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Visualizzazione dei post da giugno, 2021

Historie Medievali: Le ricette della tavola rotonda

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 Le ricette che vi proponiamo oggi sono le seguenti:     PASTA AL FORMAGGIO MEDIEVALE   Ingredienti (per 2 persone): 130 gr. di farina; 140 gr. pecorino stagionato; 2 uova; spezie (pepe nero, cannella, grani del paradiso); brodo.   Procedimento: Macinare le spezie. Grattugiare circa 120 grammi di pecorino stagionato e impastarlo insieme a farina, uova e spezie. Non esagerare con la quantità di spezie nell’impasto, dato che ne andranno aggiunte ancora sul piatto finito. Formate con le mani una pasta lunga un dito e cuocere in acqua salata o brodo per circa 15-20 minuti. Scolare la pasta e impiattare, spolverizzando di formaggio grattugiato e spezie macinate. ARROSTO DI CAPRETTO DEL X SECOLO   Ingredienti: 1 kg. di carne di capretto o agnello; 2 cipolle; 1 testa di aglio; 1 porro; garum (colatura di pesce); olio d’oliva.   Procedimento: Tagliare le cipolle e il porro in grossi pezzi e sbucciare l’aglio. Sistemare la carne e le verdure in una teglia, innaffiandole con olio e garum in abbo

Il Roman de la Rose

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Nel 1237 un poeta francese, Guillaume de Lorris , cominciò a scrivere un poema allegorico; più tardi, fra il 1275 ed il 1280, Jean de Meung , un altro poeta, portò avanti questo poema creando uno dei testi più famosi di tutto il Medioevo: infatti tutt'oggi ci sono pervenute più di 300 copie di quel periodo, e per questo l'opera  divenuta il poema allegorico più importante di tutto il Medioevo. Stiamo parlando del Roman de la Rose , (il Romanzo della rosa, in italiano).  Una pagina del poema Il poema inizia con la descrizione di un sogno allegorico fatto dal poeta stesso, Guillaume de Lorris , quando aveva venti anni. Nella prima parte , il narratore si pone come obiettivo la conquista di un simbolo rappresentante il sesso della donna amata, nonché l'amata stessa: una rosa . Ciò è possibile mediante l'intervento di Amore . Amore , però, ferisce il protagonista mentre sta attraversando il suo regno: qui abitano diverse figure, tra cui le più rilevanti sono Invidia e Bell

Il servizio postale nel medioevo

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La Posta nel Medioevo era un servizio riservato esclusivamente ai re, ai principi, ai grandi feudatari, alla Chiesa, agli stati. I messaggi e la corrispondenza dei privati (erano pochissimi coloro che sapevano leggere e scrivere!) dovevano essere affidati a messaggeri occasionali, come mercanti, monaci, soldati o pellegrini. Carlo Magno , per tenersi in collegamento con i feudatari del suo impero, aveva istituito una rete di messaggeri che a piedi, con una borsa per i messaggi ed una picca per difendersi dai briganti e dalle belve, collegavano Aquisgrana con Italia , Germania e Spagna . Le università e i monasteri, centri del sapere del tempo, avevano proprie reti di messaggeri; nel caso dei secondi il ruolo era svolto dai monaci che si spostavano da un‘abbazia all’altra.   Consegna di una missiva, miniatura medievale Analogamente certe corporazioni, come ad esempio la Lega Anseatica nel nord della Germania , disponevano di propri corrieri. Gli elementi di base per la posta nel Medi

Il manoscritto di Dhouda

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Nell'odierna Francia meridionale , nell'841 d.C., esisteva una regione chiamata Settimania e comprendente le coste dell'attuale golfo del Leone. Ad Uzès , una cittadina non molto lontana da Montpellier , la moglie di un nobile locale ha da poco dato alla luce un bambino, che gli viene subito portato via per colpa delle lotte intestine che stanno sconvolgendo l'Impero Carolingio. Già un altro figlio, Guglielmo , era ostaggio di Carlo il Calvo . La madre del bambino è una donna che si spenderà molto per difendere Uzès , ma non dimenticherà mai quel figlio portatogli via ancora in fasce. Quella donna si chiama Dhoudà , e quello di cui parliamo è il libro che ha scritto per i suoi figli. Una pagina del manoscritto di Dhouda Per l'epoca, una donna che sapeva scrivere, era cosa più unica che rara: infatti, la scrittura era un lavoro estremamente specialistico, in quanto richiedeva competenze tecniche notevoli, mentre la lettura era praticata già fra diversi nobili: lo st

Great battles of Historie medievali: La battaglia del Raxa

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La battaglia del Raxa fu combattuta sul fiume omonimo (attuale Recknitz ) nel 955 d.C. fra le truppe germaniche comandate da Ottone I di Sassonia e una coalizione formata da Obodriti, Veleti e altre tribù slave, comandate dai samtherrscher obodriti Stoignew e suo fratello Nakon .  La battaglia si concluse con la vittoria delle truppe germaniche e l'uccisione del capo obodrita Stoignew , e costituì una tappa fondamentale nella cristianizzazione dei popoli slavi.    Fiume Recknitz, teatro della battaglia Nell'estate del 955 Ottone intervenne con il suo esercito in Baviera , che era stata invasa dai Magiari , i quali avevano posto l'assedio di Augusta . Pur numericamente superiori, i Magiari vennero pesantemente sconfitti il 10 agosto nella Battaglia di Lechfeld sul pianoro omonimo. Agli inizi del 955 il duca sassone Wichmann II il Giovane , insieme al fratello Ecberto il Guercio , da sempre oppositori di Ottone , si ribellarono contro lo zio Ermanno Billung , al tempo vi

The life of: Averroè

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Si tratta di uno dei massimi esponenti della cultura islamica del XII secolo: filosofo, astronomo, medico, vissuto in penisola iberica e nell'odierno Marocco . Il suo vero nome era ʾAbū al-Walīd Muḥammad ibn ʾAḥmad ibn Rušd ; autore di oltre 100 libri e trattati, le sue opere filosofiche includono numerosi commenti di Aristotele . Giudice capo e medico di corte del califfato, è la testimonianza dell'apice raggiunto dalla civiltà islamica medievale. Oggi vi raccontiamo la sua vita. Affresco di Averroè in Santa Maria Novella Averroè è nato da una famiglia di giudici a Cordova nel 1126. Il suo percorso educativo e scolastico è stato quello convenzionale per l'epoca: inizia con gli studi del ḥadīth , ossia l'insieme dei racconti tradizionali attribuiti a Maometto (vi suggeriamo i nostri articoli sul profeta presenti a questi due link: 1 - 2 ); prosegue poi approfondendo giurisprudenza e teologia. Gli storici ritengono che, data la notevole influenza esercitata su di lui

Proposte di lettura: Ildegarda e il mistero dell'arciere

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In un contesto storico-geografico preciso e definito, descritto con pennellate chiare e decise (frutto di ricerca seria e approfondita), Ildegarda di Bingen si trova a vivere e agire incontrando personaggi di ogni estrazione sociale; condivide esperienze e situazioni di vita con le consorelle e i monaci benedettini “vicini di casa”, con nobildonne e cavalieri, prelati e abati, donne, uomini e ragazzi del popolo più umile. I fatti coinvolgono i protagonisti, che vengono descritti nella loro natura essenziale, ma completa. Alla descrizione dei luoghi ed alla narrazione dei fatti si fonde l’introspezione psicologica dell’anima dei singoli personaggi e l’analisi del contesto sociale e culturale in cui vivono e agiscono.  Quasi fosse un giallo-poliziesco il racconto di Elide Ceragioli si snoda narrando alcuni omicidi alla cui soluzione Ildegarda dà un contributo essenziale. Fatti e personaggi di fantasia si amalgamano con luoghi, persone e situazioni storiche. Intreccio narrativo e conno

Bluetooth

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Cosa c'entrerà mai il nome di uno standard di trasmissione di dati informatici con un articolo a tema medievale? La risposta è molto semplice: l'azienda svedese Ericsson , quando creò questo sistema, volle riferirsi alla particolare abilità diplomatica di un re danese che unì gli scandinavi introducendo nella regione il Cristianesimo. Gli inventori della tecnologia devono aver ritenuto che fosse un nome adatto per un protocollo capace di mettere in comunicazione dispositivi diversi (così come il re, a suo tempo, unì i popoli della penisola scandinava con la religione). Chi è stato questo re tanto capace? Si tratta di Harald Blåtand , che in danese significa, per l'appunto, " dente blu ", traduzione italiana del nome del sistema bluetooth. La pietra runica di Jelling, commissionata da Harald per i propri genitori Uomo scuro in un paese di gente dalla carnagione chiara, il soprannome di re Harald era probabilmente dovuto ad un dente marcio o al fatto che fosse golo

La mappa che condusse Colombo nelle Americhe

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Come tutti sappiamo, il 12 settembre del 1492 l’equipaggio guidato da Cristoforo Colombo raggiunge l’isola di San Salvador : è in questa data che, per convenzione, termina il medioevo e inizia così una delle rivoluzioni più importanti della storia dell’umanità. Il modo di concepire il mondo e i suoi confini muta radicalmente: ma com’era questo stesso mondo prima della data fatidica della scoperta dell’America ? È grazie al lavoro di un cartografo del XV secolo che oggi possiamo rispondere a questa domanda. Cristoforo Colombo sbarca a San Salvador Il suo nome è Heinrich Hammer ma in Italia, dove trascorre buona parte della sua vita di studi e ricerche, è conosciuto come Enrico Martello . Suo è il merito di aver lasciato l’unica testimonianza cartografica di come il globo appariva agli occhi dei contemporanei di Cristoforo Colombo prima che questi intraprendesse il suo viaggio epocale: una mappa dipinta a tempera di circa due metri di larghezza che mostra chiaramente l’Africa e l’Asi