I Normanni di Normandia

La data ufficiale della fondazione del ducato di Normandia è il 911 d.C.. In quell'anno, per porre fine ai continui assalti vichinghi sulle coste della Francia settentrionale, Carlo il Semplice, re dei Franchi occidentali, stipulò con Rollone (capo militare di un noto gruppo di vichinghi) un patto noto come il trattato di St. Clair sur Epte. Con questo accordo, Carlo il Semplice donava a Rollone un territorio che comprendeva l'attuale zona di Caux e le contee di Rouen, Evreux e Lisieux, zone anarchiche dove non vigeva un inquadramento politico. In cambio Rollone prometteva solennemente di battezzarsi, con tutto il suo seguito, al Cristianesimo. Grazie alla testimonianza di uno storiografo normanno, Dudon de Saint Quentin, sappiamo che Rollone, diventato duca di Normandia in seguito a questa cessione territoriale, mantenne il ducato in piena autonomia rispetto alla monarchia franca, senza sussistenza di rapporto di vassallaggio.

Rollone
I primi gruppi di normanni che si insediarono in Normandia erano prettamente Danesi, mentre il loro capo Rollone era di origine norvegese. Il punto di insediamento inizialmente fu lungo la costa, nella parte inferiore della valle della Senna; dopo circa mezzo secolo, riuscirono ad estendere il proprio controllo su tutto il territorio, attraverso un efficace rete di relazioni di vassallaggio rigide, migliorando quelle precedenti carolinge. La potenza della Normandia, al tempo di Rollone, fu ottenuta grazie ai duchi che la governavano in modo ottimale: infatti riuscirono ad intensificare la fitta rete di relazioni vassallatiche, in grado di procurare loro un'ampia e fedelissima clientela aristocratica; inoltre, i duchi seppero stabilire un forte controllo sulla Chiesa: il duca nominava e investiva i vescovi, che erano anche suoi vassalli.

La Normandia nel X e XI secolo
I duchi fondarono abbazie, con gli abati che erano anch'essi sotto il controllo del potere centrale. La chiesa però non fu solo uno strumento di governo nelle mani del duca. Il cristianesimo, per la società normanna, rappresentò un elemento fondamentale per la coesione nazionale; pertanto in tutto il ducato si ergevano numerose chiese, ma furono anche ristrutturate quelle già presenti: basta ricordare l'abbazia di Mont St. Michel, che divenne un luogo di culto per i Normanni.
L'abilità che caratterizzò questo popolo, fu la guerra: fin dagli albori, avevano sempre amato l'arte bellica, che fu uno dei maggiori punti di forza per la loro espansione. A tal proposito, si annovera una composizione scritta risalente al XII secolo di Bertrand de Born, un trovatore provenzale menzionato anche da Dante come "cantore delle armi", per capire chi erano i Normanni: "Io amo il vivace periodo pasquale, che da alla luce foglie e fiori...Mi piace però anche vedere, tra i prati, le tende e i padiglioni sparsi e mi dà gioia vedere, allineati sul campo, i cavalieri e i cavalli nello schieramento di battaglia... Non trovo alcun piacere nel cibo o nel vino o nel sonno, come sentire il grido di 'Orsù, orsù!' da entrambi gli schieramenti, il nitrire dei cavalli che hanno perso i loro cavalieri e le grida di 'Aiuto, aiuto!' nel vedere uomini grandi e piccoli scendere sull'erba oltre i fossati e nel guardare finalmente i morti, con i monconi delle lance ancora conficcati nei loro fianchi...".

Normanni che assaltano una palizzata Sassone, Arazzo di Bayeux
I Normanni svilupparono la cavalleria europea con diverse innovazioni: l'equipaggiamento dei cavalieri venne perfezionato con una cotta d'arme lunga, che si estendeva fin sotto al ginocchio, e con un lungo scudo a mandorla, chiamato in seguito scudo normanno. Introdussero gli speroni, che erano stati un po' dimenticati nei secoli precedenti.
Tutto ciò portò ad una forte crescita economica e demografica, testimoniato dallo sviluppo di molti centri abitati, di fiere e di mercati in tutta la Normandia. 

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