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Visualizzazione dei post da giugno, 2017

Historie medievali: le ricette della tavola rotonda

Le ricette che oggi vi proponiamo, sono le seguenti: POLLO ALLA BIRRA CON VERDURE Ingredienti: 4 cosce di pollo 50g. di olio 3 spicchi d’aglio sale, pepe, cannella 30g. di lardo o olio 500g. di cicoria mista 3/4 di una bottiglia di birra aneto (origano o finocchietto selvatico) Procedimento: Versare in una terrina: birra, sale, pepe, cannella, tre spicchi di aglio schiacciati e l’aneto. Immergervi le cosce di pollo e lasciare il tutto in infusione per 8/10 ore. Scaldare la griglia e scolare il pollo prima di cuocerlo, ungendolo con olio, sale e pepe. Soffriggere la verdura lavata con acqua calda in olio o lardo. Salare e servire con la griglia. TORTA DELLA MATRONA Ingredienti: pasta Brisée 250g di farina 125g. di burro 5g. di sale 5g. di zucchero 6 uova acqua Ingredienti per il ripieno: 300g. di zucchero 1/2 bicchiere di latte mirtilli 5g. di cannella 5g. di zenzero Procedimento: Impastare farina, burro, sale, zucchero, aggiungere acqua fin

Historie Medievali The life of: Enrico VII di Lussemburgo, la sfortunata campagna italiana

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Il 24 agosto 1313 moriva a Buonconvento l’imperatore Enrico VII di Lussemburgo (o Arrigo VII, come è comunemente conosciuto). Conte di Lussemburgo, era nato a Valenciennes nel 1275 ed era diventato re di Germania nel 1308, prima di essere incoronato imperatore del Sacro Romano Impero nel 1312. Tentò di perorare la causa imperiale in Italia, ma dovette fronteggiare, fin da subito, sia l’ostilità del re di Francia, che quella di Roberto d’Angiò re di Napoli. Persino il papa, Clemente V, che, inizialmente, lo aveva sostenuto, in cambio della promessa di tutelare i diritti della Chiesa e i privilegi delle città sottomesse al pontefice, oltre che dell’impegno a promuovere la crociata, finì per contrastarlo. Particolare del Monumento di Enrico VII, Tino di Camaino, 1313, Duomo di Pisa Nell’ottobre 1310 Enrico era disceso in Italia per dirigersi a Roma e lì ricevere la corona e la conseguente legittimazione della sua dignità di imperatore. A suo sostegno, si schierarono i ghibellini e

Rocca Calascio

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In tanti nostri post, abbiamo dimostrato come l'Italia custodisca panorami e scenografie suggestive a sfondo medievale. Esiste un luogo, nell'Italia centrale, dove le suggestioni raggiungono vette quasi inarrivabili: questo posto è in Abruzzo, ed è la Rocca di Calascio. Il castello di Calascio Sulle propaggini meridionali del Gran Sasso, in sella ad un crinale a 1460 metri di quota, il re normanno Ruggiero d'Altavilla decide di costruire, dopo il 1140, una rocca che dominasse le vallate ed il territorio sottostante. In effetti, il panorama che si può ammirare dalla rocca spazia per decine di chilometri, rendendo il sito un luogo di avvistamento ideale. Il primo documento storico che attesta la presenza del castello, risale al 1239; ed insieme ai borghi vicini formerà una baronia che verrà smantellata soltanto ai tempi dell'unità d'Italia, quando gli ultimi diritti feudali verranno annullati. La fortezza, a pianta quadrata e a torri inizialmente quadrate, ebb

La Balestra

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La balestra è stata un'arma da lancio davvero importante nell'epoca medievale: la sua prima comparsa, molto probabilmente, avvenne intorno al X secolo, anche se la si conosceva già prima di Cristo, grazie ad alcune fonti storiche cinesi risalenti al 300 a.C. Un'arma molto simile alla balestra, la balista, fu utilizzata durante l'epoca romana. Essa era di dimensioni molto più grandi, al punto da dover essere fissata a terra; un'altra versione intermedia tra la balista e la balestra, fu lo Scorpio. Ritornando alla nostra epoca, l'apogeo di quest'arma da lancio si ebbe dal XI al XIII secolo, poi ci fu un forte calo durante il XIV per l'avvento sempre più veloce delle armi da fuoco. L'efficacia di quest'arma era data dalla potenza d'impatto del quadrello che riusciva a perforare una cotta di maglia del tempo con, al di sotto, l'imbottitura (gambeson). Tralasciando l'arco composito e quello a doppia curvatura, la balestra fu l'arma p

I cavalieri, l'elìte fra gli uomini d'arme

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La società medievale si reggeva essenzialmente su tre pilastri: i chierici, i contadini ed i cavalieri. Oggi vedremo insieme quest'ultimo pilastro in particolare, scoprendo la loro vita, il loro modo di rapportarsi con la società dell'epoca, le loro idee. Arazzo di Bayeux, cavalieri normanni I cavalieri erano la classe nobiliare dell'epoca medievale. Erano i guerrieri a cavallo, o al massimo al dorso di un asino; e la loro forza e perizia nel combattimento, consentiva loro di avere il controllo del territorio, e di conseguenza, potere sugli abitanti che esso ospitava. Due teorie esistono sull'origine dei cavalieri: La prima afferma che la diffusione delle signorie di banno, nel XI secolo, avesse favorito l'ascesa di una classe di professionisti della guerra, appositamente disposti alla sua difesa. Una elite ristretta formò i cavalieri, che svilupparono una serie di cerimonie di iniziazione al cavalierato. Fra il XII ed il XIII secolo, i cavalieri divenner

Great Battles of Historie Medievali: la battaglia degli speroni d'oro

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La battaglia degli speroni d'oro ("Guldensporenslag") o battaglia di Courtrai, tenutasi l'11 luglio 1302 sulla piana di Groniga nei pressi di Courtrai, oppose il re di Francia, Filippo il Bello, alle milizie delle città fiamminghe insorte contro il suo stesso dominio. I comuni delle Fiandre erano soggetti da due anni al dominio di Filippo re di Francia, il quale aveva inviato un grande contingente di occupazione al fine di mantenere con la forza la sovranità sulla ricca regione. La battaglia fu preceduta dalla ribellione dei cittadini di Bruges che massacrarono la guarnigione francese presente nella città; rapidamente la rivolta si estese e altri comuni fiamminghi unirono le proprie forze a quelle di Bruges. La battaglia di Courtrai in una miniatura del  XIV secolo I comuni ribelli riuscirono a mettere insieme un'armata di circa 11.000 uomini, di cui alcuni equipaggiati di picche, altri con dei goedendag (armi simili a bastoni dotati di una punta ferra

Historie medievali: le ricette della tavola rotonda

Le ricette che oggi vi proponiamo, sono le seguenti: TORTA DI RE MANFREDI (dopo la battaglia di Montaperti, 1260) Ingredienti: 300 gr di cuore di pollo 300 gr di fegato di pollo Erbette miste come timo, maggiorana, dragoncello, alloro, chiodi di garofano vino rosso Sale e Pepe Ingredienti per la Pasta classica (Pasta Brisée) 200 gr di farina 100 gr burro sale e acqua quanto basta Procedimento: Impastare gli ingredienti per la pasta brisée; una volta ottenuto un composto omogeneo, lavate e tritate grossolanamente le rigaglie di pollo; saltatele poi in padella con dello strutto e le erbette varie tritate con l'aglio. In una teglia stendete la pasta classica a formare una torta aperta, aggiungetevi la carne e spennellate il sopra con uovo sbattuto che formerà una graziosa crosticina dorata. Infornate a 150° per un'ora circa. PURÈ DI LENTICCHIE Ingredienti: 500 gr lenticchie verdi 1 mazzetto di odori (prezzemolo, salvia, rosmarino, timo, basilico) 3

Il Gambeson

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Il Gambeson, o gambesone, è una giacca molto imbottita che veniva indossata a scopo difensivo; veniva usata sotto l'armatura durante il periodo medievale. Molto spesso il gambeson veniva chiamato anche "Giacca imbottita, Aketon, Giacca d'arme o Brigantina", con studi recenti si è fatta una vera e propria differenziazione in base all'epoca e com'era costruito. A differenza del gambeson, l'altra giacca, chiamata Aketon, era usata in un periodo poco posteriore a quest'ultimo, e cioè nell'XI secolo; ma era dotato di lacci sulla parte frontale, poteva avere le maniche smontabili, ed era meno imbottito del normale gambeson. Cosa molto differente era invece la Giacca d'arme che veniva usata alla fine del medioevo, dal 1300 in poi: dotata di differente imbottitura, più aderente, veniva usata sotto le piastre d'arme (armatura di piastre); inoltre aveva delle giunzioni di cuoio, lacci o bottoni al centro per aprire e chiudere, oppure pezzi di cotta d

Proposte di lettura - Amor eretico

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L'omosessualità è un tema di profonda attualità. Se al giorno d'oggi in Italia ed in Europa si discute a livello politico su quali diritti debbano avere le coppie omosessuali, figuriamoci cosa può essere successo nel medioevo. Pensiamoci un attimo: in un mondo permeato e dominato da una religione che accoglie il sesso solo a scopo riproduttivo, mentre condanna aspramente i suoi aspetti di solo piacere o di rinsaldamento del legame affettivo, è facile immaginare quanto potesse essere difficile la vita di una coppia omosessuale. C'è un'autrice che ha scritto una stupenda novella su tale argomento, storicamente vincolata in modo estremamente minuzioso, fin nei minimi particolari. Il suo nome è Cathlin B., ed il titolo di questo interessante libro è "Amor Eretico". Ambientato nella prima metà XI sec. (fra il 1037 ed il 1050, per la precisione), la novella parla di due persone, un chierico ed un mercante, che si incontrano per caso sul passo del Gran San Be