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Visualizzazione dei post da febbraio, 2020

Il raccapricciante funerale di Guglielmo il Conquistatore

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Definire raccapricciante il funerale di Re Guglielmo non è un'iperbole, perché stiamo parlando di fatti degni di un vero e proprio film splatter! Cerchiamo di capire insieme cosa successe quasi un millennio fa. Guglielmo il Conquistatore nell'arazzo di Bayeux Guglielmo , duca di Normandia e primo Re di Inghilterra , fu definito il Conquistatore perché in una famosa battaglia, quella di Hastings , riuscì a conquistare parte dell'isola britannica, per la precisione quella che oggi conosciamo come Inghilterra , nell'anno 1066, regnando su di essa e sulla Normandia fino alla sua morte, avvenuta nel 1087. Il re era una delle persone più ricche del mondo, e adorava mangiare: si dice fosse molto sovrappeso, e questo avrà influenza nella nostra storia. A metà agosto del 1087, Guglielmo I stava compiendo delle durissime ritorsioni contro la Francia , colpevole di aizzargli i baroni normanni contro. Una di queste ritorsioni consistette nel dare alle fiamme la città

L'avventura delle reliquie di San Nicola

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Una delle avventure più rocambolesche del Medioevo si è svolta fra Bari e la Turchia Meridionale nell'XI Secolo, e riguardano le reliquie di San Nicola di Bari . Nicola è vissuto fra il 270 ed il 343 dopo Cristo nell' Impero Romano Orientale , e precisamente nell'odierna Turchia meridionale. Divenne Vescovo della città di Myra , e fu dapprima imprigionato ed esiliato nel 305, durante la persecuzione di Diocleziano , per poi essere liberato da Costantino nel 313, quando il Cristianesimo divenne la religione di stato romana. Anche se non è certo, si ritiene che abbia partecipato al concilio di Nicea , in cui avrebbe condannato duramente l'arianesimo. Affresco raffigurante San Nicola Dopo la sua morte, il suo culto letteralmente esplose, fino a diventare uno dei santi più importanti del Medioevo: d'altronde, si narra che abbia salvato una famiglia dalla miseria e che resuscitò tre bambini uccisi da un macellaio che voleva venderne le carni. Questo generò un

Histoire medievali: le ricette della tavola rotonda

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Le ricette che oggi vi proponiamo, sono le seguenti: ZUPPA DI ZUCCA Ingredienti (per 6 persone): 1.25 kg. di zucca (preferibile zucca lagenaria o "a bottiglia"); 500 gr. di latte di mandorle (non zuccherato); 30 gr. di burro (sostituibile con olio molto delicato o nulla); sale q.b. Procedimento: Una volta ripulita la zucca da buccia e semi, basta tagliarla a tocchetti (3x2cm circa) e calarla in acqua bollente e salata. Dopo 10 minuti di cottura (o meno se notate che inizia a rammollirsi), scolate e strizzate la zucca. Come? Per esempio, pigiandola nello scolapasta usando il fondo della pentola oppure lasciandola per un po' fra due taglieri con su la pentola piena d'acqua.  Dopo aver tolto l'acqua in eccesso, aggiungere alla zucca il latte di mandorle già mescolato, passare il tutto e rimettere sul fuoco assieme al burro, fino a che non arriva a sobbollire. A questo punto togliere dal fuoco, aggiustare di sale e servire caldo.   TORTA DI CECI

L'espansione araba nel periodo dei califfi ortodossi (632-661)

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Durante i primi cento anni successivi alla morte di Maometto , le tribù dell' Arabia , convertitesi all'Islam, si impossessarono di un vastissimo impero i cui confini andavano dall'Oceano Atlantico al fiume Indo, dalle montagne del Caucaso al Sahara. In questo stesso periodo vennero elaborate e codificate le istituzioni dello stato musulmano mentre, attraverso la lingua letteraria araba, venivano poste le basi della cultura islamica. Alla morte di Maometto si presentò il problema della successione, anche perché il Profeta non aveva lasciato disposizioni precise al riguardo. Espansione araba nei secoli Si formarono allora tre "partiti" che cercarono di imporre i propri favoriti. Il primo di questi partiti era quello cosiddetto dei " Compagni ", formato in massima parte dagli " Emigrati " dalla Mecca durante l' égira e dai Medinesi. Essi sostenevano che il successore di Maometto dovesse essere scelto tra i suoi seguaci più fedeli. Il

I tre giganti d'Italia, parte III: Il castello di Lucera

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Siamo infine giunti al termine del nostro viaggio fra i tre castelli più vasti d'Italia. Abbiamo visto il Castello di Lombardia , poi quello di Brescia , ed adesso terminiamo con un importante sito voluto da Federico II di Svevia , il Castello di Lucera. La vasta fortezza sveva Siamo nel pieno del Tavoliere delle Puglie, la pianura pugliese presente fra le Murge ed il Gargano. In un territorio pianeggiante così vasto, ogni collina diviene strategica per il controllo del territorio: una di queste colline, il Colle Albano nei pressi di Lucera , è perfetta per tale scopo. Alta quanto basta per consentire una vista di svariati chilometri sulla sottostante pianura, fin dal Neolitico, diviene sito strategico per le popolazioni locali: i Dauni fino all'età del Bronzo, in seguito i Romani con un'acropoli ed infine, con Federico II , viene fondata una vera e propria cittadella sulla vetta del colle. Torre della Leonessa Vediamo come nasce la cittadella: per via delle

Historie Medievali The life of: Riccardo Cuor di Leone

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Il 6 aprile 1199 soccombeva a Châlus re Riccardo I d'Inghilterra , detto “Cuor di Leone” , il figlio prediletto di Eleonora d’Aquitania . Siamo alla fine del XII secolo. La scena si svolge non lontano da Limoges , nel castello di Châlus , dove la leggenda vuole che sia nascosto un favoloso tesoro. È a questa fiaba che i cronachisti dell'epoca attribuiscono la campagna militare ingaggiata dal re Riccardo I sul continente. Sembra più probabile che, indebolito politicamente dai debiti accumulati dal suo ritorno dalla terza crociata, gli fosse stato necessario riaffermare il suo potere sulle differenti province del suo vasto e tumultuoso regno, mediante una vittoria che si presumeva facile. Ricccardo Cuor di Leone Riccardo è il figlio della saggissima Eleonora d’Aquitania e di Enrico II Plantageneto . Terzo di cinque figli della coppia reale, non è destinato a regnare sull' Inghilterra . La corona è promessa a suo fratello, Enrico il giovane . Riccardo , da parte su

Gli edifici commissionati da Giustiniano

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La volontà di Giustiniano di far rivivere all'Impero i fasti dell'antica Roma è testimoniata dal gran numero di edifici che egli fece costruire o restaurare, tanto che Procopio nel suo " De Aedificiis ", opera fondamentale per la conoscenza della considerevole attività edilizia giustinianea, affermò: " Dobbiamo ora procedere, come si è detto, all'argomento riguardante gli edifici di questo imperatore (Giustiniano) nell'ambito dell'Impero, affinché non possa accadere che in futuro coloro che li vedono, dato il loro numero e la loro imponenza, rifiutino di credere che sono opera di un solo uomo " ( Procopio , De Aedificiis ,I, i, 17). Questa vasta attività edilizia fu talvolta suggerita da cause esterne alla volontà imperiale. È questo, ad esempio, il caso degli edifici fatti erigere nel cuore di Bisanzio e in seguito alle distruzioni prodotte dalla famosa rivolta di Nika (532). Qui Giustiniano intervenne, rinnovando il volto della città e dand

I tre giganti d'Italia, parte II: Il castello di Brescia

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In un precedente articolo abbiamo parlato del castello di Lombardia di Enna . Oggi continuiamo la nostra rassegna sui tre castelli medievali più grandi d'Italia, passando a quello presente nella città di Brescia . Il vasto castello che domina Brescia dalla collina A nord di Brescia ci sono le Prealpi: uno dei primi rilievi montuosi che si incontra andando verso di esse è un colle di circa 200 metri, denominato Cidneo. Questo colle è stato strategico fin dall'epoca dei romani, che decisero di inglobarlo nella loro cerchia muraria; la pianura lo circonda per tre lati su quattro, consentendo di avere un ottimo punto di osservazione in un'area strategica: la direttrice che collega la parte occidentale con quella orientale della Pianura Padana. È ben normale allora che, in epoca medievale, ci sorgesse un castello. Precisamente, tra il 1237 ed il 1254 venne realizzato l'allargamento della cinta muraria della città. In questo periodo l'area era costellata di mura

Great battles of Historie Medievali: la Battaglia di Fontenoy

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L'Impero carolingio dominò buona parte dell' Europa Occidentale durante la prima metà del IX secolo e probabilmente avrebbe potuto allungare la sua storia, se il suo sovrano Ludovico il Pio , non avesse deciso di dividere il suo regno tra i suoi tre figli: a Lotario , il figlio maggiore, venne concesso il titolo imperiale, la corona d' Italia e l' Austrasia ; al terzogenito Ludovico il Germanico , la Baviera ; al fratellastro, Carlo il Calvo , ultimogenito, figlio della seconda moglie Giuditta di Baviera , spettò la Neustria e l' Aquitania . Dopo la morte di Ludovico il Pio , il 24 luglio dell'840, Lotario ruppe gli indugi e dichiarò che tutte le terre dell'impero erano soggette al suo potere, comprese quelle dei fratelli, poiché, forte del titolo imperiale, erano da intendersi suoi vassalli. Al rifiuto di questi di giurargli fedeltà, Lotario decise di scendere in guerra ed avanzò nella valle della Loira. La battaglia in una miniatura del XIV secolo

Proposte di lettura: Le Crociate del Nord

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Oggi vi presentiamo in libro unico, scritto da Eric Christiansen , il quale studiò per anni il conflitto che si sviluppò lungo la frontiera del Baltico, fino ad intaccare le fondamenta del regno polacco. Queste guerre vennero combattute in nome della Cristianità, e oggi sono conosciute come Crociate del Nord, alle quali lo scomparso storico ha dedicato, decenni fa, uno studio tuttora valido ed apprezzato dagli storici medievisti. Il libro presentato Il lavoro qui presentato affronta le spedizioni militari condotte dai cavalieri teutonici sotto il segno della Croce, per strappare al paganesimo enormi territori dell'Europa nordorientale. La sequenza cronologica parte dalle campagne contro i Sorabi del 1147-1185 (popolazione slava della Germania orientale ), per passare alla conquista della regione baltica nel 1200-1292, alla cosiddetta Crociata Lituana (1283-1410), fino al tramonto delle spedizioni orientali, protrattosi comunque per oltre un secolo, tra il 1409 e il 152