'anno Mille. Spesso ne sentiamo parlare all'interno di leggende scandinave e germaniche, ma fonti storiche hanno attestato che non erano una popolazione nord europea, ma bensì un corpo scelto dei re Vichinghi; infatti, le prime fonti storiche probabilmente risalgono alla prima formazione della guardia di Harald I nell' 872-930. Questi guerrieri d'elite erano fedeli ad Odino, il dio della guerra; erano coraggiosi in battaglia e famosi per il terribile trattamento inflitto ai nemici, nonché per la loro furibonda violenza negli attacchi. Tavoletta di bronzo raffigurante un berserker ed un lupo mannaro Il guerriero Berserker veniva identificato come un uomo coperto di pelli di lupo o di orso, il corpo dipinto con colori vivaci; prima della battaglia entravano in

La basilica di Santa Sofia

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Sofia da Sophos, sapienza. Ed il più grande monumento religioso del mondo, dedicato alla santità della sapienza, si trova ad Istanbul. Nata come basilica e divenuta moschea, è stata una delle più grandi costruzioni umane per 1000 anni, fin quando non fu costruita la cattedrale di Siviglia nel 1500. La basilica di Santa Sofia La costruzione dell'immensa chiesa, definita fin dalla sua costruzione, nel 360 d.C., magna ecclesia , iniziò in epoca romana. Essa aveva le fattezze della classica basilica romana: pianta rettangolare, colonnati, tetto con spioventi. In seguito venne ingrandita; ma un grande incendio, nel 532 d.C., la distrusse completamente, e così Costantinopoli perse il suo monumento più grande e rappresentativo. Uno dei tanti frammenti della prima basilica, che ci sono pervenuti dagli scavi archeologici Ma Costantino II, all'epoca imperatore romano d'Oriente, non si perse d'animo. Ordinò così la costruzione di una basilica ancora più imponente dell

Historie Medievali The life of: Federico I di Svevia detto il Barbarossa.

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Non sappiamo con precisione quando sia nato Federico di Svevia. Gli studiosi sono tuttavia d'accordo che egli sia venuto alla luce tra il 1120 e il 1126. Il padre, Federico il Losco, era Duca di Svevia; la madre, Giuditta di Baviera, era imparentata per parte di madre con la casata dei Billung di Sassonia. Miniatura di Federico Barbarossa presa da un manoscritto vaticano Quindi nelle vene del giovane Federico I scorreva un mix del più nobile sangue tedesco, inoltre suo zio materno era Enrico il Superbo, il più grande signore di Germania; e lo zio paterno era Corrado, che sarà re di Germania. Non conosciamo molto dell'adolescenza del futuro imperatore; la descrizione fisica e le abitudini di Federico ci sono pervenute attraverso un altro suo cugino, Ottone di Frisinga, prima abate cistercense del monastero borgognone di Morimond e poi vescovo della città tedesca. Ottone di Frisinga, nei suoi Gesta Friderici, ispirati dallo stesso Federico, lo descrive di corporatura agile

Gli Ordini Religiosi Cavallereschi

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In un'epoca ben precisa del medioevo ebbe luogo la nascita degli ordini religiosi cavallereschi , stiamo parlando dell'inizio dell'XI secolo, in piena epoca crociata. Vi furono numerosi ordini religiosi monastici in questa epoca, dove di seguito ci limiteremo solo ad accennarli; ciò che li accomuna tutti è l'aderire al voto di combattere affiancato ai tre più importanti: quelli di castità, povertà e obbedienza, che sono quelli caratteristici della tradizione monastica. L'uomo d'armi che faceva parte di un ordine religioso cavalleresco, si differenziava ampiamente da qualsiasi altro ordine religioso cristiano, poiché l'uomo d'arme religioso aveva un legame molto più forte con il proprio Dio, visto che rappresentava il "paladino" nel difendere la propria cultura e la propria religione a costo della vita. I più noti Ordini religiosi cavallereschi del tempo  Gli ordini religioso-militari hanno avuto una notevole importanza nella storia della

Il borgo medievale di Torino

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Correva l'anno 1884, e nel parco del Valentino, a Torino, si svolse l'Esposizione Generale Italiana. L'architetto portoghese Alfredo D'Andrade, concepì un padiglione che dovesse mostrare come fosse fatto un borgo italiano medievale. Questo padiglione, che si sarebbe dovuto smantellare al termine della manifestazione, ebbe un tale successo da divenire un vero e proprio museo sul medioevo, e da quel momento tutti lo chiamarono: il borgo medievale. Il borgo medievale ideato da Alfredo D'Andrade  La riproduzione sorge sul fiume Po, nel parco del Valentino. Essa è composta da un piccolo centro urbano, formato dalle architetture medievali più significative di Piemonte e Val d'Aosta, circondato da mura e sovrastato da una rocca, il cui interno è ispirato al castello di Fenis, nei pressi di Aosta. Al borgo si accede da nord, attraverso una porta munita di ponte levatoio Ingresso al borgo Da notare il camminamento di ronda, le superfetazioni in legno estern

Consigli di lettura: Le guerre del Barbarossa

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Paolo Grillo è uno studioso, profondo conoscitore del medioevo italiano, in particolare di quello lombardo. In questo testo, chiaro, semplice, ben scritto e piacevole da leggere, l'autore ripercorre tutte le campagne militari italiane del Barbarossa. Nel libro vengono chiaramente descritte le dinamiche del conflitto insanabile tra una concezione gerarchica del potere, appartenente all'imperatore il quale però, magnanimamente concede privilegi e libertà ai suoi sudditi, e la visione indipendentistica dei nascenti comuni italiani i quali, pur non disconoscendo l'autorità imperiale, reclamano autonomia di legge e libertà nei commerci e nella gestione delle proprie ricchezze. Nell'opera viene ampiamente descritta la bellicosità endemica del basso Medioevo, quando guerre e schermaglie varie insanguinavano costantemente l'Italia. Di sicuro gli eserciti che si fronteggiavano, erano piccoli (da poche centinaia a forse 10-20.000 uomini) ma le battaglie erano ugualmente

Historie Medievali The life of: Urbano II e la prima crociata

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Il cardinale francese, Eudes de Lagery, divenuto tale sotto il papato di Gregorio VII, fu eletto al soglio pontificio nel 1088 ed assunse il nome di Urbano II; dichiarò di voler proseguire in tutto e per tutto il percorso intrapreso da Gregorio, difendendo il cattolicesimo in tutti i modi e ad ogni costo. Ignoto, Papa Urbano II, tela, 1756 Urbano si prefissò come obiettivo primario quello di unificare la Chiesa cattolica, soprattutto perchè, qualche decennio prima, nel 1054, vi era stato lo scisma con gli ortodossi (sotto Leone IX); per raggiungere tale scopo, serviva senza dubbio un impegno generale, una sorta di missione religiosa che dovesse coinvolgere tutti i cristiani. Questa missione fu identificata dalla volontà di liberare il S. Sepolcro di Gerusalemme dall'invasore musulmano. Il momento propizio si presentò chiaramente in un concilio importante tenutosi a Piacenza nel marzo 1095: lì, alla presenza di 200 vescovi e dinnanzi all'ambasciatore dell’imperatore