Historie Medievali The life of: Carlo Magno

Carlo Magno, primogenito di Pipino detto "il Breve" e Bertrada di Laon, è l'imperatore che ha dominato per ben quarantasei anni sull'Europa occidentale (dal 768 al 814), un arco temporale in cui riuscì ad estendere il regno a più del doppio rispetto a quello del padre. Ciò che lo contraddistinse fu la caratteristica di essere sempre personalmente alla guida di tutte le imprese militari, cosa che ne fece un vero esempio di monarca eroico e trascinatore.

Ritratto di Carlo Magno, di Albrecht Dùrer (1471-1528)
Nato il 2 aprile del 742, dopo aver condiviso per alcuni anni il regno col fratello Carlomanno, alla morte di quest'ultimo, avvenuta nel 771, assunse il potere su tutti i territori conquistati ed unificati, dal padre, sotto un unico dominio. Dopo il ripudio della moglie Ermengarda, figlia di Desiderio re dei Longobardi, divenne il principale difensore del papato contro le mire espansionistiche di questi ultimi. L'alleanza col papato fu strategica soprattutto per rafforzare il suo potere sull'occidente cattolico. La guerra tra Franchi e Longobardi ebbe inizio nel 773, per concludersi l'anno seguente, con la caduta, dopo un estenuante assedio di Pavia e il "confino" di Desiderio in un monastero francese.
Trono di Carlo Magno (Duomo di Aquisgrana)
Nel 776 Carlo Magno impose in Italia il sistema feudale franco, introducendo i comitati e le marche, in sostituzione dei ducati longobardi. Su nuovo incitamento del papato, Carlo si recò per una terza volta in Italia, nel 780, per ribadire il suo potere: è per questo che, nel 781, diede vita al regno d'Italia, affidandolo ad uno dei suoi figli. Grazie alle vittoriose campagne militari contro i Bizantini, gli Arabi in Spagna, i Sassoni, gli Avari, gli Slavi e i Danesi, Carlo ampliò notevolmente i confini del suo regno, che divenne di fatto il Sacro Romano Impero con l'incoronazione celebrata da papa leone III nella notte di Natale dell'anno 800.

Papa Leone III incorona Carlo Magno (Miniatura del XV sec. - Parigi, Biblioteca Nazionale)
L'imperatore diede vita ad una struttura di funzionari statali (laici ed ecclesiastici) con la finalità di amministrare i territori, che comunque continuavano ad avere istituzioni e caratteristiche diverse. Il governo era centralizzato ed i suoi scopi erano quelli di mantenere la pace, tutelare i deboli, bloccare alla nascita ogni focolaio di violenza, diffondere l'istruzione attraverso la creazione di scuole, incentivare l'arte e la letteratura.

Miniatura della morte di Carlo Magno, Parigi, Biblioteca Nazionale
Nell'anno 806, attraverso il testamento politico "Divisio regnorum", l'imperatore sancì la spartizione del suo regno, in parti uguali, tra i suoi tre figli legittimi, Carlo, Pipino e Ludovico. La prematura scomparsa dei primi due negli anni a venire, fece in modo che le disposizioni di questo documento non venissero mai applicate.
Dopo quarantasei lunghi anni di reggenza e dopo aver provveduto a garantire la successione con l'incoronazione ad imperatore del figlio Lodovico, Carlo lasciò la scena per ritirarsi ad Aquisgrana (la città che di fatto era stata la capitale del suo impero), dedicandosi, fino al giorno della sua morte, avvenuta il 28 gennaio 814, allo studio ed alla preghiera

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