Proposte di lettura: Le Crociate del Nord

Oggi vi presentiamo in libro unico, scritto da Eric Christiansen, il quale studiò per anni il conflitto che si sviluppò lungo la frontiera del Baltico, fino ad intaccare le fondamenta del regno polacco. Queste guerre vennero combattute in nome della Cristianità, e oggi sono conosciute come Crociate del Nord, alle quali lo scomparso storico ha dedicato, decenni fa, uno studio tuttora valido ed apprezzato dagli storici medievisti.

Il libro presentato

Il lavoro qui presentato affronta le spedizioni militari condotte dai cavalieri teutonici sotto il segno della Croce, per strappare al paganesimo enormi territori dell'Europa nordorientale.
La sequenza cronologica parte dalle campagne contro i Sorabi del 1147-1185 (popolazione slava della Germania orientale), per passare alla conquista della regione baltica nel 1200-1292, alla cosiddetta Crociata Lituana (1283-1410), fino al tramonto delle spedizioni orientali, protrattosi comunque per oltre un secolo, tra il 1409 e il 1525. In questi periodi storici si delinea un mutamento dello scenario geopolitico. Lo sviluppo del Principato di Mosca, della Polonia lituana e delle monarchie scandinave aveva fatto sì che la difesa e l'espansione della fede dipendessero dai rapporti con quelle potenze locali e non più dalle armi dei cavalieri cristiani. Un'altra fase bellica nel Baltico è la campagna contro gli scismatici di Novgorod e Pskov, tra il 1293 e il 1378. Entrambe le località richiamano l'attenzione sul personaggio più importante delle Crociate del Nord, Aleksandr Nevskij, il gran principe di Novgorod, che fermò la spedizione cristiana nella prima metà del 1200, sconfiggendo i teutonici sul lago Peipus ghiacciato dal gelo.
Concludiamo dicendovi che, il libro presentato con la nuova versione del 2016, risulta migliorato, nella traduzione, con la revisione di alcuni passaggi pochi chiari al lettore e lievemente ampliato, pur restando un testo dove la geografia dei luoghi risulta un po' data per scontato, corredato da circa 350 pagine, che a volte risultano, nella lettura, un po' tortuose a causa dei vari salti temporali; ciò nonostante, la scrittura risulta comunque di facile comprensione.
Possiamo dire che si tratta di un libro che un appassionato o studioso medievista deve assolutamente avere nel proprio bagaglio culturale.

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