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Visualizzazione dei post da agosto, 2021

Historie medievali the life of: Scanderbeg - Parte II

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Oggi riprendiamo l'articolo della settimana passata ( qui la prima parte) su Scanderbeg .  La bandiera dell'Albania, nata dopo la presa del potere di Castriota Perché questo condottiero ebbe tanto successo e suscitò tanta meraviglia in Europa ? Innanzitutto bisogna pensare che il piccolo principato stava affrontando un grande impero nel pieno della sua potenza, affrontando eserciti dal doppio al quadruplo più numerosi ed ottenendo vittorie a ripetizione; imprese simili riusciranno di nuovo soltanto quattro secoli dopo ad un certo Napoleone Bonaparte . Questo deve far capire come l'intelligenza tattica di Castriota e la sua conoscenza dell'arte della guerra fossero ampie. Inoltre queste vittorie erano strategiche per il mondo cristiano, in quanto imponevano una brusca frenata alle mire espansionistiche islamiche. Scanderbeg non combatteva mai con più di 20 mila uomini, e con così pochi effettivi costrinse il Sultano ottomano a chiedere la pace nel 1458. Essendo amico

Historie medievali: le ricette della tavola rotonda

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Benvenuti nella nostra cucina. Oggi vi proponiamo le seguenti ricette:     STUFATO DI AGNELLO   Ingredienti: 600 gr. di agnello; mezzo porro; coriandolo fresco; olio extravergine di oliva; un cucchiaio di garum (salsa di pesce fermentata) 100 ml di vino rosso.   Procedimento: Tagliate l’agnello in piccoli pezzi. Soffriggete il porro con olio di oliva e fate rosolare l’agnello, aggiungendo poco garum e i 100 millilitri vino rosso. Cuocete lo stufato per due ore.  Aggiungere il coriandolo, tritato grossolanamente, a fine cottura per evitare che il sapore venga troppo alterato dalla spezia e servire.   SARDE MEDIEVALI IN AGRODOLCE   Ingredienti: 10-12 sarde di medie dimensioni; 2 cipolle bianche; 100 ml di aceto di vino bianco; un cucchiaio di miele; mandorle pelate; uva passa; spezie forti (noce moscata, chiodi di garofano, pepe nero, pepe lungo); olio extravergine di oliva. Procedimento: Soffriggere le sarde in olio di oliva, trenta secondi per ogni lato. Per preparare la

Historie medievali the life of: Scanderbeg - Parte I

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Nella prima metà del XV secolo l'avanzata ottomana nei Balcani, e quindi in Europa , sembrava inarrestabile; ma un uomo riuscì a fermarli per oltre vent'anni, guadagnandosi il titolo di eroe nazionale per l' Albania , e di Difensore della Fede e Atleta di Cristo per la Chiesa Cattolica. Quest'uomo ispirerà nei secoli a venire le arti e la letteratura albanese, dando ai popoli di questo territorio un'identità nazionale. Oggi parliamo di Giorgio Castriota Scanderbeg . Ritratto di Scanderbeg Giovanni Castriota , feudatario di Croia , piccolo centro albanese alle porte di Durazzo , nella primavera del 1405 ebbe un bambino. Il territorio era occupato già da tempo dagli Ottomani (sull'Impero Ottomano abbiamo dedicato un articolo che potete consultare qui ), e Giovanni era uno dei nobili ribelli; per questa ragione il Sultano Murad II ordinò che gli venissero rapiti i quattro figli: due morirono, forse uccisi; un altro si fece monaco, e l'ultimo, quello nato nel

Great battles of Historie medievali: la battaglia di Bornhöved

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La Battaglia di Bornhöved , chiamata anche dello Sventanafeld , fu un scontro avvenuto presso le sorgenti dell'antico Schwentine vicino al villaggio di Bornhöved , nei pressi di Neumünster , nel 798 d.C., fra le truppe di Carlomagno e dei suoi alleati slavi Obodriti , contro i Sassoni della Nordalbingia . La battaglia, che vide la vittoria dei Franchi e degli Obodriti, fu l'ultima battaglia importante delle guerre sassoni, che sancì la definitiva sottomissione di questi ultimi, iniziata da Carlomagno circa 30 anni prima. Le principali fonti storiche sulla battaglia sono costituite dagli Annales Regni Francorum e dagli Annales laureshamenses . È probabile che alla base di queste cronache ci sia un rapporto presentato a Carlomagno dal suo legato Eburis . La Nordalbingia nel nord della Sassonia intorno al 700 d.C. Dopo la pace di Bardengau e la conseguente cristianizzazione più o meno forzata di tutta la Sassonia , nel 792 ci fu un'insurrezione in Vestfalia , che però non

Le vette dell'arte medievale: il polittico di Pisa

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Il 19 febbraio 1426 uno dei più grandi artisti di quel tempo, Masaccio , è a Pisa per dipingere un'opera maestosa e monumentale: infatti i padri carmelitani di Firenze , visto il grande lavoro fatto da poco con la Cappella Brancacci, presentano l'artista al notaio pisano Ser Giuliano di Colino degli Scarsi da San Giusto . Per questo notaio, il celeberrimo pittore toscano dovrà dipingere un polittico, cioè una pala d'altare composta da più dipinti, per la propria cappella nella chiesa del Carmine. Il risultato sarà un'opera grandiosa che oggi, purtroppo, è smembrata in vari pezzi conservati però in alcuni dei musei più importanti del mondo. La madonna in trono con bambino, quella che sarebbe dovuta essere l'opera centrale del polittico Grazie al committente piuttosto pignolo, scopriamo che, attraverso i pagamenti ed i solleciti, la creazione dell'opera avviene fra il 19 febbraio del 1426 ed il 26 dicembre dello stesso anno, giorno in cui l'artista riceve il

Proposte di lettura: Medioevo simbolico

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Pochi argomenti sono più scivolosi di quello del simbolo, così facile a farsi piegare a derive mistico-esoteriche più o meno deliranti. Non è questo il caso di Michel Pastoureau , ovviamente, che è uno dei più noti e rispettati medievisti al mondo. E che in questo “Medioevo simbolico” (o, secondo il titolo originale, meno suggestivo ma più rigoroso, “Une historie symbolique du Moyen Âge occidental” ) realizza una raccolta di saggi che consentono di gettare uno sguardo su un sistema di pensiero tanto affascinante, quanto lontano per noi moderni. I saggi sono raggruppati intorno a cinque temi, che corrispondono ad aree di interesse coltivate da Pastoureau nella sua lunga carriera accademica: gli animali, i vegetali, i colori, gli emblemi araldici e i giochi. Impossibile, per ovvie ragioni, dare un'idea anche sommaria del contenuto; basti dire che il processo va sempre dal particolare all'universale, partendo da domande limitate per arrivare alle strutture profonde che governano

La tomba di Suontaka: l'interessante scoperta al suo interno

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Tutti noi sappiamo che gran parte degli animali, inclusi noi umani, si dividono in maschi e femmine. Ci sono però delle eccezioni: a volte la natura mescola i caratteri distintivi dei due sessi e ne esce una terza tipologia che è stata definita intersessuale . In questo singolare genere, secondo la biologa Anne Fausto-Sterling della Brown University, ricade all'incirca l'1,7% della popolazione umana, un numero piuttosto considerevole di individui. Essendo così tanti, sicuramente se ne sono avuti alcuni anche nell'età medievale: come vivevano? Bene, nell'articolo di oggi cercheremo di farcene un'idea vedendo le scoperte fatte durante lo studio di una tomba: la tomba di Suontaka Ricostruzione del cadavere nella tomba di Suontaka Siamo nell'anno 1968: in Finlandia meridionale, precisamente nel comune di Hattula , una squadra di archeologi porta alla luce i resti di un antico guerriero vissuto nel X secolo. Vicino ai resti umani era presente una spada e del tessuto

San Guinefort, il cane santo

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In Francia, nella zona di Lione , a Sandras , si trova la tomba di un santo, oggetto di grande devozione popolare, nonché di culto e pellegrinaggi. Questo santo era un cane, un levriero, vissuto nel XIII secolo.  Si trattava del cane preferito del signore di Villars , il quale lo teneva all’interno del suo castello. Era un animale forte e veloce, che godeva di privilegi che tutti gli altri cani non avevano, grazie al profondo amore che nutriva per lui il suo padrone.  Miniatura francese del XV secolo in cui si vedono dei levrieri La leggenda narra che un giorno il signore uscì con la moglie, lasciando il cane a casa con il suo primogenito in fasce, che dormiva nella culla, e le nutrici. Una vipera entrò nella stanza del bimbo e si avvicinò alla culla. Il cane si lanciò in una lotta furiosa contro il serpente: lo azzannò al ventre più volte finché non lo uccise. Durante la lotta, la culla si rovesciò e il bimbo rotolò sotto al letto, senza svegliarsi né subendo alcun danno. Il cane ini