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Visualizzazione dei post da maggio, 2018

al-Taṣrīf, un capolavoro sulla chirurgia

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Al-Taṣrīf li-man ʿagiza ʿan al-taʾlīf . Quanto scritto sopra, è il titolo arabo di un importantissimo trattato medievale. Letteralmente significa: " La condotta per colui che non sa comporre ". L'opera venne scritta da al-Zahrawi, medico e chirurgo arabo, alla fine dell'anno 1000, e venne consultata e citata da tutti i chirurghi medievali dell'epoca, come Ruggero di Salerno, Guglielmo da Saliceto, Henri de Mondeville, Guy de Chauliac. L'opera, comunque, ebbe vastissimo successo soltanto dopo la fine del Medioevo e la diffusione della stampa, a partire dal 1497. Strumenti chirurgici descritti in una pagina del libro Questa è un'enciclopedia di 1500 pagine divisa in trenta libri, dei quali il più famoso, e quello maggiormente diffuso nel Medioevo, è l'ultimo, consacrato interamente alla chirurgia. In questa fondamentale opera l'autore, oltre a tracciare il bilancio completo delle conoscenze chirurgiche della sua epoca, vagliate con forte

Historie medievali: le ricette della tavola rotonda

Le ricette che vi proponiamo oggi, sono le seguenti: FRITTATA ALLE NOCI E PINOLI Ingredienti (per 4 persone): 4 Uova; 200 gr. Mix di noci e pinoli sgusciati e tritati finemente;  4 Decilitri di panna;  2 Cucchiai di vino bianco secco e fermo;  pepe bianco;  20 gr. Miele liquido (ottimo anche il millefiori: attenzione a NON usare mieli provenienti da piante non compatibili con l'epoca in oggetto);  Sale q.b.; Olio d'oliva q.b. (2 cucchiai); Procedimento Mescolate con cura uova, noci, pinoli, panna, olio. Quando è tutto ben amalgamato, aggiungete il vino bianco ed un pizzico di sale. Fate cuocere in una padella senza aggiungere altri grassi. Appena cotta, versatela su di un piatto, copritela col miele e spargete un poco di pepe. Servite immediatamente. ROMANIA DI POLLO Ingredienti (per 4 persone): Un pollo di media grandezza; 3 Melagrane grosse e mature;  1 Cipolla bianca grossa;  2 Cucchiai di lardo macinato;  3 Cucchiai di amido di fru

L'Origine dei Vichinghi, parte 1

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Quando parliamo di Vichinghi , subito viene in mente il guerriero violento, sanguinario e mastodontico che conosciamo nei film, ma oggi vogliamo spiegare in modo esaustivo l'origine di questo popolo che ha cambiato la storia dell'Europa Altomedievale. L'origine del termine " Vichingo " è ancora controversa; infatti alcuni studiosi sostengono che vichingo significhi "abitante delle piccole baie", in quanto in antico normanno  Vik significa appunto "piccola baia, cala". Altri hanno invece fatto derivare il termine dal nome della regione del fiordo di Oslo, chiamata Viken. Ma i vichinghi non furono mai chiamati con questo nome dalle popolazioni che subirono i loro attacchi. In generale gli abitanti dell'Europa Occidentale li chiamarono Northmen , ossia "uomini del Nord". Gli storici franchi li chiamarono Normans  ("Normanni") e Danois  ("Danesi"). Gli Anglosassoni li definirono Danes , gli Irlandesi Lochlannach

Un giro per la Bretagna

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Scorcio del centro storico di Quimper La Bretagna è una terra dall'atmosfera medievale magica: fu uno degli ultimi territori ad unirsi alla Francia, se si esclude la Corsica. In questo articolo vi proponiamo alcuni dei posti da visitare in cui tale atmosfera è rimasta intatta, esattamente come quella di secoli addietro. Il primo suggerimento che sentiamo di darvi, è perdervi fra le stradine medievali di Quimper, all'estremo ovest della Bretagna.  Gioiello dell'arte gotica, presente in questo paese, è la cattedrale di Saint Corentin: slanciata verso il cielo, domina il paesaggio della cittadina. Facciata di Saint Corentin Nella Bretagna del nord invece, sorge la cittadina di Dinan, col bellissimo castello e le strette case dall'architettura a graticcio. Castello di Dinan e ponte levatoio Molto interessante è anche la basilica di San Salvatore, dallo stile piuttosto differente rispetto al classico gotico francese. Basilica di San Salvatore a Dinan

Great battles of Historie medievali: la battaglia di Cravant

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La battaglia di Cravant fu combattuta il 31 luglio 1423, nel corso della Guerra dei cent'anni, tra inglesi e francesi, e si risolse in una vittoria dei primi insieme all'alleato borgognone. Dopo il trattato di Troyes del 1420, al re d'Inghilterra fu concesso di occupare tutto il nord della Francia, nei territori posti a nord della Loira. Nel 1422, con la morte improvvisa di Enrico V e la successione al trono di un re bambino, Enrico VI, le ostilità ricominciarono. La battaglia di Cravant, da Martial d'Auvergne, miniatura dalle Vigiles de Charles VII (XV secolo) All'inizio dell'estate del 1423, gli alleati anglo-borgognoni si unirono ad Auxerre per far fronte all'esercito del Delfino Carlo, che stava marciando in Borgogna, diretto a Bourges. La suddetta armata era composta da un grosso numero di soldati scozzesi, guidati da John Stewart ,  conte di Buchan. I due schieramenti nemici si incontrarono al villaggio di Cravant, e guadarono le rive del fiume

Proposte di lettura: Gusti del Medioevo. I prodotti, la cucina, la tavola.

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Vi siete mai chiesti com'era mangiare e stare a tavola durante il medioevo? Oggi siamo seduti a tavola e il cibo viene servito in una successione uguale per tutti, ma è stato sempre così? Non nel Medioevo! La tavola medievale segue un altro modello, molto simile a quello odierno che si può trovare in Giappone o in Cina: i cibi vengono serviti simultaneamente e spetta a ciascun convitato sceglierli e ordinarli secondo il suo gusto. La cucina contemporanea tende a rispettare i sapori naturali e a riservare a ciascuno di essi uno spazio distinto, nei singoli piatti e come nell'ordine del menù. Il libro presentato Massimo Montanari ci spiega che queste regole non sono un archetipo universale, anzi! L'autore ci illustra in modo dettagliato come la cucina medievale preferiva mescolare i sapori e ad esaltare l'idea dell'artificio, che modificava la natura. Sia la preparazione delle singole vivande, sia la loro dislocazione all'interno del pasto, rispondevano ad

La pena di morte

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Fin dai tempi più antichi, privare della vita chi si macchiava di atti efferati è stata una reazione di tutte le comunità umane. Anche se oggi, molti stati hanno abolito la pena di morte come punizione, nel passato, ed anche nel Medioevo, tale pratica era ampiamente usata. Vediamo insieme come era vista la pena di morte, chi poteva comminarla, e quali erano le tecniche più usate per togliere la vita al condannato. Incisione raffigurante un rogo Come era vista la pena di morte Eliminare fisicamente personaggi ritenuti socialmente pericolosi era il metodo più efficace e sbrigativo di risolvere un problema, quindi la pena di morte era largamente accettata come pratica. Ma in un mondo pervaso dalla presenza costante della religione, ed in particolar modo del Cristianesimo, era necessario giustificare l'infrazione del V comandamento (non uccidere). Già dal 313 d.C., con l'editto di Milano, la Chiesa aveva la possibilità di comminare la pena di morte, specie per proteggere i

Historie medievali: le ricette della tavola rotonda

Le ricette che vi proponiamo oggi, sono le seguenti: CAPRA SOTTO SALE LESSATA Ingredienti Capra con osso sotto sale kg. 1; Cipolle gr. 300; Lardo salato gr. 30; Rosmarino gr. 5; Spezie miste gr. 2-3; Ginepro gr. 2; Timo gr. 2; Alloro gr. 1 Procedimento: Lasciare i pezzi di capra salata in acqua per 12-24 ore. Pelare le cipolle. In una casseruola sistemare tutti gli ingredienti, coprire con abbondante acqua e portare ad ebollizione. A cottura ultimata scolare e servire con le cipolle o altre verdure lessate a parte (non patate). N.B.: Il fondo di cottura veniva utilizzato per la preparazione di minestre di verdure o zuppe. ZUPPA DI FAGIOLI DELL'OCCHIO E FARRO DICOCCO Ingredienti 300 gr. di fagioli dell'occhio essiccati; 250 gr. di farro dicocco perlato; 30 gr. di lardo; 1 cipolla bionda; 1 spicchio d’aglio; Acqua bollente o brodo vegetale q.b.; Erbe aromatiche: salvia, rosmarino; Spezie: 1 chiodo di garofano, 1 pizzico di cannella; Olio e

Il Regno dei Franchi (II parte)

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Oggi riprendiamo la spiegazione dell'articolo precedente:  Il Regno dei Franchi (I parte) . Quando morì Clodoveo (511) il suo regno venne diviso fra i quattro figli ( Teodorico,Clodomiro, Childeberto e Clotario ). Questo regime successorio, era basato sulle spartizioni territoriali e, spesso complicato da guerre fratricide, rappresentò una delle maggiori cause di debolezza del regno franco. Nonostante questi problemi interni, la dinastia merovingia riuscì progressivamente a ingrandirsi e a rafforzarsi,tanto che a metà del VI secolo il regno dei Franchi comprendeva tutta la Gallia e buona parte della Germania. Le spartizioni territoriali e le relative lotte di successione che investirono la dinastia merovingia, modificarono progressivamente l'assetto territoriale della Gallia che, intorno alla metà del VI secolo, poteva essere suddivisa in quattro regioni principali. A nord-est si formò l'Austrasia, la più germanizzata delle regioni; a nord-ovest si sviluppò la regione de