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Visualizzazione dei post da agosto, 2017

Il patrono d'Europa

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Benedetto, l'uomo santificato dalla Chiesa e venerato in tutta Europa. Qual è la sua storia? E perché viene considerato il patrono dell'intero continente? Andrea Mantegna: San Benedetto da Norcia Nel 480 d.C, a Norcia, nascono Benedetto e sua sorella Scolastica, anche lei destinata a divenir santa. Il padre era console e capitano generale dei romani nella regione di Norcia; la madre era un'abitante del posto. Alla morte della madre, Benedetto e Scolastica vengono affidati alla nutrice Cirilla. Al bambino viene data la possibilità di poter studiare: a 12 anni infatti, Benedetto viene inviato a Roma; ma messo piede nella capitale, si rende conto di quanto essa sia dissoluta, e subito si ritira con orrore da quella vita che gli si proponeva davanti. Così, a 17 anni, abbandonò gli studi e si rifugiò nella valle dell'Aniene, presso l'odierna Affile, ad est di Roma, in compagnia della nutrice. Qui si dice abbia compiuto il suo primo miracolo. La svolta della sua vi

Proposta di lettura: Maometto e Carlomagno

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Un libro diverso dai tanti che trattano e descrivono il medioevo, al punto tale che si parla di una pietra miliare della storiografia di questa meravigliosa epoca, scritta dal medievista belga H.Pirenne. Uno dei suoi ultimi testi, realizzato nel 1937, unitario e ben approfondito nei suoi particolari, il testo si sofferma sul fatto che il Medioevo abbia inizio dopo le invasioni musulmane e con l'avvento, in Europa, della dinastia Carolingia, che cambierà totalmente la visione geopolitica del vecchio mondo. L'approfondimento prosegue con ulteriori analisi e dibattiti dal punto di vista commerciale e culturale, includendo anche la resistenza dell'ultimo baluardo romano dell'Impero Bizantino che, nonostante le peripezie sul fronte orientale, si disinteressò dell'occidente per impiegare tutte le sue energie nel contrasto dell'avvento musulmano. Il libro  Il libro spazia nel contesto della vita europea occidentale e non solo, analizzando il legame che si instaur

Historie medievali: le ricette della tavola rotonda

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Le ricette che vi proponiamo oggi, sono le seguenti: BALORDAGGINE Ingredienti: 300g di fagioli secchi 100g di lardo 2 gambi di sedano 1 carota 1 cipolla grossa 1 foglia d’alloro 1 busta di zafferano 1 chiodo di garofano 1 bicchiere di vino rosso 300g di cotenne pane, sale, pepe Procedimento: Mettere a bagno i fagioli in acqua tiepida 8 ore prima. Preaparare sedano, carota e cipolla tritate. Mettere il lardo tritato in una pentola per preparare il soffritto di sedano, carota, cipolla; appena rosolato aggiungere i fagioli scolati e il vino e aggiungere 1,5l di acqua, sale, pepe quanto basta. Aggiungere lo zafferano, i chiodi di garofano, la foglia di alloro e fare cuocere per 3/4 d’ora a fuoco lento; nel mentre prendere le cotenne, tagliarle a pezzetti, mettere a bollire per 40 minuti, scolarle e metterle assieme ai fagioli. Dopo 2 ore scolare 1/3 dei fagioli, frullarli, rimetterli nella pentola e finire la cottura: Aggiungere 2 cucchiai d’olio e servire con del

Great Battle of Historie Medievali: La Battaglia di Nàjera

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Conosciuta anche come la Battaglia di Navarret, ebbe luogo il 3 aprile del 1367, e fu una battaglia della prima guerra civile castigliana, che insanguinò la penisola iberica  per circa 15 anni (1354-1369). Gli schieramenti di questa battaglia campale erano la Corona di Castiglia supportata dal Regno d'Inghilterra e la Nobiltà ribelle castigliana affiancata dal Regno di Francia. I comandanti in capo ai due eserciti erano Pietro I di Castiglia e il nobile Edoardo il Principe Nero per la Corona, mentre il comando dell'altro schieramento era affidato ad Enrico di Trastàmara e a Bertrand du Guesclin. I numeri degli schieramenti in campo, oggi, si conoscono abbastanza bene: parliamo di 28.000 uomini circa per l'esercito anglo-castigliese, suddiviso in 14.000 cavalieri, 12.000 arcieri e 2000 lancieri; l'esercito franco-castigliese era ben più numeroso, infatti si contavano intorno ai 60.000 uomini suddivisi in 6000 cavalieri, 4000 cavalleggeri, 6000 balestrieri, 4000 frombo

Lo speziale

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Lo speziale, come suggerisce il termine stesso, era colui che si occupava delle spezie. Nell’alto Medioevo la preparazione dei medicamenti era appannaggio dei monaci, i quali, negli orti dei conventi, coltivavano i "semplici" (erbe e aromi). Con il proliferare del commercio delle spezie, merce di notevole valore economico, ne trassero grande prestigio coloro che le vendevano o che comunque si occupavano di questo prezioso bene. Nacque così il mestiere dello speziale, organizzato sulla base di una gerarchia ristretta. Lo speziale nel XV secolo A queste figure professionali era riconosciuto il diritto di manipolare le spezie al fine di ricavarne vari prodotti, quali: -medicamenti o veleni; -profumi e trattamenti di bellezza; -preparati di pasticceria indispensabili ai cuochi, come mostarde, gelatine colorate, canditi e  marzapane; -colori per tingere panni o pelli; -inchiostri per decorare le miniature. In Italia, una prima differenziazione tra la figura dello sp

La basilica di San Francesco d'Assisi

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E' una delle perle del medioevo. L'imponenza della sua struttura caratterizza e rende iconica l'immagine di Assisi per chi viene da sud. E' uscita indenne dalla secolare furia dell'uomo e della natura. Oggi siamo lieti di parlarvi della basilica di San Francesco ad Assisi. Basilica di San Francesco, con Assisi sulla destra Francesco, prima di morire, indicò il luogo in cui voleva essere sepolto: il santo voleva che le sue spoglie riposassero in mezzo a quelle dei reietti, dei delinquenti, dei diseredati. Queste persone, in Assisi, venivano seppellite su di una piccola collina ad ovest della città, e per questa ragione chiamato collis inferni , ovvero colle dell'Inferno. Nel 1226 Francesco muore e, come pattuito, viene seppellito sul colle dell'inferno. Papa Gregorio IX, due anni dopo, il 17 luglio del 1228, lo proclama santo; ed il giorno dopo viene posta la prima pietra della basilica. Il colle viene ribattezzato paradisi , ossia del paradiso; e

La scienza nel medioevo

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L'uomo, in ogni era della sua storia, ha sempre cercato di capire il funzionamento del mondo intorno a sé. Ciò vale anche nel periodo medievale. Ovviamente, con la caduta dell'Impero Romano, si ebbero delle ripercussioni sulle conoscenze acquisite fino ad allora, come succede per ogni crisi; ma l'Impero di Oriente aveva ancora dei centri di sapere importanti, come Costantinopoli ed Alessandria d'Egitto.  Ricostruzione di un prototipo di occhiali di epoca medievale Lo studio scientifico era prettamente qualitativo: non si cercava di quantificare i fenomeni naturali, di fare sperimentazioni per capire le leggi che regolano la natura; si cercava invece di descrivere i vari aspetti del mondo e di conciliarli con la cultura cristiana dominante, in modo da vederli come aspetti della presenza di Dio in terra. Nacque in questo modo, la filosofia della natura. Fondamento principale era giungere alle caratteristiche dell'essenza degli elementi, come il fuoco, l'ac

Historie medievali: le ricette della tavola rotonda

Le ricette che vi proponiamo oggi, sono le seguenti: TORTELLI DI VERDURE Ingredienti: Per la pasta 100g. farina di segale 100g. di farina di farro 300g. di farina bianca 3 uova intere 2 cucchiai d’olio d’oliva sale e noce moscata Ripieno 300g. di spinaci 300g. di tarassaco o rucola 200g. di formaggio grattugiato 50g. di lardo 1 cucchiaino di cannella pepe quanto basta Procedimento: Pulire le verdure, sbollentarle, scolarle, strizzarle e tagliarle a tocchetti. Aggiungere il formaggio, il sale, il pepe, la cannella e il lardo tagliato finemente e impastare il tutto. Fare un composto omogeneo con tutte le farine, le uova, l’olio d’oliva, un pizzico di sale e la noce moscata. Stendere la pasta e fare dei dischetti, spennellarli con un rosso d’uovo, mettere il ripieno al centro di essi e chiuderlo. Cuocere per circa 8 minuti e condire a piacimento. FRITTATA VERDE Ingredienti: 130g. di prezzemolo 50g di maggiorana 6 uova 100g. di latte 30g. di salvi

L'arco inglese: il Longbow

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Un arco straordinario, che ha cambiato l'esito di due battaglie, quella di Crecy e di Azincourt nella guerra dei Cento Anni. La sua gittata era più ampia di un arco italiano e asiatico: stiamo parlando del Longbow o Arco lungo. La sua curvatura era unica. Costituito da un unico e lungo listello di legno (Tasso), la sua lunghezza, secondo alcuni storici, doveva essere quanto l'apertura delle braccia dell'arciere, ma la misura sembra fosse standard, intorno ad un 1,80m o poco più. Battaglia di Crécy con gli archi longbow La sua sezione a "D" consentiva di avere un forte arcuamento delle due estremità, ovvero i flettenti, che molto spesso erano rinforzati con corno o con del cuoio. La corda era costituita da un intrecciamento da 2 a 3 fili di lino, canapa o budello; essa veniva impregnata da una resina per renderla molto più resistente nel momento in cui veniva usata. Spesso, all'interno delle corde, venivano inseriti capelli femminili per renderle più res