I Gargoyles: mostri di pietra

I più famosi sono quelli della Galleria delle Chimere di Notre-Dame a Parigi: in essa, all'altezza di 46 metri dal suolo, si trovano le inquietanti e spettacolari statue, volute dall'architetto Viollet-Le-Duc nel XIX secolo. Si tratta di animali ibridi, a metà tra uccelli e mostri favolosi, che dalle torri di Notre-Dame fissano terribili e ricurvi la città. La più conosciuta è forse la chimera, ma tutte hanno ottenuto grande successo, al punto da diventare protagoniste di un cartone animato, di fiction, e anche personaggi della nota trasposizione cinematografica Disney del celebre romanzo di Victor Hugo, "Notre Dame de Paris".

Gargoyle di Notre-Dame

Ma qual è la genesi di queste creature? Come nascono e perché? Un buon modo per trovare una spiegazione è, come spesso capita, partire dall'etimologia del nome: il termine latino gurgulium, ovvero un'omatopeica che indica il rumore dell'acqua, il gorgoglìo, è passato in tutte le lingue (italiano gargolla, francese gargouille, inglese gargoyles), ad indicare la struttura architettonica che ha funzione di doccione, ovvero la parte finale dello scarico per l'acqua piovana che si protende da un cornicione o da un tetto per far defluire l'acqua lontano dai muri.
È a partire dal X-XI secolo che, come materiale per la costruzione di questo tipo di struttura, cominciò a diffondersi la pietra e grazie alla ben nota fantasia medievale, essa assunse forme sempre nuove e diverse, di solito rappresentanti mostri e creature fantastiche.

Gargolla a forma di drago, duomo di Milano

Le forme sempre diverse e impressionanti sono da attribuirsi alla simbologia complessa che le caratterizza e fonde, motivo per il quale, è il caso di dirlo, le sue origini sono da ricercare sia nelle Sacre Scritture, sia nel Physiologus, noto bestiario medievale, che altro non è che un manoscritto in cui si narra l'esistenza di animali dalle caratteristiche strane e inquietanti, visti come simbolo di virtù o forze occulte, nati – si credeva – dalla contaminazione di esseri naturali diversi, di cui le miniature dei codici mostravano le orribili sembianze agli occhi dei contemporanei. 
Tornando ai Gargoyles, le immagini affascinanti che ne risultarono sono diventate, a distanza di secoli, oggetto di svariate interpretazioni al punto da dividere gli studiosi in due scuole: il pensiero dell'una vuole che i Gargoyles altro non siano se non rappresentazione dei demoni dai quali i buoni cristiani possono rifuggire solo entrando in chiesa, il pensiero dell'altra vede in essi creature protettrici della città, poste a guardia dei demoni stessi.

Gargoyle di forma umana della cattedrale di Praga

Infine occorre dare conto anche di un'antica leggenda francese che ha come protagonista un mostro terribile che viveva sulle rive della Senna; si chiamava Gargouille e, secondo i più, aveva le fattezze di un drago. Ogni anno gli abitanti del luogo erano costretti a placare la sua ira con offerte sacrificali, finché il sacerdote Romanus, futuro vescovo di Rouen, non riuscì ad ammansirlo e portarlo fuori al guinzaglio della sua tonaca. La creatura fu arsa sul rogo, ma il collo e la testa non bruciarono e furono posti sulle mura della città di Rouen, divenendo così il primo modello di gargolla.

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