L'ultima grande rivoluzione

Come sappiamo, la data canonica che ci viene comunemente insegnata per la fine del Medioevo, è il 1492, cioè l'anno della scoperta dell'America, che cambia per sempre geografia e dimensioni del mondo occidentale. Ma la fine di un'era non è mai istantanea, è caratterizzata dall'essere sempre un passaggio graduale e ricco di sfumature, come abbiamo approfondito già in passato in questo articolo. Per molti storici, la fine di questo passaggio fra il Medioevo e l'Età Moderna avviene con un teologo, il quale si rende conto che, nella Chiesa, c'è qualcosa che non va: la vendita delle indulgenze. Il teologo che sfiderà la Chiesa in questa battaglia, sarà Martin Lutero.

Ritratto di Martin Lutero

Fra la fine del XV e l'inizio del XVI Secolo, la Chiesa ha bisogno di soldi: la costruzione della nuova basilica di San Pietro, col maestoso cupolone progettato da Michelangelo Buonarroti, richiede uno sforzo economico enorme anche per le casse cattoliche. I Papi allora realizzano che il modo migliore per incentivare i fedeli a versare più soldi nelle casse romane, è accordare indulgenze che permettono alle anime dei defunti di passare dal Purgatorio, in cui stanno scontando i loro peccati, al Paradiso. La pratica della vendita delle indulgenze già era diffusa nel secolo XIV, ed era servita per la costruzione di opere necessarie al sostentamento dei più poveri, come ospedali, ospizi e scuole; questa invece, serviva soltanto alla costruzione di una sfarzosa opera. Lutero si chiede se sia possibile che il Papa possa portare davvero le anime dal Purgatorio al Paradiso, realizzando che la Chiesa sta conducendo il popolo cristiano sulla strada sbagliata. Le anime dal Purgatorio, secondo la dottrina luterana, può farle uscire soltanto Dio e nessun altro.
Quindi il teologo realizza che il Papa sta ingannando e corrompendo i Cristiani, portandoli a non capire più i valori della carità, del pentimento dei propri peccati, dell'importanza della confessione, di quello catartico della penitenza. Ragionandoci su, Lutero stende un elenco di 95 tesi in cui contesta il modo di fare cattolico.

Copia di un manoscritto illustrante le 95 tesi di Lutero, conservato alla Biblioteca Nazionale di Berlino

Si racconta che questo elenco di tesi sia stato affisso alla porta della chiesa del castello di Wittenberg, in vista di una pubblica assemblea in cui Lutero avrebbe difeso e provato le proprie affermazioni, come era allora costume corrente nei centri universitari. Infatti non risultano testimonianze coeve dell'affissione. Autorevoli storici hanno sostenuto che le 95 tesi furono in realtà inviate il 31 ottobre 1517 ai vescovi interessati e che furono diffuse solo dopo la mancata risposta di questi ultimi. La storia dell'affissione infatti è raccontata nel 1546 da Filippo Melantone, che peraltro il 31 ottobre 1517 non era a Wittenberg. Questo ipotetico gesto, per convenzione storica, è considerato l'inizio della Riforma protestante.

La chiesa del castello di Wittenberg, dove la tradizione vuole che Lutero abbia affisso l'elenco delle sue 95 tesi sul portale che si vede in primo piano

Per chi fosse interessato, questo link a Wikipedia illustra l'elenco completo delle 95 tesi.
Il Papa allora in carica, Leone X, venendo a sapere di questo attacco verso la Chiesa, chiede l'intervento dell'Imperatore Carlo V, affinché induca al silenzio il teologo agostiniano. Carlo V convoca Lutero alla Dieta di Worms, l'assemblea con Imperatore, principi tedeschi e Vescovi, del 1521. Lutero dovrà sostenere le sue tesi dinnanzi a quest'assemblea, col rischio di morire sul rogo con l'accusa di eresia.

Lutero alla Dieta di Worms del 1521

Il teologo sostiene con forza le sue tesi, con accesi dibattiti condotti con gli altri teologi presenti e con gli avvocati dell'Impero. Alla fine Carlo V  si ritira, e decide di non perseguire Lutero, che ottiene una vittoria senza precedenti.  Arrivato nella sua stanza d'albergo, racconta un testimone del tempo, Lutero "alzò le braccia in alto come fanno i vincitori nel torneo esclamando: «Ce l'ho fatta!»" .
Da quel momento, l'Impero e la Chiesa scissero il loro cammino, e nel mondo cristiano si aprì una spaccatura che porta alla nascita della religione Protestante, che tutt'oggi esiste.
Lo scacco alla Chiesa è un evento enorme a livello politico, e soprattutto chiude per sempre l'era medievale. La Chiesa proverà con la Controriforma e l'Inquisizione, a riprendere il potere perduto, ma sarà inutile: l'Era Moderna è ormai cominciata, e sarebbe culminata, qualche secolo più tardi, con l'Illuminismo.

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