Historie Medievali Feudal Japan: Le armature dei samurai

Siamo abituati a vedere e riconoscere armature medievali del nostro periodo storico che è il Medioevo, oggi invece parleremo delle armature che equipaggiarono i Samurai nel corso dei secoli. Le prime riproduzioni di armature che si sono ritrovate in Giappone furono su figure tombali, haniwa, che ritraevano guerrieri in armatura. Gli elementi dell'armatura consistevano in protezioni come quelle classiche usate in Europa, quindi parliamo di una protezione per la testa, il collo, le spalle, le braccia, il dorso, l'addome, le gambe e i piedi. I componenti venivano costruiti in materiali leggeri e resistenti come il cuoio, tanto che le prime armature erano generalmente fatte da scaglie di cuoio cucite su stoffa; con il passare del tempo il cuoio venne rinforzato con la laccatura o da piastre di ferro, o addirittura in acciaio. Ritrovamenti archeologici di elmi e corazze completamente in ferro sono avvenuti in tombe datate al V secolo a.C.. Il ferro era forgiato in modo da renderlo resistente ma leggero, pertanto questa lavorazione sarà il preludio a quell'arte che permetterà non solo di fabbricare splendide armature formate da piastre di ogni dimensione, ma renderà i giapponesi famosi nel mondo per la magnificenza delle lame delle loro spade.

Armatura samurai di stile Yaroi sontuosamente decorata, Metropolitan Museum

Durante il periodo Heian le armature furono quindi un insieme di cuoio e ferro, successivamente l'armatura si evolse diventando di una composizione fatta da lamine di ferro fissate da lacci in pelle o in seta, che caratterizzò tutta la storia del Giappone. Le cotte di maglia venivano spesso intessute nelle lamine per dare mobilità all'armatura, che risultava così leggera e pratica. Questo modo di costruire portò il guerriero giapponese a non considerarla una protezione efficace, poiché troppo pesante e non funzionale al combattimento. Quindi si cominciò a cercare di bilanciare il fattore protezione con la leggerezza. Per quanto riguarda i lacci colorati che servivano a tenere assieme le parti dell'armatura, vennero fin dall'inizio adottati vari colori, che servivano a distinguersi in battaglia tra i vari Clan. Le allacciature spaziate erano adottate dai gradi inferiori, mentre quelle molto fitte da guerrieri più importanti. Le armature fabbricate prima del XVI secolo erano note come: Yaroi, Katchu, Haramachi, Do-maru, mentre quelle fabbricate dopo, erano dette Gusoku.

Armatura samurai stile Gusoku, Museo di Tokyo

I componenti principali dell'armatura erano: il Pettorale (Yoroi), l'Elmo (Kabuto), la Maschera (Ho-ate), le Maniche (Kote), gli Schinieri (Sune-ate), i Paralombi (Koshi-ate). Le armature complete erano indossate soltanto tra i guerrieri d'alto rango, i sottoposti ne portavano soltanto alcune parti, di materiale meno pregiato.

Schematizzazione di un armatura da Samurai

L'elmo costituiva senz'altro la parte più decorativa dell'intera armatura con le sue svariate forme; esso era anche decorato con i cimieri, simboli mitici che evidenziavano la qualità del guerriero. Sarà però la maschera a caratterizzare a pieno il samurai, la quale poteva ricoprire totalmente, o in parte, il viso del guerriero, andando a costituire senza dubbio uno degli elementi più tipici dei samurai giapponesi. Fatta in cuoio, ferro, acciaio, poteva essere in un solo o più pezzi, e aveva le sembianze di demoni, uomini o animali. Un particolare soprabito senza maniche veniva spesso indossato dai soldati di rango elevato (il Jimbaori), per conferire più maestosità, così come la cappa (Horo), portata dai samurai a cavallo.
Il samurai portava in battaglia tre sacche: una per le teste nemiche, che veniva appesa alla cintura o alla sella del cavallo, un'altra per le provviste, e la terza serviva a portare il riso crudo o cotto. Attorno alla cintura, il guerriero portava una specie di salvagente fatto di pezzi di materiali gonfiabile, che serviva quando attraversava fiumi o laghi.

Un Samurai a cavallo, miniatura storica

Per concludere, un elemento che permetteva di distinguere i vari clan era il (Mon), un emblema araldico che veniva ereditato e poi tramandato a tutti i membri delle grandi famiglie, e che serviva in battaglia per distinguere sia il rango dell'avversario, che la famiglia di appartenenza.

Alcuni Mon delle famiglie più importanti del Giappone feudale

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