Proposte di lettura: Federico II a Napoli


 

In passato abbiamo raccontato di uno dei sovrani più illuminati del Medioevo: Federico II di Svevia (Link al nostro articolo). Antonio Parlato, che è stato avvocato e politico italiano, ha dedicato a questo importantissimo sovrano un trattato su cosa ha lasciato nella città di Napoli come eredità. L'autore ripercorre i luoghi dell'età federiciana dall'Università, a cui abbiamo dedicato un articolo, al porto; dagli arsenali a Castel Normandia a Castel Capuano; dalla Giudecca ai fondaci dei Pisani e dei Genovesi. Inoltre nel libro è analizzata l'economia e la cultura nell'età sveva di Napoli, con l'obiettivo di riscoprire, in un affascinante percorso, il gran numero di segni, che sono più numerosi di quello che all'apparenza può sembrare, dell'identità di quel periodo storico. Straordinariamente attuale anche l'illustrazione del rapporto tra l'impero e le autonomie locali, che dal Duecento fino ai nostri giorni fa emergere come sia evoluta la questione delle autonomie locali nell'ambito dello Stato italiano. Il libro però non si ferma qui: fondamentale è infatti la relazione conflittuale col papato, in particolare con Papa Innocenzo IV, la cui tomba è proprio nel duomo di Napoli, quindi nella città che è stata federiciana e avamposto del suo movimento culturale grazie alla fondazione dell'università.

Si tratta di un libro estremamente interessante da leggere per ritrovare le tracce di quel centro culturale che fu la città partenopea all'inizio del XIII secolo.

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