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Visualizzazione dei post da aprile, 2016

L'organizzazione del cantiere nel Medioevo

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Muratori al lavoro, 1210-15, part. vetrata del coro, Saint-Etienne, Bourges (Francia) In tutta Europa, tra l'XI ed il XIV secolo, vengono edificate le imponenti cattedrali gotiche e romaniche che riqualificano i centri urbani e che vedono il coinvolgimento di tutta la comunità. Secondo fonti scritte dell'epoca infatti, capita di sovente che la popolazione prenda parte spontaneamente ai lavori di costruzione. I lavori richiedono tempi molto lunghi, talvolta anche secoli, e rappresentano una grossa opportunità economica per la città. Difatti, garantiscono la possibilità di lavorare a gran parte della popolazione e, oltre alle fasi strettamente connesse all'edificazione, sono anche la causa del sorgere di attività correlate a quella che si definisce "la fabbrica del duomo". Tutta la zona intorno alla nascente cattedrale -la piazza ma anche gli spazi adiacenti- viene trasformato in un enorme cantiere in cui operano le diverse squadre di artefici. Vengono anche

Historie Medievali The life of: Alfonso III di Aragona

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Primogenito, Alfonso III d'Aragona, conosciuto anche come il Liberale "el Liberal", ma anche il Franco "el Franc", nacque a Valencia il 4 Novembre del 1265 dal padre Pietro III il Grande re d'Aragona e da Costanza di Sicilia futura principessa d'Aragona. Negli anni a seguire fu Alfonso I di Valencia, Conte Alfonso II di Barcellona e delle altre contee catalane tra il 1285 e il 1291, pertanto solo nel 1286 fu anche re Alfonso I di Maiorca. Alfonso III il Liberale o il Franco; ( Monastero di Santa Maria di Poblet , 1400 ) Si conosce pochissimo dell'infanzia di Alfonso III, quello che conosciamo bene sono stati gli anni della sua maturità quando Alfonso, il 15 agosto   1290, sposò per procura,   Eleonora d'Inghilterra, figlia del re d'Inghilterra   Edoardo I   e di   Eleonora di Castiglia, dopo circa quattro anni di fidanzamento (il contratto era stato stipulato, nel   1286). Il matrimonio non fu mai consumato, in quanto Edoardo I r

La peste nera, parte seconda

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Dall'Asia centrale, all'inizio del 1300, il batterio della peste arriva in Europa. Si ritiene che esso si sia diffuso dopo una moria di roditori dovuta all'irrigidimento delle condizioni climatiche. Le pulci, che sono il veicolo preferito del batterio, contagiarono l'uomo e raggiunsero l'Europa attraverso la via della Seta. Dalla Crimea, all'epoca possedimento genovese, il batterio giunse a Genova. L'arrivo della peste in Crimea è piuttosto interessante: una delle città di quella regione, Caffa, venne assediata dal Khanato dell'orda d'oro. Gli assedianti lanciavano verso la città i cadaveri appestati, ed in questo modo gli abitanti ne furono infetti. Le galee genovesi, come detto nella prima parte, portarono la peste a Costantinopoli ed in diversi punti in Italia. Da Genova il contagio prima arrivò a Marsiglia, poi risalì il Rodano, sempre seguendo le rotte commerciali fra le varie città europee. Ad Avignone, nei primi tre giorni dallo scoppio del

La Falconeria nel Medioevo.

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  La falconeria è l'arte di addomesticare uccelli rapaci e di addestrarli a cacciare a vantaggio dell'uomo; nel Medioevo venivano utilizzate diverse specie di uccelli rapaci di cui i principali:  il Falco pellegrino , l' Astore e lo Sparviero . La caccia con gli uccelli era già conosciuta nell'Occidente a partire dalla fine del IV secolo d.C, importata dall'Oriente dai Germani; ma il suo massimo sviluppo si colloca tra l' XI e il XV secolo; questo possiamo testimoniarlo grazie alle innumerevoli rappresentazioni figurate (manoscritti, dipinti), la cui comprensione è possibile grazie alle fonti testuali e in particolare ai trattati di falconeria. Alcuni falconieri, tratto da un manoscritto medievale Una notevole diffusione di questa pratica di caccia, provenne dall'arrivo in Europa di popolazioni euroasiatiche dalla pratica venatoria aviaria. La formazione dell'Impero arabo-musulmano costituì, sulla sponda meridionale del Mediterraneo, una so

Il giardino nel Medioevo

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Durante il periodo medievale la situazione sociale e politica non agevola la cura e la diffusione dei giardini. Nei castelli, gli spazi verdi, se presenti, vengono adibiti ad orto, cioè per la sussistenza. Analoga cosa avviene nelle città: è per questo che, ancora oggi, nei centri storici possiamo trovare la "via dell'orzo", o la "via della vigna" o altri toponimi simili. È invece al riparo dei chiostri, nelle abbazie e nei monasteri, luoghi in cui si tramanda il sapere umano almeno fino al XII secolo, che il giardino riceve la cura e l'attenzione che merita, seguendo una precisa filosofia. Si comincia quindi a parlare di hortus conclusus , ovvero "orto chiuso", dalle mura. Un giardino medievale in una miniatura del XIV secolo In ambito religioso i giardini che ovviamente vengono presi ad esempio sono quelli dell'Eden, l' hortus conclusus del Cantico dei Cantici è quello di Giuseppe di Arimatea, in cui era stato ricavato il sepolcro d

La peste nera, parte prima

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I periodi passati, in particolar modo quello medievale, sono stati caratterizzati da un drastico calo della popolazione europea. Le ragioni sono molteplici: fra tutte depressione economica, guerre e pandemie. Una delle più importanti pandemie della storia occidentale è stata la peste nera che si diffuse fra il 1348 ed il 1353. La sua influenza sull'assetto della futura europa fu determinante, in quanto uccise almeno un terzo della popolazione del continente, tanto da venir battezzata dai cronisti danesi e svedesi dell'epoca come "morte nera". La peste nera in una miniatura del XV secolo. Ma come si generò ed espanse questo flagello che, in un certo senso, segna uno spartiacque della storia occidentale? I prodromi Fra il 900 dopo cristo ed il 1300 la popolazione del vecchio continente arrivò a raddoppiare: Francia, Inghilterra, Germania ed Italia erano densamente popolate; si erano sviluppate città fiorenti ed acculturare, dove erano presenti numerose unive

Great Battles of Historie Medievali: La Battaglia di Roncisvalle

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La battaglia di Roncisvalle è passata alla storia grazie ad uno dei più celebri poemi scritto al tempo, parliamo della nota " chansons des gestes", oppure della famosa " Chanson de Roland " composte dai trovatori, che eternarono così sia il mito di un grande sovrano che richiamava ai valori della fede cristiana e alla sua difesa, sia il mito dell'eroe e impavido (il paladino Orlando) e del traditore pronto a vanificarne gli sforzi (Gano di Maganza).  La morte di Orlando - Manoscritto miniato 1455 Questa battaglia è datata 15 Agosto del 778 d.C. e non è considerata una vera e propria battaglia, ma fu identificata più come un imboscata, visto che l'attacco riguardò solo la retroguardia dell'esercito franco. Studi storici portano a credere che l’imperatore Carlo Magno si era proposto come difensore dei cristiani spagnoli che vivevano sotto il giogo politico degli emiri musulmani omayyadi di al-Andalus , i quali controllavano buona parte della p

I vassalli

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Il signore attendeva ritto nella stanza, con fare imperturbabile, l'arrivo del nobile a lui sottoposto. Egli gli si avvicinò solennemente e, inginocchiandosi, pose le sue mani giunte in quelle del nobile che avrebbe dovuto servire, quasi gli volesse magicamente passare la sua forza. Dopodiché pose la mano destra su di un vangelo e pronunciò le seguenti parole di giuramento: " A tal signore magnifico io, il tale. Poiché si sa benissimo da parte di tutti che io non ho di che nutrirmi o vestirmi, io ho richiesto alla pietà vostra, e la vostra benevolenza me lo ha concesso, di potermi affidare e accomodare al vostro mundio, e così ho fatto; cioè che tu debba aiutarmi e sostenermi, tanto per il vitto quanto per il vestiario, secondo quanto io potrò servire bene e meritare; e, finché io vivrò, ti dovrò prestare il servizio ed ossequio dovuti ad un uomo libero e non potrò sottrarmi per tutta la mia vita alla vostra potestà o mundio, ma dovrò rimanere finché vivrò nella vostra potest