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Visualizzazione dei post da agosto, 2018

Aneddoti: L'Incoronazione di Carlo Magno

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Carlo Magno , Imperatore del Sacro Romano Impero. Ma come avvenne e perché avvenne questo importante evento storico? Dipinto ottocentesco raffigurante Carlo Magno All'epoca di Carlo Magno , il regno dei Franchi era immenso: si estendeva sulle odierne Francia, Germania, Austria, Svizzera, parte delle odierne Repubblica Ceca, Slovenia, Italia e Spagna. L'intero blocco centrale dell'Europa era Franco, determinando dunque un grosso peso politico nelle varie regioni dell'enorme impero. Tale gigante era controbilanciato, a Oriente, dall' Impero Bizantino . Regno Franco sotto Carlo Magno Gli equilibri furono mantenuti fino al 797 d.C.: in quell'anno, il trono Bizantino venne usurpato da Irene d'Atene che si dichiarò Basilessa dei Romei , cioè Imperatrice dei Romani. Il trono imperiale occupato da una donna, per Papa Leone III , corrispondeva ad un trono vacante. L'ideale di Leone III   era quello di accordarsi con Carlo, re dei Franchi, di incor

Historie medievali: le ricette della tavola rotonda

Le ricette che vi proponiamo oggi, sono le seguenti: TORTA DEL PASTORE Ingredienti: - Per la pasta brisè 250 gr di farina; 125 gr di burro morbido;  Un goccio di acqua per impastare meglio;  Sale. - Per il ripieno: 1 grossa cipolla rossa;  6/7 fette di salame tagliato a dadini o a listarelle;  3 cucchiai di latte;  2 cucchiai di ricotta Seirass piemontese (in alternativa di pecora o di mucca, anche se il seirass ha un gusto particolare);  3 uova;  Burro;  Basilico a stricioline;  Sale e pepe. Procedimento Prepariamo la pasta brisée, mettendo la farina a fontana con il sale e impastandola delicatamente con il burro ammorbidito e tagliato a dadini. Compattate bene, aiutandovi con qualche goccia di acqua. Mettete poi in frigo. Nel frattempo affettate la cipolla e fatela appassire leggermente in padella con un po' di burro. Ammorbidite la ricotta con il latte, rompeteci dentro le uova, salate, pepate e mescolate bene. Allargate la pasta e foder

Come nasce la più potente fra le famiglie

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Immaginate di essere nell'XI Secolo, nella vallata del Mugello, e di vivere nel villaggio di Potrone, un villaggio appartenente al paese di San Piero a Sieve. La piazza centrale di San Piero a Sieve come appare oggi Il Mugello apparteneva alla famiglia degli Ubaldini , dei conti, di probabile origine longobarda, che governarono la vallata dal VII secolo al 1373. Per poter governare in modo efficace questo territorio, la famiglia lo costellò con una serie di castelli, tra cui quello della suddetta Potrone venne affidato ad un tal Medico , che in seguito a tale assegnazione venne conosciuto col nome di Medico di Potrone . Perché questo anonimo castellano veniva chiamato col termine "Medico"? Beh, l'antica tradizione popolare ritiene che costui avesse particolari poteri taumaturgici, ed in epoca passata si riteneva che chi disponesse di tali poteri avesse sangue reale nelle proprie vene. Medico di Potrone visse fra il 1046 ed il 1102, e dal momento in cui ebbe i

La storiografia medievale

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Un'opera in particolare domina la storiografia del Medioevo: il " De Civitate Dei " di  Sant'Agostino , che determinando i rapporti tra la civitas terrena e quella celeste, contestualizza in modo del tutto nuovo l'importanza della storia; non soltanto cronache della vita di determinati personaggi o di entità politiche o sociali, ma una storia che diventa universale, legata all'umanità intera, nell'eterna lotta tra il bene e il male. De Civitate Dei, incipit da un manoscritto del 1470 circa Rispetto alla storiografia classica, in altre parole, quella medievale autorizza un senso "morale" nelle sue pagine, con il mito della pax e la contrapposizione tra rex iustus e tyrannus. I grandi personaggi perdono le loro caratteristiche distintive per rientrare in grandi archetipi utili per questa stilizzazione storica, in un affresco più grande e finalistico, dove anche gli uomini politici più importanti diventano pedine. Illustrazione tratta da

Proposte di lettura: Le Gesta dei Franchi e degli altri Pellegrini Gerosolimitani

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Oggi vi proponiamo un libro che forse poche persone conoscono. Probabilmente chi ha letto anche il più semplice dei libri di storia sulle crociate, avrà sicuramente notato, nelle note a piè pagina, il titolo di riferimento  Gesta Francorum . Il  Gesta Francorum è un libro storico scritto nel XII secolo, durante la Prima Crociata da un anonimo, probabilmente vicinissimo a Boemondo d'Altavilla . Il libro proposto Sono passati ormai più di novecento anni dalla stesura del testo originale in versione latina, ma delle informazioni bibliografiche del suo autore, ancora oggi, se ne sa ben poco. Il  Gesta Francorum ha riscontrato scarso interesse da parte della storiografia italiana, contrariamente a quanto avvenuto invece in ambito francese e anglosassone, dove numerosi studiosi hanno condotto notevoli ricerche sul testo. Luigi Russo ,   noto ricercatore presso l'Università Europea di Roma, ha tradotto il testo latino in italiano per la prima volta, consentendo il suo studio i

Le vette dell'arte medievale: il Duomo di Modena

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È uno dei monumenti romanici per antonomasia, in quanto si notano tutti gli elementi che caratterizzano questa stagione architettonica. È il vanto della città di Modena, il posto dove hanno lavorato alcuni fra i più importanti artisti del tempo. Stiamo parlando del duomo della città. Facciata del Duomo, architettura romanica da manuale Edificata dall'architetto Lanfranco e decorata con sculture di Wiligelmo , la sua costruzione cominciò nel 1099. Ci vorranno almeno due secoli per completarla! Lapide che testimonia la costruzione della chiesa ad opera di Lanfranco La nuova chiesa doveva sostituirne una pericolante, costruita appena una manciata di anni prima; fu fortemente voluta dalla popolazione modenese, e la sua edificazione ebbe addirittura l'appoggio di Matilde di Canossa . Lanfranco venne da Como con scultori della zona, e si mise subito al lavoro per la costruzione, per la quale vennero usati, come era consuetudine fare in quel tempo, materiali ricavati d

Le agiografie di San Francesco

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San Francesco , il patrono d'Italia, fu indubbiamente un santo di importanza fondamentale per tutto il Medioevo, e il suo ordine mendicante rivoluzionò profondamente la Chiesa dell'epoca. Il modo semplice e puro di Francesco di avvicinarsi agli umili, di praticare la povertà più estrema, ma anche di celebrare la più intima comunione con tutto l'universo creato da Dio (si pensi al Cantico dei cantici), lo resero un santo straordinariamente carismatico e destinato a plasmare l'immaginario religioso e popolare dei secoli successivi. A tutto questo si aggiungano i miracoli che costellarono la sua esistenza terrena per comprendere quanto le agiografie su Francesco, subito dopo la sua morte, proliferarono in tutta Italia e non solo. San Francesco e storie della sua vita, Bonaventura Berlinghieri, 1235 Almeno tre sono i testi fondamentali tra le agiografie francescane. Una delle più tarde è lo " Speculum perfectionis ", conosciuto anche come Legenda antiquissim

Great Battle of Historie Medievali: La Battaglia di Stamford Bridge

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La Battaglia di Stamford Bridge avvenne il 25 settembre del 1066 presso il villaggio omonimo nell'Inghilterra orientale. La tradizione vuole che il campo di battaglia fosse collocato ad est del fiume Derwent, appena a sud est della città, in un area nota come Battaglia. Oggi molti storici considerano la battaglia come l'atto conclusivo dell'epoca vichinga in Inghilterra, anche se c'è molto  dibattito al riguardo, poiché l'invasione norvegese dell'isola avvenne prettamente col fine di conquistare, e non di saccheggiare o di colonizzare. Lo schieramento Vichingo Norvegese contava circa 9000 uomini, con 300 navi da trasporto, mentre l'esercito Anglosassone  disponeva di circa 10.500 fanti appiedati e 2000 cavalieri. Lo schieramento norvegese vichingo era comandato da Harald Hardrada e da Tostig Godwinson , mentre per gli anglosassoni, i rispettivi comandanti erano il re Harold II Godwinson , il C onte Morcar di Northumbria e infine il Conte Edwin di Mercia

Le Mille e una notte

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Oggi siamo davanti ad uno degli apici toccati dalla letteratura islamica. Nel X secolo, in Medio Oriente, si cominciano infatti a raccogliere novelle scritte da diversi autori del tempo. Così dall'Egitto, dalla Mesopotamia, dall'India e dalla Persia, arrivano le storie più disparate e che vengono raccolte in un unico tomo. "Mille", in arabo, non ha il senso numerico di mille storie differenti, bensì significa " innumerevole ". Il tentativo del creatore di tale collana dunque, era di far capire che quella era una raccolta di innumerevoli storie. Poi, nel corso dei secoli, si è arrivati a raccogliere davvero fino a mille storie. Pagina di una copia del XIV Secolo Tali novelle, inizialmente tramandate in forma orale, avevano un'origine indo-iranica: tale aspetto si nota soprattutto negli elementi fantastici presenti nelle storie, che richiamano peculiarità legate al misticismo di quella regione dell'Asia. In molte altre novelle intervengono Jinn

Historie medievali: le ricette della tavola rotonda

Le ricette che vi proponiamo oggi, sono le seguenti: FRITTATA DI SALVIA AL FORNO Ingredienti: 30 gr. di salvia; 1 vaschetta di pancetta dolce;  3 uova;  sale e pepe. Procedimento L'unica cosa da fare è lavare la salvia e tritarla grossolanamente, poi mescolate tutti gli ingredienti insieme e versate il composto in una teglia rettangolare o quadrata, coperta con carta da forno e infornate a 200° per 15 minuti. Impiattare e servire. COTOGNATA O PASTA DI MELE COTOGNE Ingredienti: 2 kg. di mele cotogne molto mature; 1 litro o più di buon vino rosso;  1,5 kg. circa di miele; 1 cucchiaio o più, a seconda dei gusti, di polvere d’ippocrasso. Procedimento Sbucciare e togliere il torso alla frutta, poi tagliare in quarti. Mettere in una casseruola e ricoprire a filo di vino rosso. Portare dolcemente a ebollizione e cuocere finché la frutta non è tenerissima (ci vogliono circa 15-20 minuti da quando comincia a bollire). Scolare accuratamente e passare la frut

I cavalieri Ospitalieri: l'Ordine di San Giovanni d'Acri

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A partire dalla metà dell' XI secolo, l' Ospedale di San Giovanni Battista , a Gerusalemme, si occupava di soccorrere e curare i pellegrini che si recavano in Terrasanta. L'Ospedale, appendice del Monastero di Santa Maria dei Latini, era stato voluto e costruito intorno al 1050 da alcuni mercanti di Amalfi; poco dopo un califfo egiziano aveva donato loro alcune terre a Gerusalemme in segno di ringraziamento per dei servigi prestatigli. Per una perfetta conduzione dell'Ospedale e del monastero giunse, in Palestina dall'Italia, un gruppo di monaci benedettini. Quando Ugo di Payens organizzò uno sparuto gruppo di cavalieri, formando una piccola confraternita militare che fu il primo nucleo del potente Ordine dei Templari , i monaci benedettini dell'Ospedale di San Giovanni Battista accoglievano i pellegrini già da circa cinquant'anni. Con la conquista di Gerusalemme e la formazione del neo stato orientale, meglio conosciuto come il Regno di Gerusalemme, portar