La nascita dell'autobiografia nel medioevo e i suoi testi

In un precedente articolo abbiamo analizzato la biografia medievale. Oggi invece ci occuperemo dell'autobiografia.
Nel Medioevo europeo, il genere letterario dell'autobiografia non può non venire influenzato dal clima generale, in cui la Chiesa cattolica e l'aspetto teologale rivestono un ruolo fondamentale. La scrittura autobiografica, quindi, diventa una "storia dell'anima", con i temi della discesa nel peccato e della salvezza, dell'introspezione, della scoperta di Cristo; esempi fondamentali, a cavallo tra la fine dell'Impero romano e i primissimi secoli dell'Alto Medioevo, sono le Confessiones di Sant'Agostino di Ippona e il De consolatione philosophiae di Severino Boezio. In particolare l'opera di S.Agostino ripercorre tutte le tappe che portano il santo dalla giovinezza fino al suo avvicinamento a Dio, abbandonando così gli stili semplicemente cronachistici, per dare vita a un percorso di introspezione e di coscienza.

Confessiones di Sant'Agostino, frontespizio di una traduzione dal latino allo spagnolo del 1654
È di molto tempo dopo (intorno al XII secolo), un altro grande esempio dell'epoca medievale, che è l'Historia calamitatum del filosofo Pietro Abelardo, con la cronaca del suo amore per Eloisa e le sventure accadutegli in seguito a questo innamoramento.
Con l'avvento del primo Umanesimo, le autobiografie "intellettuali" diventano sempre più raffinate e di alto livello letterario, culminando nel Secretum e nelle epistole Familiares di Francesco Petrarca.

Lista dell'ordine delle Epistole di Petrarca, da un'edizione del 1492
Un altro testo di grande interesse dell'epoca è il Diario di eventi memorabili di Enea Silvio Piccolomini, papa Pio II. Grande impulso al genere dell'autobiografia arriva anche grazie alla riscoperta di importanti testi classici; il loro volgarizzamento e la loro diffusione in un'ottica di nuovo, crescente successo dei testi dell'antichità come modelli anche per i moderni: tra questi, i Ricordi di Marco Aurelio.
Parallelamente continua anche la diffusione, a un livello più "basso" e popolareggiante, delle scritture private come i libri di ricordi e i libri di famiglia, che soprattutto per il ceto mercantile descrivono le vicende delle famiglie con grande ricchezza di dettagli, persino dei conti domestici.

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