Great battles of Historie Medievali: la battaglia del golfo di Napoli

La battaglia navale del golfo di Napoli fu combattuta durante le guerre dei Vespri siciliani ed ebbe luogo nel giugno 1284, nelle acque di fronte Castellammare.
Durante le guerre del Vespro, dopo la vittoria nella battaglia navale di Malta del 1283, Ruggiero di Lauria, con le proprie galee e quelle catturate, decise di provocare gli angioini attaccando prima la costa calabrese, e poi Napoli e Posillipo. In assenza di Carlo I d'Angiò, il Principe di Salerno Carlo II d'Angiò si vide costretto ad armare la sua flotta per rispondere alla provocazione.
 
Battaglia nel golfo di Napoli, Peter Bruegel

Il 5 giugno del 1284 la flotta di Ruggiero di Lauria fu attaccata nei pressi di Napoli dagli angioini sotto il comando di Carlo II, detto anche "lo zoppo" e, dopo il primo contatto, Ruggiero finse di ritirarsi a Castellammare, ma si fermò per iniziare la battaglia in mezzo alle acque del golfo di Napoli. La flotta catalana, armata con soldati addestrati al combattimento e più abili nelle manovre navali, rispetto ai cavalieri e i cortigiani francesi, speronò le galee nemiche, tranne le dieci comandate da Enrico De Mari, che fuggì e fu poi catturato dagli aragonesi che presero anche le sue navi. 
Gli alleati genovesi di Carlo II avevano raccolto un gran numero di galee. Ruggiero di Lauria era determinato ad attaccare le galee di Carlo che erano a Napoli, prima che queste potessero unirsi a quelle alleate e dargli la caccia. Usò la copertura delle tenebre per arrivare a Napoli, dove fece diverse incursioni a terra per cercare di attirare Carlo II in mare aperto, in un terreno di scontro sicuramente più congeniale. La notte prima della battaglia, Lauria catturò due galee provenzali in avanscoperta degli alleati di Carlo II e del padre Carlo I, che nel frattempo si stava dirigendo a sud proveniente da Genova
 
Ruggiero di Lauria cattura Carlo lo zoppo, dipinto di Ramón Tusquets, 1885

Carlo "lo zoppo" aveva ordini precisi di rimanere in porto e attendere i suoi alleati, ma la sua irruenza vinse la sua riluttanza iniziale, e dopo che le galere di Lauria si erano molto avvicinate ai napoletani, uscì fuori in fila e le inseguì alla rinfusa verso sud. Lauria finse una ritirata e si mantenne davanti a loro fino a quando non si avvicinò a circa 10 galee che aveva lasciato nei pressi di Castellammare, poi si girò e formò una formazione a mezzaluna con le sue navi e attaccò la flotta di Carlo II dai lati, dove le galee erano più vulnerabili. 
Circa 15-18 navi del Regno fuggirono di nuovo verso Napoli, lasciando che le restanti 9-13 con equipaggio francese fossero catturate. Nel frattempo i combattimenti si fecero cruenti nella galea di Capua, comandata da Carlo lo zoppo, fino a quando Ruggiero la fece attaccare da alcuni subacquei per affondarla e gli angioini si arresero.
Carlo II d'Angiò fu tenuto prigioniero fino a quando Edoardo I d'Inghilterra intervenne in suo favore nel 1288. A Canfranc, nel nord dell'Aragona, fu trovato un accordo e Carlo II venne liberato sulla parola in cambio di tre dei suoi figli, che rimasero in ostaggio al suo posto.

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