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Visualizzazione dei post da giugno, 2023

Proposte di lettura: Roma altomedievale

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Ci è rimasto molto poco della Roma altomedievale: terremoti, saccheggi, guerre e la grande opera di ricostruzione dei papi, cominciata nel basso medioevo e che ha avuto come suo culmine il rinascimento ed il barocco, trasformando la città eterna in una delle più belle e cariche di tesori artistici del mondo, hanno ridotto le testimonianze della Roma antecedente l'anno 1000 scarse e frammentarie. Negli ultimi decenni il desiderio di capire come fosse quella Roma di cui si hanno poche tracce è aumentato sempre di più: quali paesaggi avremmo incontrato? Che costruzioni, che insediamenti avremmo trovato? Insomma, cos'era davvero la Roma altomedievale? Riccardo Santangeli Valenzani , ordinario di archeologia all'Università Roma Tre, raccoglie in un testo la sintesi delle scoperte archeologiche degli ultimi anni mostrando una città che, seppur destrutturata e per via delle vicende storiche che l'hanno fortemente ridimensionata, era pur sempre un centro di commerci influen

I tolomazi

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Non tutti sanno che gli antesignani delle odierne "guide turistiche" erano sostanzialmente già presenti nella Venezia nel Trecento. Si tratta dei cosiddetti Tolomazi , ovvero un gruppo di persone appositamente incaricate di affiancare i viaggiatori che giungevano in città e vi soggiornavano. I Tolomazi gestivano in toto la permanenza degli stranieri: trovare un alloggio, conoscere le zone di interesse, trovare una nave su cui imbarcarsi.   Venezia nel medioevo Ma perché si è sentita l'esigenza di creare le guide turistiche? La Serenissima era al centro di una fittissima rete di scambio con molti città e Paesi, incluso il Mediterraneo e l'Oriente. I viaggi avvenivano per lo più via nave, con tempi assai lunghi. I viaggi via terra non erano da meno. Potevano trascorrere mesi tra la partenza di una nave ed il suo ritorno. I viaggiatori arrivavano a Venezia per motivi commerciali, religiosi, oppure per scambi politici. Grande importanza avevano altresì i pellegrinaggi da

Historie medievali feudal Japan: L'invasione mongola del Giappone

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Nel XIII secolo l'Impero mongolo era in forte espansione, e Kublai Khan , figlio del più famoso condottiero Gengis Khan , voleva espanderlo ancora più a oriente. In cerca di oro, il condottiero mise gli occhi sull'arcipelago giapponese; così, dalla seconda metà del 1200, cominciarono i suoi tentativi di invadere il futuro Paese del Sol Levante. Ritratto di Kublai Khan Sotto pressione dei suoi consiglieri, Kublai Khan decise di invadere le isole a est dell' Impero Mongolo , fra cui il Giappone . L'arcipelago giapponese era uno degli obiettivi in quanto c'era la speranza di mettere le mani su ingenti quantitativi d'oro; così, nel 1266, il sovrano mandò un messaggero con una lettera di sottomissione, per convincere lo Shogun a sottomettersi. Nel corso degli anni furono inviate più richieste del genere, ma furono tutte respinte dai giapponesi; così Kublai Khan prese la decisione: nel 1274 pianificò di invadere la baia di Hakata , all'estremo sud dell'arcip

Historie Medievali: le ricette della tavola rotonda

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Benritrovati nella nostra cucina. Le succulente ricette che vi proponiamo oggi sono queste: STUFATO DI MAIALE (VI sec.)   Ingredienti: 500 gr. di maiale; porri; foglie di sedano; aceto; miele; pepe; sale.   Procedimento: Tagliare la carne a pezzi e cuocerla in un po’ d’acqua con un pizzico di sale. Tritare i porri e il sedano e pestare il pepe nel mortaio. Quando la carne è quasi del tutto cotta, aggiungere l’aceto, i porri e il sedano tritati e il miele, aggiungendo un pizzico di pepe. Servire il piatto caldo.        CASTAGNE E FUNGHI (XIV sec.) Ingredienti:  300 gr. di funghi freschi; 400 gr. di castagne fresche; spezie (noce moscata, chiodi di garofano, pepe nero); cipolla; olio di oliva; sale. Procedimento: Pulire e lessare i funghi per circa mezz’ora, a seconda della dimensione. Arrostire le castagne sul fuoco o sotto la cenere il tempo sufficiente per sbucciarle. Tagliare i funghi e tritare finemente mezza cipolla. Macinare nel mortaio le spezie e sbucciare le castagne. Riscald

L'Atlantide del nord

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Il mito di Atlantide affascina. Fa lavorare la fantasia, fa ipotizzare continenti scomparsi nel nulla e civiltà avanzatissime spazzate via dalle acque del mare. Ebbene, esiste una città che ha subito un destino simile a quello della città narrata nel mito di Platone : al largo delle coste della Germania , nel mare del Nord, un team di geofisici e archeologi, unendo le forze, ha scoperto qualcosa di straordinario. Scopriamolo insieme. Geofisici e archeologi al lavoro per investigare sul villaggio sommerso Rungholt era una cittadina della Frisia settentrionale affacciata sulle coste del mare del Nord; si stima avesse una chiesa intorno alla quale si sviluppavano circa 500 case per un totale di 3000 abitanti. Fra il 15 e il 16 gennaio del 1362 però avviene la catastrofe: una violentissima tempesta distrusse l'insediamento urbano, arrivando perfino a cambiare la linea di costa; da allora si persero totalmente le tracce della cittadina e, nonostante le ricerche, la sua posizione prec

Great battles of Historie Medievali: l'assedio di Tiro

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L'assedio di Tiro , avvenuto nel 1124, fu combattuto dalla Repubblica di Venezia , alleata del Regno di Gerusalemme e dal sultanato di Tiro, sostenuto dall'emirato di Damasco , dal Califfato di Baghdad e da quello d' Egitto .  Le forze cristiane si presentarono davanti alle fortificazioni della città nel maggio del 1124, trovando Tiro difesa da una possente cinta muraria e dotata di un porto ampio e sicuro, protetto da due cordoni sabbiosi. Mentre i franchi stringevano l'assedio da terra con la costruzione di un'alta torre d'assedio e di altre macchine, i Veneziani provvidero a bloccare ed occupare il porto con la loro flotta.    Lo stemma araldico di Domenico Michiel, Doge di Venezia   All'arrivo dei rinforzi inviati dal Conte di Tripoli , i vicini saraceni di Ascalona tentarono di alleggerire la pressione su Tiro con un attacco diretto su Gerusalemme , ma vennero respinti. Poco dopo giunse la notizia dell'arrivo di un potente esercito inviato da Damas

Proposte di lettura: Federico II a Napoli

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  In passato abbiamo raccontato di uno dei sovrani più illuminati del Medioevo: Federico II di Svevia ( Link al nostro articolo). Antonio Parlato , che è stato avvocato e politico italiano, ha dedicato a questo importantissimo sovrano un trattato su cosa ha lasciato nella città di Napoli come eredità. L'autore ripercorre i luoghi dell'età federiciana dall'Università, a cui abbiamo dedicato un articolo , al porto; dagli arsenali a Castel Normandia a Castel Capuano; dalla Giudecca ai fondaci dei Pisani e dei Genovesi. Inoltre nel libro è analizzata l'economia e la cultura nell'età sveva di Napoli , con l'obiettivo di riscoprire, in un affascinante percorso, il gran numero di segni, che sono più numerosi di quello che all'apparenza può sembrare, dell'identità di quel periodo storico. Straordinariamente attuale anche l'illustrazione del rapporto tra l'impero e le autonomie locali, che dal Duecento fino ai nostri giorni fa emergere come sia evoluta

Historie Medievali the life of: Avicenna

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Il 22 agosto 980 nasce Avicenna , medico, filosofo, matematico, logico e fisico persiano. Da molti è considerato il padre della medicina moderna. Avicenna Ibn Sinā , alias Abū ʿAlī al-Ḥusayn ibn ʿAbd Allāh ibn Sīnā o Pur-Sina , più noto in occidente come Avicenna , nacque ad Afshana , vicino a Bukhara (attuale Uzbekistan). Il padre era un esattore delle tasse e la famiglia si trasferì poco dopo la nascita del fratello minore a Bukhara , allora una delle città principali del mondo musulmano e famosa per la sua antica cultura, ben precedente alla conquista arabo-islamica dell’Asia centrale. Avicenna fu presto affidato alla cura di un insegnante privato e la sua precocità destò la meraviglia di tutto il vicinato; mostrò un’eccezionale condotta intellettuale, fu un bambino prodigio che imparò a memoria il Corano all’età di 10 anni e aveva anche una grande abilità nella poesia araba. Da un erbivendolo imparò l’aritmetica e cominciò a memorizzare molte cose grazie a un erudito errante che

Le vette dell'arte medievale: la basilica di Saccargia

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Se quest'estate vi capita di andare in Sardegna e di trovarvi dalle parti di Sassari , c'è un posto che non potete assolutamente perdere se siete amanti dell'arte medievale: imboccata la E25 a sud della città, uscite allo svincolo della basilica di Saccargia , uno dei primi, e seguite le indicazioni per questo posto; vi troverete davanti un autentico gioiellino che vale la pena visitare. L'esterno della basilica di Saccargia Immersa in una campagna estremamente suggestiva, questa costruzione a fasce di pietre bianche e nere è una testimonianza iconica della Sardegna medievale. Voluta dal Giudice Costantino I di Torres nel 1116 per un voto alla Madonna e affidata ai monaci Camaldolesi, venne realizzata da maestranze di scuola pisana. All'epoca, dalle parti della Toscana , si usava l'alternanza in fasce di pietre chiare e scure. Del XII secolo sono l'ampliamento ed il campanile, iconico nel paesaggio circostante. Il portico sulla facciata, attribuito ad arc