Great Battles of Historie Medievali: La Battaglia di Crecy

Era il 26 agosto del 1346, quando ebbe inizio una delle battaglie più conosciute della Guerra dei Cento Anni tra Francia ed Inghilterra.
L'ubicazione dell'esercito scelta del sovrano inglese si estendeva tra i villaggi di Crecy e Wadicourt. Gli inglesi avevano occupato il versante settentrionale della valle tra i due villaggi, e si erano sistemati ai margini di fitti boschi. La linea inglese era di circa 2 km. Edoardo III aveva stabilito il proprio comando in un vecchio mulino, dal quale dominava la valle sottostante. L'esercito era diviso in due tronconi: a sud-ovest del mulino era sistemata l'ala destra al comando del principe di Galles Edoardo, figlio sedicenne del re; a nord-est vi era invece il grosso dell'esercito. Il centro e l'ala sinistra erano rispettivamente comandate dei conti di Arundel e di Northampton.  Gli inglesi avevano disposto gli arcieri in formazione a cuneo con i cavalieri, appiedati, a occupare gli intervalli tra il cuneo e l'altro.

Scene della Battaglia di Crecy 

Ogni arciere portava con sé 48 frecce, infilate nel terreno per essere immediatamente utilizzate. Gli inglesi attesero l'arrivo del nemico per quasi tutto il 26 agosto, ma soltanto alle 16:00 del pomeriggio le colonne francesi cominciarono a riversarsi nella valle dominata dagli inglesi. L'esercito francese contava almeno 36000 uomini, ed era formato da contingenti di diversa provenienza. Marciavano in testa i balestrieri genovesi, seguivano i cavalieri dell'esercito reale, i fanti arruolati tra i contadini e i contingenti stranieri comandati da Carlo di Lussemburgo re di Boemia, Giovanni di Hainault, Giacomo I re di Maiorca e il Duca di Savoia. Terminato un breve acquazzone, Filippo VI diede l'ordine di attacco. I balestrieri genovesi furono i primi a finire colpiti dagli arcieri e dalle bocche da fuoco inglesi. I genovesi non ressero a lungo e, dandosi alla fuga, suscitarono le ire degli stessi francesi che gli si avventarono contro.

Disposizione degli eserciti nella battaglia

I cavalieri francesi, guidati dal Duca di Alencon, si lanciarono contro l'ala comandata dal principe Edoardo, sfidando i nugoli di frecce che gli arcieri inglesi facevano piovere loro addosso. Il grosso della cavalleria francese si unì all'attacco contro l'ala destra inglese. Il conte di Arundel comandò il contrattacco inglese sul fianco francese; la manovra riuscì tanto bene che Edoardo III ritenne di non inviare altri rinforzi al giovane figlio. Secondo il cronista Froissart, il sovrano inglese disse che per suo figlio quella era l'occasione di "guadagnarsi gli speroni". I francesi rinnovarono i loro attacchi, caricando per ben 16 volte le linee inglesi. A mezzanotte, quando si spensero gli ultimi combattimenti, i francesi contarono diverse migliaia di morti, di cui oltre 1500 nobili cavalieri. Tra questi il re di Boemia, che a dispetto della cecità, volle essere condotto nel mezzo della mischia, dove si batté eroicamente. Le perdite inglesi si limitarono a meno di un migliaio di caduti.

Edoardo III conta i suoi caduti dopo la battaglia

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