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Visualizzazione dei post da febbraio, 2023

Il primo giubileo

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Nel 1300 Papa Bonifacio VIII , lo stesso dello schiaffo di Anagni per intenderci, di cui vi rimandiamo a questo nostro articolo , indisse il primo giubileo della storia. Nella sua mente è l'anno in cui tutti i peccati vengono rimessi ai peccatori, e l'idea ebbe tanto successo che ancora oggi, a distanza di 723 anni, viene ancora celebrato dalla Chiesa Cattolica Romana. Vediamo insieme come nacque questa ricorrenza. Papa Bonifacio VIII Il concetto di Giubileo nasce dalla tradizione ebraica: infatti, ogni 50 anni gli ebrei fissavano un anno di riposo della terra, di restituzione delle terre confiscate e di liberazione degli schiavi. Il termine stesso Giubileo deriva dall'ebraico " Jobel ", che significa " Corno d'ariete ", che veniva suonato per indicare l'inizio dell'anno sacro. Ora siamo alla fine del 1299: il passaggio da un secolo a quello successivo era molto sentito fra i fedeli di allora; ragion per cui in molti si erano recati in pel

Great battles of Historie Medievali: la battaglia di Mansura

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La battaglia di Mansura si svolse presso l'omonima città in Egitto, durante la settima crociata, l'8 febbraio del 1250 e vide contrapposti i crociati, guidati dal re di Francia Luigi IX alle truppe del comandante mamelucco Baybars e dell'emiro ayyubide Fakhr al-Dīn ibn al-Shaykh . A metà del 1249 la flotta crociata sbarcò dunque a Damietta , sul delta del Nilo . Nei pressi si ergeva la città di Mansura , allora capitanata da un promettente ufficiale mamelucco, Baybars . Superate le deboli difese di Damietta , i Crociati si bloccarono davanti a Mansura , rifiutando sdegnosamente un'accomodante proposta del sultano ayyubide di scambiare l'importante porto di Damietta con Gerusalemme (che per i musulmani, all'epoca, non aveva particolare importanza e che, comunque, gli Ayyubidi pensavano, o speravano, di poter riconquistare in un futuro non troppo lontano).    Miniatura rappresentante la battaglia di Mansura nel ms. Vie et miracles de saint Louis L'ambiz

Historie medievali Feudal Japan: il quartiere Gion

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Come sarebbe apparso il Giappone nel medioevo? Per scoprirlo basta andare nella città di Kyoto , la meglio conservata del Giappone feudale e col maggior numero di monumenti. Nella città nipponica c'è un quartiere, non lontano dal tempio di Kiyomizu-dera , di cui abbiamo parlato in questo articolo , e che si chiama Gion . Un vicolo tipico del quartiere di Gion Il quartiere si è sviluppato nel Medioevo per ospitare i pellegrini diretti a visitare il santuario di Yasaka , un santuario scintoista costruito nel 656 dopo Cristo. In seguito divenne sede dei più esclusivi e famosi quartieri di gheishe del Giappone , chiamati hanamachi , Le gheishe sono delle tradizionali artiste e intrattenitrici giapponesi, le cui abilità includono varie arti, quali la musica, il canto e la danza. Il santuario Yasaka, intorno a cui è cresciuto il quartiere di Gion A Gion abbiamo due hanamachi molto importanti: Gion Kobu (祇園甲部) e Gion Higashi (祇園東). Nonostante il considerevole declino del numero di ge

La dura vita delle scimmie nel medioevo

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A giudicare da molti codici miniati, le cui illustrazioni sono popolate da scimmie e scimmiette intente in ogni genere di attività, si potrebbe pensare che l’Europa medievale fosse invasa dai primati. E in parte è proprio così.  L’immagine della scimmia nell’arte medievale è così frequente, non solo perché esprimeva precise valenze simboliche, ma anche perché era un animale molto diffuso nelle corti, nei palazzi e talvolta anche nei chiostri delle chiese. Ne parla anche lo storico Thierry Buquet che spiega come l’iconografia della scimmia in catene che ritroviamo nelle miniature e nei dipinti dell’epoca, riflettesse la condizione di questi animali in cattività.    Miniatura tratta dal codice Royal, British Library La pratica di tenere le scimmie in casa come animali domestici è conosciuta fin dall'antichità e, nel corso del Medioevo, è documentata a partire dall’XI secolo. La prima testimonianza si trova in Pier Damiani , stando al quale il conte Guglielmo , in Liguria, possedeva

Le vette dell'arte medievale: la Chiesa di Santa Maria foris portas

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A Castelprio , in provincia di Varese , esiste un gioiello a molti sconosciuto ma che rappresenta un capolavoro dell'arte altomedievale, tanto è vero che è inserita fra i patrimoni dell'Umanità dell'UNESCO (itinerario dei "Longobardi in Italia, i luoghi del potere"). Stiamo parlando di una piccola chiesa, posta sulla cima di un'altura all'interno di un parco archeologico: la chiesa di Santa Maria foris portas . La chiesa di Santa Maria foris portas vicino Castelprio Perché una chiesa all'apparenza così anonima è stata inserita fra i patrimoni dell'umanità dell'UNESCO? Per capirne la ragione bisogna varcarne la soglia e guardare verso l'abside: infatti lì è conservato, in modo incredibilmente perfetto, un ciclo di affreschi altomedievale che rappresenta la più importante testimonianza di pittura muraria prima dell'anno mille.  In passato ritenuta risalente al VII - VIII secolo, si è capito che in realtà la costruzione si attesta intorno

Proposte di lettura: Gli Aragonesi di Napoli. Una grande dinastia del Sud nell'Italia delle Signorie

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Con questo libro Giuseppe Caridi , professore ordinario  di storia moderna all'Università di Messina , ci porta a conoscere le vicende napoletane della dinastia aragonese. Alfonso V Re d'Aragona , detto il Magnanimo , diede origine nel 1442, nel Regno di Napoli alla nuova dinastia aragonese, che sarebbe rimasta su quel trono sino alla fine del Quattrocento. Per un lungo periodo, con lo stesso fondatore e con il suo secondo esponente Ferdinando I , comunemente chiamato Ferrante - per i suoi natali illegittimi, subentrato al padre solo in quel Regno e divenuto quindi un sovrano nazionale - gli Aragonesi ricoprirono una posizione preminente nell'ambito dei Potentati italiani. Con la scomparsa di Ferrante  alla fine del medioevo e all'inizio dell'epoca moderna, nel 1494, si entrò in una fase di declino, caratterizzata sul fronte interno dall'avvicendamento di tre sovrani in un biennio, e a livello internazionale dall'intenzione di Francia e Spagna di conquis

Historie Medievali the life of: Jacopone da Todi

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Jacopo De Benedictis , detto Iacopone da Todi , è stato un religioso e poeta italiano, venerato come beato dalla Chiesa cattolica. I critici lo considerano uno dei più importanti poeti italiani del Medioevo, certamente fra i più celebri autori di laudi religiose della letteratura italiana. Jacopone da todi, affresco di Paol Uccello, Duomo di prato Nato nel 1233 da Iacobello, della nobile famiglia tuderte dei Benedetti , Iacopone studiò legge probabilmente all'università di Bologna e intraprese la professione di notaio e procuratore legale, conducendo una vita spensierata. Nel 1267 sposò Vanna , figlia di Bernardino di Guidone conte di Coldimezzo. La moglie morì l'anno seguente durante una festa, per il crollo del pavimento della stanza da ballo; dopo che sul corpo della moglie fu trovato un cilicio, Iacopone abbandonò la vita mondana e, distribuiti ai poveri i propri averi, peregrinò per dieci anni, vivendo di elemosina e subendo continue umiliazioni. Nel 1278 entrò come fr