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Visualizzazione dei post da giugno, 2022

Great battles of Historie Medievali: la battaglia del golfo di Napoli

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La battaglia navale del golfo di Napoli fu combattuta durante le guerre dei Vespri siciliani ed ebbe luogo nel giugno 1284, nelle acque di fronte Castellammare. Durante le guerre del Vespro , dopo la vittoria nella battaglia navale di Malta del 1283, Ruggiero di Lauria , con le proprie galee e quelle catturate, decise di provocare gli angioini attaccando prima la costa calabrese, e poi Napoli e Posillipo . In assenza di Carlo I d'Angiò , il Principe di Salerno Carlo II d'Angiò si vide costretto ad armare la sua flotta per rispondere alla provocazione.   Battaglia nel golfo di Napoli, Peter Bruegel Il 5 giugno del 1284 la flotta di Ruggiero di Lauria fu attaccata nei pressi di Napoli dagli angioini sotto il comando di Carlo II , detto anche "lo zoppo" e, dopo il primo contatto, Ruggiero finse di ritirarsi a Castellammare, ma si fermò per iniziare la battaglia in mezzo alle acque del golfo di Napoli . La flotta catalana, armata con soldati addestrati al combattiment

I Mukjannathun, primi transgender della storia

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Mukjannathun , un termine arabo che significa letteralmente “uomini vestiti da donne”. Le fonti musulmane, soprattutto quelle più recenti, riportano notizie contraddittorie, ma una cosa è certa: i Mukjannathun erano uomini vestiti da donna, e che si comportavano come tali.  Un mukjannathun I mukjannathun non erano considerati omosessuali, ma semplicemente uomini disinteressati al desiderio sessuale verso l’altro sesso. Tanto che molti di essi erano impiegati come servitori delle donne, appartenenti a famiglie altolocate. La maggior parte trovava però impiego nell’arte: poeti, musicisti, ballerini, comici. I più famosi furono i musicisti Tuways , che significa "piccolo pavone", e il suo allievo al-Dalal , ossia “ il civettuolo ”. Col tempo questo termine venne impiegato per indicare chi si dedicava anche a tali attività. Di essi si trova traccia negli ḥadīth , piccoli aneddoti che raccontano episodi della vita del profeta Maometto (abbiamo parlato di lui in due articoli -

La leggenda di Ys

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La Bretagna , importante regione situata a nord-ovest della Francia, è legata alla leggenda della mitica isola di Ys , situata nella baia di Douarnenez , che in bretone significa appunto “territorio dell’isola“. Il nome “Ys“ , invece, potrebbe derivare dal francese arcaico “isle” che sta appunto per “isola”. Fino al V secolo d.C. l'isola esisteva veramente, poi venne completamente sommersa dalla marea e cancellata dalla carta geografica, a causa di un terribile maremoto. Le sue rovine sono ancora visibili in fondo all’Oceano Atlantico e per molti secoli si è continuato a pregare e celebrare messe per l’anima dei suoi defunti abitanti.    Baia di Douarnenez, dove sorgeva l'isola di Ys   Questo evento storico ha dato vita ad un’affascinante leggenda secondo cui quest’isola, situata sotto al livello del mare, riuscisse inizialmente a rimanere perfettamente asciutta grazie a un sistema di dighe ben chiuse a chiave che la proteggevano dall’acqua. Il re dell’isola era il buon Gradlo

Proposte di lettura: La vita a Venezia nel Medioevo

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  Come si vive a Venezia nel Medioevo? Giorgio Ravegnani , professore di Storia Bizantina all’Università di Venezia , ce lo racconta in questo suo testo del 2021. Sappiamo che al vertice dello stato c'era il doge, affiancato dai consigli per regolare ogni aspetto della società civile. Al di sotto, il mondo variegato e spesso brillante dei cittadini, nobili o plebei, la cui attività si può di sovente ricostruire nei particolari grazie alla singolare ricchezza delle fonti. È quanto fa questo volume, i cui temi privilegiati sono la famiglia, gli edifici privati o monumentali, i mestieri, gli abiti, la scuola e la cultura, cui si aggiungono gli aspetti più minuti della vita quotidiana quali i giochi, le feste, l'alimentazione, la cura delle strade, le donne virtuose e non, le pene inflitte dalla giustizia. Questo è un ottimo volume per chi volesse approfondire gli aspetti di quei tempi della città della laguna.   Se la recensione vi ha incuriositi, potete trovare il libro a questo

Historie Medievali: le ricette della tavola rotonda

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 Bentornati nella nostra cucina. Oggi vi proponiamo due insolite, ma squisite ricette: PIZZA MEDIEVALE (X secolo)   Ingredienti (per 3 pizze):   400 gr. di farina bianca di grano; pasta madre; 3 quaglie; 120 gr. di scamorza; strutto; sale.   Procedimento: Impastare la farina con un paio di cucchiai di pasta madre, sale e acqua tiepida. Fare riposare l’impasto per tutta la notte. Ungere le quaglie con strutto oppure olio e metterle in forno, oppure arrostirle allo spiedo, raccogliendo il grasso che cola durante la cottura. Tagliare il formaggio a cubetti. Aggiungere all’impasto la carne disossata, il formaggio e il grasso. Dividere la pasta in tre parti e stenderla in una teglia tonda. Fare riposare per almeno mezz’ora. Infornare la pizza per circa 20 minuti e servire ancora calda.    CREMA DI MANDORLE   Ingredienti: mandorle; pinoli; amido di grano; latte; chiodi di garofano; zucchero di canna bianco. Procedimento: Pestare le mandorle nel mortaio e stemperarle con un po’ di acq

Historie Medievali the life of: Arechi II

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Girando per i vicoli del centro storico di Salerno , alzando il naso all'insù potrete vedere, nei pressi della chiesa di San Pietro a Corte, un palazzo come tanti altri ma con una particolarità: il secondo piano è totalmente decorato con colonnine bifore! In verità, sarete davanti ai resti della reggia fatta costruire da uno dei personaggi più importanti della storia di Salerno : il duca longobardo  Arechi II . Miniatura di Arechi II Il nobile longobardo Arechi II fu il capo del Ducato di Benevento , che faceva parte del regno Longobardo , dal 758 al 774 dopo Cristo, anno in cui si trasferì a Salerno nella sua reggia di nuova costruzione. Nato nel 734 dopo Cristo e di probabili origini friulane, fu un nobile molto importante in quanto sposò la figlia del re Desiderio ; fu lo stesso re a nominarlo duca di Benevento  al posto di Liutprando , che si era ribellato alla corona longobarda. A seguito della vittoria di Carlo Magno  (a cui abbiamo dedicato un articolo ) nel 774, la parte s

Historie Medievali feudal Japan: il castello di Matsumoto

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In un nostro precedente articolo , abbiamo visto com'erano fatti i castelli giapponesi. Fra i tanti, estremamente iconici, oggi approfondiamo il castello di Matsumoto , città del  Giappone  centrale, sita nella prefettura di Nagano . Una suggestiva immagine del monumentale castello La fortezza venne costruita nel turbolento periodo Sengoku (come vi abbiamo illustrato in questo articolo ), e per via delle continue battaglie i clan che lo conquistarono, si alternarono di continuo: dal clan Ogasawara a quello Takeda Shingen , fino ad arrivare alla giurisdizione di Ishikawa Kazumasa  con cui, fra il 1593 ed il 1594, il castello assume le forme attuali. L'area del castello copre circa 39 ettari e all'interno delle sue mura si trovava il donjon , ovvero la residenza principale del daimyō e i numerosi magazzini per le armi e le munizioni, la biblioteca e gli oggetti di valore. All'interno del perimetro più esterno erano racchiusi gli alloggi delle élite dei samurai, ovvero i

Great battles of Historie Medievali: la battaglia di Sorbara

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Quella di Sorbara è una battaglia avvenuta nella notte del 2 luglio 1084 nei pressi dell'omonima località, oggi frazione di Bomporto, in provincia di Modena . La scontro va inquadrato nell'ambito della lotta per le investiture combattuta tra i seguaci dell'imperatore Enrico IV di Franconia e le forze filo-papiste di Matilde di Canossa , alleate con i bolognesi. Enrico IV raffigurato nel Vangelo dell'abbazia di Sant'Emmerano Conquistata Roma , Enrico IV indusse i suoi sostenitori riuniti nella Lega imperiale ad assediare il castello di Sorbara . I principali nobili della Lega imperiale erano Oberto, marchese d'Este, che ne era anche il capo, e gli antivescovi di nomina imperiale Gandolfo di Reggio Emilia ed Eberaldo di Parma , che si riunirono insieme a vari nobili modenesi, reggiani e parmensi. Le forze di Matilde di Canossa invece erano composte, oltre che dalle sue milizie, da quelle di Anselmo , vescovo di Lucca, che le rafforzò con truppe provenienti da