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Visualizzazione dei post da luglio, 2020

Gli affascinanti eremi della Maiella

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Esiste in Italia centrale un massiccio montuoso ricco di suggestioni e carico di storia. Fra quelle impervie montagne, gli eremiti medievali hanno trovato una forte ispirazione spirituale, fondando una serie di eremi dalla bellezza commovente. Si tratta del Massiccio della Majella, in Abruzzo , ed oggi vi parleremo dei suoi eremi. Questi sono i luoghi di Pietro da Morrone , al secolo Papa Celestino V, il Papa del gran rifiuto. Per accedervi si imbocca la valle Giumentina, alle falde del massiccio montuoso. L'imbocco della Valle Giumentina Eremo di San Bartolomeo in Legio Si trova su di uno sperone roccioso alto circa 50 metri, alle pendici della Majella. Anteriore al IX secolo, venne ristrutturato da Pietro da Morrone nel 1250, per poi stabilirsi nel 1274. L'eremo è costituito da una cappella e da due vani scavati nella roccia destinati agli eremiti.  L'eremo di San Bartolomeo in Legio, scavato nella roccia L'accesso può avvenire tramite quattro differenti scale, sca

Historie Medievali Feudal Japan: Le invasioni dei Mongoli

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Molti di noi conoscono sicuramente le invasioni del popolo mongolo in Medio Oriente intorno al 1260; oggi però vogliamo parlarvi di questo feroce popolo che invase anche il Giappone feudale verso la fine del XIII secolo. I tentativi fatti per invadere il Giappone nel XIII secolo dall'Imperatore mongolo della Cina , Kublai Khan , sono da considerarsi unici nella storia del Giappone . La ferocia e la tenacia con cui furono sferrati gli attacchi, la forza e il coraggio della resistenza opposta e la fine improvvisa e spettacolare della flotta mongola, dovuta ad un tifone, sono gli elementi essenziali che riempiono le pagine di storia più nobili della storia giapponese. Kublai Khan aveva tutte le ragioni per invadere il Giappone ; le difficili condizioni legate alle guerre civili avevano costretto gli ufficiali dello shogun di Kyushu , incaricati di mantenere l'ordine e far rispettare le leggi, a chiudere un occhio su uno degli abusi più frequenti alla loro autorità: la pirateria

Historie medievali the life of: Pisanello

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Antonio Pisano , detto Pisanello (1380-1455 ca.), può essere considerato l’ultimo artista tardo gotico attivo in  Italia . Figura, se vogliamo, anacronistica, in quanto si trovò ad operare in un periodo in cui all’arte avevano impresso una svolta radicale gli artisti fiorentini che inventarono il Rinascimento. Pisanello , invece, memore della sua formazione basata sull’arte di Gentile da Fabriano e di Michelino da Besozzo , non si allontanò mai dallo stile tardo gotico. Ma il fervore di riscoperta dell’antico, comune alla cultura italiana del tempo e non solo in campo artistico, lo coinvolse soprattutto nella sua attività di medaglista. Rifacendosi alla medaglistica romana, Pisanello fu l’artista che introdusse in Italia , nel Quattrocento, la moda del ritratto di profilo. Questa tipologia di ritratto fu infatti denominata "all’italiana", per distinguerla dal ritratto fiammingo, nel quale il volto era

Great battles of Historie medievali: L'assedio di Kenilworth

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L'assedio di Kenilworth  avvenne durante la seconda guerra dei baroni , durò ben 6 mesi (giugno - dicembre 1266) e fu mosso contro l'omonimo castello. Fu uno dei pochi assedi che si ebbe durante la guerra. Le forze del re Enrico III d'Inghilterra avevano già sconfitto quelle di Simone V di Montfort durante la battaglia di Evesham (agosto 1265). Il Montfort era caduto in battaglia e suo fratello aveva acconsentito ad arrendersi nel dicembre dello stesso anno, a Northampton . Egli aveva acconsentito anche alla resa di Kenilworth , il rifugio dei lealisti dei baroni, e diverse lettere erano state inviate alla guarnigione del castello affinché si convincessero ad arrendersi. Tuttavia, le forze del castello rigettarono le richieste del Montfort , prima nel dicembre, poi nel marzo del 1266, la seconda volta mozzando addirittura la mano all'emissario del re. Enrico III d'Inghilterra Il castello di Kenilworth possedeva una formidabile struttura difensiva di grande spes

Le vette dell'arte medievale: la cattedrale di Nantes

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Il 15 aprile 2019 è toccato a Notre Dame , poco più di un anno dopo, a restare vittima di un incendio, anche se di proporzione decisamente minori rispetto a quello che ha colpito la più famosa cattedrale di Francia , è stata la cattedrale di Nantes : un incendio che comunque ha fortunatamente provocato danni non molto gravi, anche se ha distrutto il maestoso organo che era presente nell'edificio. D'altronde tutta la storia di questo luogo di culto è costellata di eventi nefasti. Una storia che oggi ripercorreremo, concentrandoci soprattutto sulla fase iniziale della sua costruzione, avvenuta in piena epoca medievale. La facciata della cattedrale con l'incendio che si sviluppa all'interno La cattedrale dei Santi Pietro e Paolo di Nantes è dunque il più importante monumento religioso cattolico della cittadina francese, consacrata al culto dei due apostoli e martiri cristiani, e la cui costruzione ancora oggi rappresenta uno dei lavori architettonici più lunghi e imponen

La donna nel Medioevo (parte 2)

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Oggi continuiamo a parlare della donna nel Medioevo con la nostra seconda parte.  Per chi avesse perso la prima parte potete trovarla quì . Una nobildonna scrive nel suo libro Manoscritto medievale In epoca medievale una donna diveniva adulta, quando raggiungeva la maggiore età, a 12 anni, età considerata già da marito. Le donne spesso si sposavano adolescenti con uomini più anziani, ventenni o trentenni, quando questi si erano affermati negli affari o erano nobili. Dal momento che molte morivano di parto, non era inconsueto che un vedovo sposasse una donna assai più giovane di lui. Quando si organizzava un matrimonio, la famiglia della sposa garantiva la dote, ivi comprese delle terre, mentre la famiglia dello sposo offriva un dono minore. Le due parti costituivano i beni coniugali che, in caso di morte del marito, garantivano il sostentamento della vedova. Perfino al livello dei contadini più poveri la sposa era tenuta ad apportare qualche bene nel matrimonio, come ad esempio alcune

La donna nel Medioevo (parte 1)

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Nell'Alto Medioevo, le mogli dei cavalieri e dei sacerdoti dell'Europa occidentale spesso possedevano terre, gestivano tenute e godevano di un'elevata posizione sociale. Verso il XII secolo, però, la loro condizione si deteriorò: il clero fu scoraggiato dal contrarre matrimoni, i vescovi divennero la potenza dominante in seno alla Chiesa, le nuove scuole delle cattedrali e le università non potevano essere frequentate dalle donne, e la crescente importanza delle burocrazie governative, le escludeva, salvo le mogli dei sovrani, dei grandi signori, dalla politica del momento che veniva negata loro un'educazione adatta. Le donne delle classi medie e le contadine, invece, avevano uno status più simile a quello degli uomini, con i quali condividevano di frequente la vita lavorativa. Nobili donne medievali  Le donne medievali di ogni classe sociale erano tenute principalmente a essere buone mogli e buone padrone di casa. Le più anziane della famiglia istruivano le ragazze gio

Proposte di lettura: Tattiche dell'Europa medievale. Cavalleria, fanteria e nuove armi 450-1500

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Questo libro di David Nicolle evidenzia i diversi sviluppi delle tattiche europee altomedievali, ben lontane dall'assomigliare al caos indisciplinato che in genere si immagina. Tratteggia il declino della cavalleria come arma vincente in battaglia nei regni "barbari", che sostituirono l'impero romano d'Occidente, e la sua sopravvivenza negli eserciti misti dell'impero bizantino. Segue poi la rinascita della cavalleria e della fanteria a cavallo sotto i carolingi nel IX-X secolo, quando vennero minacciati dagli invasori a cavallo che giungevano via mare, fino allo sviluppo della cavalleria normanna munita di armatura. L'autore spiega come altre tradizioni militari, provenienti dalle steppe eurasiatiche e dal mondo islamico, influenzarono le tattiche europee, e sottolinea l'importanza di forze bilanciate di cavalleria e fanteria in quasi ogni situazione. Nicolle descrive poi il passaggio che portò dagli eserciti sostanzialmente feudali a quelli pressoch

Il Buckler (Brocchiere)

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Oggi parliamo di uno strumento poco conosciuto per gli studiosi del Medioevo, uno strumento prettamente difensivo durante i duelli singoli o sul campo di battaglia. Il Buckler è uno scudo di piccolo diametro che va dai 20 ai 40 cm, con un peso che è variabile da 1 kg a 1,5 kg, avente al centro un umbone di metallo e la struttura base; può essere di legno (a strati), di cuoio indurito o persino tutto di metallo. La differenza sostanziale del buckler rispetto ad uno scudo è che quest'ultimo è portato con cinghie ed indossato sul braccio (differisce anche nel peso, forma e modalità di utilizzo), mentre il buckler è tenuto in una sola mano con una presa a "pugno". Lo scopo di questo piccolo scudo manovrabile è quello di deviare i colpi, ma anche quello di offendere. Nella parte centrale ove risiede l'umbone, spesso viene sostituito da uno spuntone di ferro, che consente una maggiore efficacia nel momento dell'offesa da parte dello strumento o, in alcune tecniche, di l

Historie medievali: le ricette della tavola rotonda

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Le ricette che vi proponiamo oggi: MAIALINO DA LATTE RIPIENO Ingredienti: un maialino da latte svuotato con le sue interiora e tenute da parte; una grossa lombata di maiale; 500 gr. di prosciutto cotto; una cinquantina di castagne bollite; due dozzine di uova; 400 gr. di parmigiano grattugiato; zenzero e zafferano q.b.; sale. Procedimento: Lessare la lombata con le interiora in acqua salata, avendo l'accortezza di togliere il fegato appena cotto (20 minuti circa). Preparare il ripieno per il maialino: lombata e interiora ben pestate (oggi abbiamo i frullatori per l'occorrenza), amalgamare il prosciutto tritato, il parmigiano, una ventina di tuorli sodi e le castagne (tuorli e castagne prima schiacciati con una forchetta); per un ripieno meno sodo aggiungere dei tuorli crudi, salare e unire le spezie. Salare l'interno del maialino ben asciugato, riempire e ricucire. Posizionare il maialino in una grossa pirofila, con le zampe ripiegate sotto il corpo e le orecchie avvolte in

Viaggiare per il commercio

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Fin dall'antichità esistevano reti di strade commerciali che collegavano diverse regioni d'Europa. La strada più importante correva da nord a sud, dal porto di Bruges in Belgio passando per Parigi, nella Francia centrale. Qui si divideva: una ramificazione conduceva a sud verso il trafficato porto di Marsiglia, sulla costa mediterranea; l'altra portava in direzione sud-est, scavalcando le Alpi per dirigersi verso i più importanti porti italiani, Venezia e Genova.  Rotte commerciali in Europa Strade che si estendevano da est a ovest portavano da Praga, passando per la Svizzera e la Germania, fino a grandi città mercantili, come Colonia, in Germania, oltre il fiume Reno, per poi proseguire verso il Mare del Nord. Nell'estremo settentrione d'Europa, i mercanti si spostavano via mare e via terra dall'Inghilterra, dalla Scozia e dalla Germania fino alla Polonia, la Russia, la Scandinavia e la regione baltica. Dal 900 al 1100 circa, i Rus (i Vichinghi che vivevano in

Great battles of Historie medievali: La battaglia di Evesham

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La battaglia di Evesham , evento fondamentale nella storia inglese, si ebbe il 4 agosto del 1265. Fu lo scontro decisivo della Seconda guerra dei baroni , nel corso della quale Simone V di Montfort , sesto conte di Leicester , guidò alcuni baroni ribelli contro le forze realiste, guidate dal principe Edoardo . Montfort venne abbandonato da alcuni alleati, soprattutto da quelli di lingua gallese, prima dell'inizio della battaglia. Così si trovò a fronteggiare un esercito almeno due volte più grande del suo e che si trovava in posizione favorevole: fu un massacro. Morti e mutilati durante la battaglia di Evesham Lungo una cresta, chiamata Green Hill , nei pressi di Evesham , Edoardo fece accampare i suoi uomini: il principe si trovava sul lato sinistro, mentre il suo alleato di Gilberto de Clare su quello destro. Le forze di Montfort ammontavano a circa 5.000 uomini, mentre quelle reali erano quantomeno il doppio se non di più; di fronte a tale superiorità numerica, Montfort or