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Visualizzazione dei post da gennaio, 2019

Il Codex Gigas, la Bibbia del Diavolo

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Il Codex Gigas è il più grande manoscritto redatto nel Medioevo. L'opera, da datare nella prima metà del Duecento, è avvolta nel mistero per via di una particolare leggenda che ha attraversato i secoli. Secondo la tradizione, un monaco benedettino del monastero di Podlavice (a metà strada tra Praga e Brno ) fu condannato ad essere murato vivo per aver infranto i voti. Per salvare la propria vita, il religioso di nome Herman il Recluso decise di scrivere in una sola notte una summa enciclopedica, che racchiudesse tutto lo scibile umano in un libro: in questo modo avrebbe glorificato il monastero e avrebbe ricevuto la grazia. Codex Gigas, il più grande manoscritto medioevale al mondo Per compiere l'impresa chiese allora aiuto al diavolo, che si offrì di completare lo scritto prima che sorgesse il sole. Il monaco, a sua volta, ricambiò il favore inserendo un'immagine del demonio nel codice per ringraziarlo: per questo motivo il Gigas viene anche chiamato Bibbia

I Goti e i Bizantini nel panorama italiano del V-VI secolo

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Alla fine del V secolo dopo Cristo, l'Italia fu occupata da Teodorico , che secondo la consuetudine denominata dell' Hospitaticum , divise fra i suoi soldati un terzo delle terre e riconobbe loro il diritto di portare le armi, ma conservò per i Romani l'amministrazione civile, dando onori e potere ai loro rappresentanti, come al senatore Cassiodoro , ministro e segretario del re, e al filosofo Severino Boezio , della famiglia degli Anici ,    Magister officiorum (522). La capitale fu trasferita a Ravenna , mentre la sede senatoria rimase a Roma e i Goti promulgarono un edictum tratto largamente da leggi romane. L'Italia al tempo dei Regni Romano Barbarici La politica estera teodoriciana conseguì buoni successi: il sovrano respinse i Gepidi oltre il Danubio e quando Clodoveo , re dei Franchi , attaccò il re visigoto di Tolosa , sconfiggendolo nel 507 nella battaglia di Vouillé e relegandolo oltre i Pirenei nella sulla Spagna del Nord ,  Teodorico si diresse, p

L'anno peggiore della storia

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Abbiamo sempre mostrato il Medioevo come un'era di grandi avvenimenti, innumerevoli cambiamenti e notevoli progressi per la civiltà occidentale. Ciò non toglie che in un arco storico di mille anni, ci siano stati anche dei momenti bui... bui in tutti i sensi! Oggi vi parliamo di quanto scoperto in uno studio dell'Università di Harvard, condotto dall'archeologo Michael McCormick . Incrociando dati storici, paleobiologici e climatologici, McCormick ha concluso che il peggior decennio per l'Europa tutta, fu quello aperto dall'anno 536 dopo Cristo. Battaglia dei Monti Lattari durante le Guerre Greco-Gotiche Ma cosa successe nell'anno che aprì il peggior decennio mai vissuto dal nostro continente? Innanzitutto, la penisola italiana era devastata dalla guerra Greco-Gotica: la guerra fra l' Impero Bizantino e gli Ostrogoti per il potere sull' Italia . Questa guerra, di cui abbiamo parlato anche in due articoli precedenti ( prima parte , seconda par

Le botteghe di arte pittorica

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Le prime botteghe di arte pittorica nascono proprio nel Medioevo, infatti sono considerate tipicamente caratteristiche di questo periodo storico. È facile capire la loro importanza considerando che esse hanno persino influenzato la fisionomia delle città. Infatti, all'epoca, le botteghe sorgevano nel centro delle città, nel pieno della vivace vita cittadina, prima che, con l'età moderna, si creassero zone industriali nelle periferie e nei sobborghi. A tutt'oggi, nelle città italiane che ancora conservano un aspetto medievale, si possono trovare tracce di quali arti e mestieri si praticassero nelle vie e nei quartieri.  Agnolo Gaddi e bottega, riquadro del ciclo di affreschi inerenti la Leggenda della Vera Croce, 1380-90 ca. Tutti i lavori praticabili erano gestiti da diverse "corporazioni", ognuna delle quali si presentava come un'associazione indipendente di lavoratori che praticavano uno stesso mestiere. La corporazione gestiva poteri, diritti e

La fine dell'era Medievale

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Come ormai ben sappiamo, il Medioevo è un'era che si è sviluppata nell'arco di un millennio, secolo più, secolo meno. Quest'ultima parte della frase (secolo più, secolo meno) non è solo una semplice figura retorica, ma cela quanto sia complesso, graduale e sfumato il passaggio da un'era all'altra. Approfondiamo questo aspetto guardando le tappe fondamentali che hanno segnato la fine dell'era Medievale e che hanno sancito il passaggio all'età definita Moderna. Incisione raffigurante le tre caravelle che, inconsapevolmente, approdarono in America nel 1492. Buona parte degli avvenimenti che illustreremo in questo articolo sono già stati analizzati singolarmente in articoli precedenti, quindi questa può essere vista come una sorta di tavola sinottica degli argomenti già trattati e legati fra loro dal fatto di essere stati avvenimenti che hanno realmente cambiato il mondo. Quelli ancora non trattati invece, saranno oggetto di un approfondimento futuro. Par

Il castello di Limatola

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Il Castello di Limatola si erge maestoso da una morbida altura, su un magnifico panorama che raccoglie la vista del Matese e del Taburno , a circa 8 Km dalla Reggia di Caserta e a 27 Km da Napoli . Dalla collina su cui sorge, esso sovrasta l'antico borgo medievale, trovandosi in una posizione strategica a guardia della valle solcata dal fiume Volturno , tra il massiccio del Taburno , il monte Maggiore ed i monti Tifatini . Il castello di Limatola Venne edificato dai Normanni sui resti di un’antica torre longobarda ed è uno dei più interessanti esempi di architettura fortificata medievale, che nel 2020 raggiungerà la soglia dei 1000 anni di esistenza. Le sue mura hanno custodito le vicende delle famiglie degli Angioini , Aragonesi , Sanseverino , sono state il palcoscenico dei fasti del '700 e testimoni del soggiorno strategico di Garibaldi . Nei secoli vi hanno dimorato donne potenti, come la Duchessa Margherita De Tucziaco (seconda metà del '200), la legg

Historie Medievali Feudal Japan: I Ronin

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Oggi Historie Medievali ritorna con la rubrica sul Giappone Feudale: l'articolo proposto è la storia dei Ronin , chiamati anche " Guerrieri Erranti " o " Uomini Onda ". I Ronin , nel periodo Tokugawa , aumentarono in modo esponenziale; questi "uomini onda" non avevano più né sede, né legami fissi col signore feudale, quindi vagavano ovunque senza meta, proprio come le onde del mare. Questa categoria di samurai esisteva già in periodo Momoyama,  nata con i disordini del tempo, per cui vari samurai senza signore si univano per sopravvivere; dopo Sekigahara e la conseguente soppressione di molti feudi, i Ronin aumentarono considerevolmente di numero; infatti, si pensa che fossero diventati circa 400.000. Ma capiamo meglio chi era questo combattente: era un particolare samurai avente una doppia natura, da una parte guerriero errante che metteva i suoi servigi a disposizione di chiunque; dall'altra poteva arrivare a unirsi con altri, in bande che sac

I terremoti nell'Italia del Medioevo

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L'Italia è una territorio sismico. Stretta nella morsa fra Africa ed Europa, che ogni anno si avvicinano fra loro di svariati centimetri, il suo territorio si deforma, creando sia le catene montuose degli Appennini che delle Alpi, che mari come il Tirreno. Questo comporta una forte attività sismica che, nel corso dei secoli passati, ha profondamente influenzato le civiltà che hanno abitato questo Paese. Si pensi che fra l'anno 1000 ed il 1490, si sono avuti ben 73 terremoti medio forti. Miniatura di un terremoto Non si hanno molte notizie per i terremoti nell'alto medioevo, ma sappiamo comunque che, nella seconda metà del primo millennio dopo Cristo, Roma, Benevento, Spoleto e l'Irpinia, subirono una serie di fortissimi terremoti. Ma cerchiamo di capire quanto questa peculiarità della penisola ha influito sulla civiltà italiana medievale, attraverso una serie di esempi. Il Colosseo Tutti noi conosciamo la forma del Colosseo , che presenta una parte meglio co

Historie medievali: le ricette della tavola rotonda

Le ricette che vi proponiamo oggi, sono le seguenti: CALAMARI ALLA BRACE Ingredienti: 1 kg di calamari; 100/150 gr di lardo pancettato;  1 limone;  1 arancia; olio evo;  sale e pepe a piacere. Procedimento Pulire bene e lavare accuratamente i calamari sotto l'acqua corrente, dopodiché metterli a scolare. Quando si sono scolati, avvolgerli uno ad uno nelle fette di lardo pancettato. Preparate la griglia in modo che sia ben calda e metteteci sopra i calamari, voltandoli di tanto in tanto in modo da rosolare perfettamente entrambe le parti. Nel frattempo emulsionare insieme il succo di arancia e limone con qualche cucchiaio di olio. Versare la salsina sui calamari caldi, salare e pepare. SOGLIOLE ALL'ARANCIA Ingredienti (per 4 persone): 6 sogliole già spellate; 4 cucchiai d’olio d’oliva di buona qualità; 2 arance da agricoltura biologica;  1 limone da agricoltura biologica; prezzemolo tritato finemente;  sale. Procedimento Passiamo le s

Great Battles Of Historie medievali: la Battaglia di Lewes

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La battaglia di  Lewes  fu una delle due maggiori e più importanti della seconda guerra dei baroni. Si svolse a  Lewes , nel  Sussex , il 14 maggio 1264, e rappresentò il momento di maggior successo di  Simone V di Montfort , conte di  Leicester , che divenne signore d'Inghilterra. Illustrazione di Enrico III nella battaglia di Lewes Lo scontro avvenne a causa della condotta politica di  Enrico III d'Inghilterra , che si rifiutava di onorare i termini delle  Disposizioni di Oford . Il re era dunque accampato presso il  Priorato di Lewes  con un esercito di fanteria mentre suo figlio  Edoardo  comandava la cavalleria, posizionata a circa un miglio a nord, presso il castello di  Lewes . Una marcia notturna impedì alle forze baronali, guidate dal  Montfort , di sorprendere  Edoardo . Mappa della battaglia di Lewes L'esercito dei baroni era formato da circa 5000 unità, sotto il comando dello stesso Simone di Montfort   e di Gilberto di Clare ; le armate rea