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Visualizzazione dei post da luglio, 2016

Edington, Wiltshire

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Una torre che, dall'alto di una collina, domina una manciata di casupole che danno dimora a meno di cento anime. Una palizzata in legno circonda le case e la torre; intorno campagne e boschi a perdita d'occhio. Questa, probabilmente, doveva essere Edington, cittadina nel Wiltshire, regione dell'Inghilterra meridionale, intorno al 1096. Edington, all'epoca, doveva essere il classico castello motte and Bailey. Esempio di castello motte and bailey La "motte" è un termine francese; indica un monticello in terra, di solito artificiale, su cui sorgeva la struttura in legno che ospitava il signore del castello. Il Bailey invece indica la recinzione di legno che ne circonda il grande cortile, dove gli abitanti del castello svolgevano le loro attività quotidiane. Queste erano strutture facili e rapide da costruire e, di esempi simili, gli archeologi ne hanno trovati in tutta Europa. Ricostruzione della Motta di Saint Sylvan, Francia Edington, probabilme

Il nostro libro: La croce del Nord!

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Ebbene sì! Ci abbiamo provato e alla fine l'abbiamo scritto. Due anni di duro lavoro ed abbiamo creato l'epopea di un cavaliere normanno in un momento delicato della storia europea. Siamo lieti di presentarvi la nostra fatica letteraria, in cui abbiamo profuso tutta la nostra passione e conoscenza! Il nostro romanzo potete trovarlo ai seguenti link: - sul miolibro.it: http://ilmiolibro.kataweb.it/libro/narrativa/261064/la-croce-del-nord/ - su Kobo.com: https://www.kobo.com/ie/en/ebook/la-croce-del-nord - su mondadoristore.it:  https://www.mondadoristore.it/ebook/Historie-Medievali/aut03071891/ - su IBS:  https://www.ibs.it/croce-del-nord-ebook-vari/e/9788892317734 E da oggi ci trovate anche su Amazon: https://www.amazon.it/dp/B088QN1PD1  (formato kindle e cartaceo) Il protagonista della nostra storia è Hardwin, un cavaliere normanno, figlio del signore del castello di Edington, piccolo centro dell’Inghilterra meridionale. Fin dalla più giovane età ha sempre con

Il giardino di Ninfa

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Esistono luoghi, in Italia, che sembrano spuntar fuori da un libro di fiabe. Luoghi che sembrano quasi uscire da quadri di pittori romantici dell'ottocento, dove le rovine del passato si fondono alla natura che, nel corso dei secoli, ha ripreso il sopravvento, fino a creare una commistione più unica che rara. Un esempio straordinario di tutto ciò è il giardino di Ninfa, in provincia di Latina. Rovine che si affacciano sul pittoresco fiume Ninfa Tutto ebbe inizio da un paese, costruito nell'età classica, nei pressi di un luogo dedicato alle ninfe; ma fu in età medievale che questo piccolo centro si sviluppò: infatti le vie Appia e Severiana erano state abbandonate, in quanto le pianure pontine, fino ad allora coltivate, avevano ceduto il posto alle paludi; quindi si optò per una strada pedemontana, più salubre e lontana dai malsani pantani a valle. Ninfa sorgeva proprio su tale direttrice strategica. Infatti la strada collegava Roma con la Campania. Presto Ninfa divenn

Great Battle of Historie Medievali : La Battaglia di Dorileo, 1097

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Quel giorno del 1° Luglio del 1097, nella piana Anatolica di Dorileo, si ebbe il primo grande scontro tra l'oriente e l'occidente, i crociati ed i musulmani, che rappresentavano le due grandi civiltà a confronto, si schierarono sul campo di battaglia in un giorno di piena estate, un giorno infernale dove la croce marciò sulle terre della mezza luna nascente per liberarle dall'egemonia musulmana. Miniatura della Battaglia di Dorileo, 1097 Il 26 Giugno i crociati lasciarono definitivamente Nicea dopo averla assediata e conquistata; si mossero verso sud, in direzione della piana Anatolica, dove già alcuni giorni dopo il grande esercito crociato si divise in due per facilitare il problema del vettovagliamento. Pertanto l'armata più piccola era composta da Boemondo di Taranto , Tancredi d'Altavilla , Roberto di Normandia e da Roberto di Fiandra , inoltre erano accompagnati dal generale bizantino Taticius  all'avanguardia; mentre il grosso dell'esercito

La polvere da sparo: una delle quattro grandi invenzioni dell'antica Cina

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polvere da sparo, tra le quattro grandi invenzioni dell'antica Cina Fino al XIX secolo, quando vennero ideati nitroglicerina e TNT, la polvere da sparo rappresentava l'unico esplosivo chimico disponibile. La tesi secondo cui furono i cinesi a scoprire la polvere da sparo nel IX secolo, è comunemente riconosciuta dagli studiosi. Fu un gruppo di alchimisti impegnati nella ricerca di un elisir che garantisse l'immortalità, a scoprire il composto. Non mancano infatti le prove che zolfo e salnitrio, componenti base per la polvere da sparo, venissero già impiegati ampiamente in composti medici. Inoltre, le caratteristiche ignitive del salnitrio erano già conosciute ed erano applicate allo studio di molteplici metodi di purificazione. soldato cinese accende un cannone a mano primitivo Il primo vero riferimento alla polvere da sparo si ha in un testo taoista risalente addirittura alla metà del IX secolo. È bene ricordare che le più antiche informazioni riguardanti ques

Il rosone e la sua simbologia

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Il rosone è un elemento fondamentale della cattedrale gotica. Nelle sue campiture, che possono avere la forma di raggio o di stella, ma anche di altre figure geometriche, vengono raffigurati, all'interno del vetro, decorazioni ricche di simboli. Il colore oltretutto accentua l’effetto luminoso, trasformando il rosone in un qualcosa di simile ad un enorme caleidoscopio. Per la fragilità aerea dei componenti portanti, la realizzazione del rosone richiedeva una eccezionale abilità tecnica: per questa ragione, maestri vetrai, scultori e scalpellini cooperavano insieme all'esecuzione di un lavoro tanto delicato, quanto complicato.  Generalmente, il rosone più importante veniva collocato sulla facciata principale della cattedrale, sopra il portale d'ingresso, mentre altri trovavano posto nelle facciate laterali dei transetti. Rosone sulla facciata principale della cattedrale di Chartres Nelle chiese gotiche italiane, oltre al rosone principale al centro della facciata,

Proposte di lettura: Le donne nel Medioevo

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Vi siete mai chiesti come fossero le donne nel medioevo? Forse nei film che vediamo possiamo farci un idea, oggi vi proponiamo l'ottimo libro della scrittrice e storica tedesca Edith Ennen. Il libro descrive, in modo articolato e semplice, la figura della donna medievale; pertanto la descrizione percorre un arco cronologico che va dall'età Merovingia fino alle soglie del Rinascimento. La descrizione della donna viene fatta in relazione alle differenti condizioni sociali, alle differenti aree geografiche e ai momenti storici presi in considerazione. Il libro proposto Anche se la società dell'epoca era prettamente maschilista, la donna vi ha ricoperto comunque numerosi ruoli. Il libro si riferisce al mondo tedesco, anche se non mancano riferimenti al resto dell'Occidente; è inoltre arricchito dalle fonti narrative, svariati aneddoti e varie fonti documentarie, con una buona letteratura storica. A volte si presenta confuso e a tratti contraddittorio nella proposizio

L'unione fra arabi e normanni

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La città di Balarm era, da alcuni secoli, nelle mani degli arabi. I minareti delle sue moschee svettavano nella vasta conca, costellata di agrumeti, dove sorgeva. La conca si apriva sul mar Tirreno, su cui le aspre montagne  sembravano quasi volersi gettare a picco in quel mare così turchese. I normanni si erano innamorati di un posto tanto bello, al centro del Mediterraneo, dal clima invidiabile. Un luogo strategico che doveva assolutamente essere preso. E così, i normanni conquistarono Balarm, cacciando via la popolazione araba. Dal 1071 dopo Cristo in poi, a Balarm e su tutta quell'isola al centro del Mediterraneo, comincerà un connubio unico nella storia, un connubio dove il mondo arabo si fonderà con quello dei normanni, dando vita ad un modello così unico che, circa un millennio dopo, verrà nominato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Palermo, palazzo dei Normanni I normanni, entrati a Balarm, sapranno infatti ben apprendere lo stile ed il gusto arabo, appli

Il medioevo di Novgorod nei suoi scavi archeologici

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Quando parliamo di medioevo, ci tornano subito in mente i luoghi della nostra Europa odierna: pensiamo ai cavalieri e ai re che hanno culminato nell'era di mezzo; ma se ci soffermiamo a pensare soltanto un attimo a come doveva essere il medioevo al di fuori dell'Europa occidentale, possiamo prendere, come caso di studio, una città nell' odierna Russia, di nome Novgorod. I suoi scavi archeologici hanno dato alla luce una serie di reperti che ben ci descrivono quel mondo passato. La città di Novgorod, in epoca medievale, fu la più importante repubblica del nord della Russia e della regione della Ruthenia. Il modello di governo, a quel tempo, era diverso dal resto dell'Europa occidentale: il principe esercitava il potere militare, e poteva esercitare il potere giudiziario soltanto se affiancato dal sindaco, eletto dal concilio dei nobili boiari , cioè dal parlamento composto da tutti i cittadini liberi (maschi e donne), ben diverso da ciò che succedeva nella nostra area ge

Le signorie cittadine

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In un articolo precedente abbiamo parlato dei comuni, di cos'erano e di come si sono formati. Abbiamo detto che la nascita del comune favorì la formazione delle corporazioni di artigiani e mercanti; abbiamo anche detto che, per far fronte all'amministrazione della cosa pubblica, il comune si dotò di una figura, il podestà. Dal ruolo professionale del podestà, col tempo, nascerà una nuova figura politica che determinerà, nel bene e nel male, le fortune dei comuni. Stiamo parlando della signoria. Bronzino - ritratto di Lorenzo de' Medici La carica di podestà, o di altre figure politiche di spicco, veniva infatti conferita a esponenti di importanti famiglie della città. Vi erano casi in cui i podestà assumevano poteri straordinari, o carica vitalizia; alla luce di ciò, la famiglia, in un certo senso, prendeva il controllo dei posti dirigenziali della macchina comunale. Ciò non avveniva soltanto per mero calcolo politico di chi mirava al potere, ma anche perché avere un