Great Battles of Historie Medievali: La Battaglia di Roncisvalle

La battaglia di Roncisvalle è passata alla storia grazie ad uno dei più celebri poemi scritto al tempo, parliamo della nota "chansons des gestes", oppure della famosa "Chanson de Roland" composte dai trovatori, che eternarono così sia il mito di un grande sovrano che richiamava ai valori della fede cristiana e alla sua difesa, sia il mito dell'eroe e impavido (il paladino Orlando) e del traditore pronto a vanificarne gli sforzi (Gano di Maganza).



La morte di Orlando - Manoscritto miniato 1455


Questa battaglia è datata 15 Agosto del 778 d.C. e non è considerata una vera e propria battaglia, ma fu identificata più come un imboscata, visto che l'attacco riguardò solo la retroguardia dell'esercito franco. Studi storici portano a credere che l’imperatore Carlo Magno si era proposto come difensore dei cristiani spagnoli che vivevano sotto il giogo politico degli emiri musulmani omayyadi di al-Andalus, i quali controllavano buona parte della penisola Iberica.
Tuttavia, è molto probabile che Carlo Magno rispose a qualche invito da parte di un esponente musulmano  al-Andalus, che probabilmente invitò il franco ad affacciarsi nella Penisola Iberica. Attraversati i Pirenei, i Franchi conquistarono Pamplona e Barcellona, e successivamente incominciarono ad assediare Saragozza. La faccenda però si venne a complicare nel momento in cui giunse la notizia di un’insurrezione dei Sassoni, popolazione da poco sottomessa; Carlo Magno fu costretto a mettersi in marcia per rientrare in patria, e lasciò Orlando e la guardia reale con il bottino di tutta la campagna militare, mentre lui si accingeva a valicare le gole pirenaiche nella zona di Roncisvalle dove vivenao le popolazioni basche.



L'inboscata di Roncisvalle


Le popolazioni basche della zona, prevalentemente pagane, erano intenzionate a mantenere buoni rapporti con i musulmani, così, non solo avevano precedentemente liberato un esponente musulmano "Ibn al-Aʿrabī" che era stato fatto prigioniero, ma, il 15 agosto, fecero atto di omaggio al re franco. Solo in una fase successiva aggredirono la retroguardia di Carlo Magno, depredandone gli averi e tutto il bottino cumulato durante la discesa lungo i Pirenei. In questa imboscata perirono il conte-palatino Anselmo, il siniscalco Eggihardo ed il conte palatino Orlando (Rolando), duca della Marca di Bretagna. Il fatto d'armi iniziò nel tardo pomeriggio di sabato 15 agosto 778 per arrestarsi al calar del sole, terminando l'indomani col totale annientamento della retroguardia dell'esercito franco e la razzia dell'intero bottino che i Franchi avevano conseguito a Barcellona e a Pamplona.
Circa il luogo esatto ove l'evento accadde, regna l'incertezza assoluta. Sicuramente non avvenne lungo l'attuale strada che valica il passo pirenaico, perché - al tempo in cui si svolse l'attacco – essa non era ancora stata realizzata. Le uniche strade possibili di collegamento tra il territorio franco e la Spagna erano le strade costruite secoli prima dai romani. Nell'area degli Alti Pirenei, dalle regioni della Navarra e dell'Aragona in direzione della Catalogna le strade romane – tuttora esistenti – erano diverse.
Le uniche strade possibili, costruite secoli prima dai romani, erano la via ab Asturica ad Burdigalam, che partiva da Castra Legiones (oggi Leòn) ed arrivava a Benearnum (Béarn), un’altra strada era la via Caesar Augusta che partiva da Saragozza ed arrivava nelle zone di confine tra Aragona e Navarra.

La morte di Orlando - Miniatura di epoca medievale

"Quel corno che Orlando suonò ben tre volte, riecheggiò il suo disperato aiuto in tutto il creato fin quando gli occhi si spensero lentamente assaporando l'ascesa al cielo unendosi col Dio padre".

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