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Visualizzazione dei post da settembre, 2019

Il Ragazzo che morì sulla ruota

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Gli archeologi, a volte, si trovano a che fare con delle vere e proprie scene del crimine! Ad esempio, durante lo scavo per la metropolitana di Napoli , in via Medina, emerse lo scheletro di una persona uccisa in quella che sembrerebbe essere una rapina. Un altro cantiere della metropolitana, in una differente città italiana, Milano , ci svela un'altra storia interessante: lo scheletro di un ragazzo morto per via della tortura della ruota. Un'immagine del supplizio della ruota La ruota era una forma di tortura e di pena capitale molto in voga nel continente europeo medievale. Il condannato era legato per i polsi e le caviglie ad una grande ruota e, con una mazza, gli venivano rotte le ossa di braccia e gambe. Talvolta, al condannato poteva venire dato il colpo di grazia sullo sterno oppure veniva lasciato vivo per ore, esposto al pubblico, prima di essere ucciso. Girando la ruota, si potevano indurre disturbi come nausea e vomito, o addirittura problemi circolatori; a vo

Il Maestro Muratore nel Medioevo

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Dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente nel V secolo d.C., la tecnologia edilizia declinò e iniziò a rinascere solamente nel IX secolo. L'età d'oro dei maestri muratori andò dal XII al XVI secolo. La maggior parte dei muratori apprendeva il mestiere lavorando, anche se, a partire dal XIII secolo, cominciarono a prendere con sé degli apprendisti, e l'addestramento divenne più formale. I rudimenti del taglio delle pietre venivano appresi nelle cave, mentre le tecniche più raffinate venivano insegnate sul posto. Cantiere medievale. Bibbia Maciejowski Quando un muratore aveva imparato a tagliare una vasta gamma di forme complesse di pietra e aveva acquisito qualche capacità progettuale, diventava un operaio qualificato, ed esercitava le sue doti presso diversi siti per numerosi anni, prima di acquisire sufficiente esperienza per diventare un maestro muratore, il quale era la figura chiave di progetti edilizi. Il finanziatore e gli amministratori facevano p

Proposte di lettura: Il rinoceronte d'oro

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Nel corso delle nostre trattazioni, ci siamo sempre concentrati sull'era medievale della civiltà occidentale e, in modo più marginale, di quella asiatica. Ma anche l' Africa ha avuto un suo medioevo, e  François-Xavier Fauvelle , storico ed archeologo francese, specializzatosi nella storia dell' Africa meridionale , l'ha magistralmente ritratto nel suo libro. L'assenza di testimonianze scritte non ha aiutato ad arrivare ad una minuziosa ricostruzione della storia africana: François-Xavier Fauvelle , utilizzando le varie tradizioni orali delle tribù indigene, ricostruisce, in modo rigoroso e appassionante, la ricchezza della costellazione di civiltà scomparse nel continente nero. Così, in trentaquattro brevi saggi, l'autore offre al lettore un panorama, quanto più esauriente possibile, dell' Africa subsahariana , dall' VIII al XV secolo. Per farlo, usa anche le testimonianze di vari viaggiatori, come quelli cinesi del periodo Tan g o le testimonia

Historie medievali: le ricette della tavola rotonda

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Le ricette che oggi vi proponiamo, sono le seguenti: CINGHIALE ALLA MENTA Ingredienti: 1 kg di cinghiale (preferibilmente spalla o schiena); 2 cipolle bianche; Chiodi di garofano q.b.; 1 l. di vino rosso; strutto q.b.; foglie di menta q.b.; Procedimento Lavare e tagliare a pezzettoni la carne di cinghiale, successivamente scottarla in abbondante acqua, con il vino, i chiodi di garofano e qualche rametto di menta. Nel frattempo lessare delle cipolle e tagliare anch'esse a pezzettini. Quando la carne sarà cotta, farla saltare in padella con le  due cipolla precedentemente sminuzzate, dello strutto e foglie di menta. Servire ben caldo. PANCOTTO Ingredienti (per 4 persone): 1 kg. di cicoria selvatica; Foglie di 2 gambi di sedano; 200 gr. di finocchietti selvatici; 2 spicchi d'aglio; 300 gr. di pane raffermo; olio d'oliva di frantoio; sale q.b.; Procedimento Pulire e lavare le verdure. Mettere 3 litri d'acqua in una pentola,

Le Comunicazioni ai tempi del Medioevo

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Le comunicazioni nel periodo medievale, paragonate alle odierne, erano lente e incerte: le strade ricevevano scarsa manutenzione, i trasporti marittimi erano alla mercé del maltempo, e tutti i viaggi erano scomodi e potenzialmente pericolosi. Verso la fine del Medioevo, col miglioramento dei trasporti e l'espansione dei commerci, si cominciò a viaggiare con maggiore fiducia, e le comunicazioni divennero più rapide e regolari. Missiva in un codice miniato La gente al tempo viaggiava per diverse ragioni: i pellegrini si recavano regolarmente verso centri religiosi, come Roma  o il santuario di Santiago De Compostela in Spagna , mentre cavalieri, signori, crociati, percorrevano lunghe distanze per ritagliarsi possedimenti in nuove terre, confrontarsi con i Mori in Spagna , o prendere parte alle battaglie in Terrasanta . I sovrani e le loro corti si spostavano per affermare la loro autorità in tutto il loro regno. I mercanti portavano le merci alle fiere. I contadini, cacciati

Il mito delle Valchirie

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La mitologia norrena è affascinante e piena di elementi coinvolgenti. Quello vichingo, per questa ragione, resta uno dei popoli medievali più interessanti da conoscere e studiare. Odino , il dio principale della mitologia norrena, aveva al suo servizio una schiera di ardimentose guerriere, denominate Valchirie . Una Valchiria raffigurata in un dipinto ottocentesco Le valchirie sono attestate nell' Edda poetica , una raccolta di poemi composti nel XIII secolo, derivanti da fonti tradizionali anteriori. Appaiono anche nei componimenti degli scaldi (poeti attivi presso le corti vichinghe), in una formula magica del XIV secolo e in varie iscrizioni runiche. Dalla lettura dei suddetti documenti, gli storici e gli studiosi della mitologia norrena hanno compreso che sono donne guerriere, al servizio di Odino,  che decidono quali guerrieri, nel corso di una battaglia, possono sopravvivere o morire. Dopo aver scelto i caduti in battaglia, le valchirie portano una parte dei loro pre

Proposte di lettura: Corpi medievali

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Che rapporto ebbero gli uomini e le donne medievali con il proprio corpo? Come un flusso di persone che si riunisce in un corteo, questo saggio sorprendente chiama a raccolta medicina, arte, poesia, musica, politica, filosofia e storia culturale e sociale, per rivelare l'effettiva condizione di chi nel Medioevo visse e morì. Le vite degli uomini e delle donne medievali erano per molti versi simili alle nostre, ma allo stesso tempo erano colme di esperienze miracolose e metaforiche radicalmente diverse. Si viveva in un'epoca in cui le ferite mortali potevano essere guarite durante la notte per opera di un intervento divino, oppure il cuore di un re, estratto dal cadavere, veniva utilizzato come efficace emblema del potere politico. Grondante sangue e oro, porta d'accesso ai piaceri terreni e punto di contatto con il divino, fatto a pezzi ma potente persino oltre la morte: nel mondo medievale non esisteva terreno più straordinariamente simbolico di quello del corpo

La morte di Federico Barbarossa nel fiume Goksu

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Era il giugno del 1190 quando l'imperatore Federico Barbarossa guidava, lungo le strade verso Gerusalemme ,   un esercito di circa 12000 uomini e 3000 cavalieri; insieme a lui marciava suo figlio secondogenito Federico  duca di Svevia , accompagnato da numerosi vassalli. L'imperatore Barbarossa , valutando l'imponenza del suo esercito, aveva deciso di raggiungere la Terrasanta lungo le strade che attraversavano i territori dell' Ungheria , i Balcani e le regioni dell' Asia Minore , ripercorrendo i vecchi tragitti della prima e seconda Crociata. Federico il Barbarossa  A differenza di altri vassalli che preferivano raggiungere la Terrasanta via mare, soprattutto perchè dotati di eserciti più piccoli, la spedizione fu voluta dallo stesso imperatore, poiché gli eventi che si susseguirono lungo le aree di conquista crociate in Terrasanta cambiarono drasticamente. Dopo la disfatta della battaglia di Hattin ( Battaglia di Hattin ), nel 1187, Il regno di Gerusa

Il Culto e il Commercio delle Reliquie

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Uno degli elementi caratteristici del Cristianesimo , sin dalle sue origini, è stato il culto delle reliquie: ossa, capelli, tessuti organici e oggetti, associati a santi e a martiri e ai loro sacrifici. Venivano conservate all'interno di contenitori speciali, i cosiddetti "reliquiari", custoditi nelle chiese affinché i fedeli le venerassero nel giorno dedicato al santo. Il culto delle reliquie divenne particolarmente popolare nel Medioevo, tanto che, nel IX secolo, il diacono Deusdona creò un'associazione dedita alla loro vendita e ne avviò il commercio fuori dall' Italia . L'inevitabile crescita del mercato iniziò a frenare nel momento in cui scarseggiò la materia prima: è per questo che, se all'inizio l'interesse riguardava soltanto gli oggetti legati a Cristo , agli apostoli e ai martiri, presto si estese anche ai resti di altri santi, vescovi, abati e persino re aristocratici degni di aver condotto un'esistenza pia. La Lancia sacra, com

Historie Medievali Feudal Japan: Hideyoshi il costruttore di castelli

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Nella seconda metà del 1500, la carriera di Hideyoshi si fece senza dubbio interessante una volta assicurato il dominio di Nobunaga , quando egli ebbe finalmente la possibilità di guardarsi intorno. Uno dei suoi primi passi fu quello di far erigere un enorme castello ad Osaka , dove un tempo sorgeva di Ishiyama Hongan-ji . Hideyoshi è tutt'oggi  famoso come grande costruttore di castelli e questa enorme fortezza bianca sul pendio della montagna, è quasi da considerarsi il simbolo del periodo Momoyama (1573-1603). Il castello di Osaka Egli però, come già Nobunaga prima di lui, fu anche un grande distruttore di castelli e un grande samurai. Il suo scopo era quello di ridurre il numero di fortezze esistenti in tutto il paese, lasciando solo i castelli delle province dei grandi daimyo  (carica feudale più alta) che aveva sottomesso e che gli avevano giurato fedeltà, limitando il rischio di rivolte contro gli stessi daimyo o contro se stesso. I castelli che erano stati costru