Vi siete mai chiesti come si scriveva nel medioevo? Oppure in che lingua veniva preferibilmente scritto un testo? Oggi vi illustreremo e vi spiegheremo in modo semplice e conciso come si scriveva e in che lingua veniva redatto un testo, dal libro alla pergamena.
Come sappiamo la scrittura ha origini antichissime. I primi furono i lontani Sumeri, a cui si attribuisce la creazione della scrittura cuneiforme nel 3000 a.c. circa; poi si passa dai geroglifici egiziani, come scrittura simbolica, fino ad arrivare in occidente in epoca romana e infine in quella medioevale.
La scrittura medievale veniva incisa su pergamene di pelle di pecora o di altri animali, perciò fu chiamata anche "
carta pecora", i monaci immergevano le pelli nella calce, poi le raschiavano e le facevano essiccare tagliandole in fogli. In media si può calcolare che per ogni pecora si potevano ottenere 4 fogli di pergamena, che usualmente veniva avvolta in rotoli, o cucita su cuoio o pelle per ottenere un libro. I monaci, per ovviare all'uso eccessivo di pelli di pecora, decisero di raschiare alcuni fogli di antiche pergamene e di riscriverci sopra. Ciò si è scoperto, grazie all'ausilio di alcune analisi fatte con laser specifici, su alcuni manoscritti medievali.
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Pergamena Medievale |
Per tutto il Medioevo la scrittura fu un’attività praticata quasi esclusivamente dall’apparato ecclesiastico; veniva svolta nelle scuole (scriptoria) annesse alle cattedrali o ai monasteri.
Nel visualizzare i manoscritti medievali si nota una grande varietà di tipi di scrittura; partendo infatti dalla minuscola corsiva latina, utilizzata dal I-II d.C., si svilupparono le cosiddette scritture nazionali (dal VII all' VIII secolo).
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Minuscola corsiva latina |
Tutte le scritture minuscole sono state identificate per la loro appartenenza geografica o per essere state utilizzate da un determinato scriptorium. Le più importanti furono:
L'onciale fu la scrittura dei codici miniati per eccellenza; più indicata per la penna d’oca e la pergamena. Il più antico esempio conosciuto si trova su un papiro del III secolo, contenente un compendio delle opere di Tito Livio;
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Onciale |
La semionciale fu stata usata a partire dal III secolo fino alla fine dell'VIII secolo; inizialmente fu adoperata da autori pagani e scrittori romani di giurisprudenza e, a partire dal VI secolo, venne utilizzata per trascrivere testi cristiani in Africa ed in Europa con l'esclusione delle isole britanniche. Raggiunse l'Irlanda nel V secolo e da questa la Gran Bretagna, dove fu usata anche dopo l'VIII secolo, trasformandosi nella scrittura insulare;
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Semionciale |
La scrittura insulare si sviluppò in Irlanda nel VII secolo e fu usata fino al tardo XIX secolo, anche se il periodo di maggior fioritura fu tra il 600 e l'850. È strettamente collegata con la onciale e la semionciale, che sono le scritture che l'hanno influenzata;
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Pagina iniziale del vangelo di Marco dall'Evangeliario di Durrow. |
La scrittura detta beneventana o cassinese si sviluppò nel VII secolo, con derivazione dalla minuscola corsiva romana, nell'Italia meridionale. Gli scriptoria più celebri furono quelli di Montecassino e Cava de' Tirreni (Salerno), nei quali fu sviluppata. Si presenta ordinata, regolarissima, con molte legature che danno l'impressione di una linea continua, strutturata in brevi aste verticali e spezzate. Rimase in uso fino al XIII secolo, decadendo ad opera di Federico II;
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Beneventana |
La merovingica nacque in Francia (così detta dalla dinastia dei re Merovingi); la scrittura minuscola fu piuttosto una scrittura documentaria e solo più tardi divenne anche libraria. In essa è notevole l'influsso della scrittura semionciale e si presenta in parecchie varianti; il suo impiego in Francia durò dal VI all'VIlI secolo, cioè fino alla riforma di Carlo Magno, con la quale apparve la scrittura carolina;
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Esempio di scrittura di Luxeuil dal Lezionario di Luxeuil (merovingica)
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La visigotica (dalla popolazione dei Visigoti). Fu una scrittura minuscola libraria, usata in Spagna dall'VIlI al XII secolo; anch'essa deriva dalla minuscola corsiva romana e presenta influenze evidenti della onciale e della semionciale. Cacciati i Mori (778) ad opera dei Franchi, da questi venne introdotta la scrittura carolina, che assunse importanza tale da divenire lo stile nazionale;
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Alfabeto Visigotico |
La minuscola carolina, o scrittura di cancelleria, è uno stile di scrittura creato durante il regno di Carlo Magno nei secoli VIII e IX. Fu utilizzata per la prima volta nel monastero benedettino di Corbie, trasformando la minuscola corsiva, allora usata dai notai in varie versioni regionali, in una nuova scrittura, caratterizzata da una forma regolare delle singole lettere e dall'eliminazione delle legature e delle abbreviazioni. Fu prima adottata dai grandi monasteri per la trascrizione delle sacre scritture, poi fu insegnata nelle scuole vescovili e monastiche e quindi utilizzata dalle pubbliche amministrazioni per tutti gli atti ufficiali;
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Minuscola Carolina |
La scrittura gotica minuscola libraria (dal XI-XII fino al XIV sec.) fu il tipo più comune delle lettere "gotiche"; essa presenta, oltre all'angolosità caratteristica, le aste molto pesanti, che cambiano bruscamente direzione, ed i trattini delle lettere d'inizio o d'unione, molto sottili, che creano un forte contrasto con le aste. Sviluppo «calligrafico» ebbe invece nei manoscritti liturgici e nei codici solenni, con lettere molto grandi, massicce, rigide, di una regolarità quasi geometrica, con abbondanti legature ed un tratteggio assai pesante; questo tipo di scrittura venne chiamata «lettera da messale» o «textur»;
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Gotica minuscola |
Coloro che scrivevano erano prettamente i monaci. Essi utilizzavano una penna d'oca, un raschietto per cancellare e tagliare, ed infine gli inchiostri fatti con ricette segrete e con prodotti naturali. I testi erano scritti con inchiostro scuro e i titoli in rosso, pertanto nei manoscritti importanti la lettera iniziale era scritta in modo molto grande per contenere scene religiose o di vita quotidiana. Erano eseguite in maniera particolare e così chiamate "miniature", di cui la sostanza colorante maggiormente usata era il minio che era di un rosso brillante.
Nei conventi si produssero soprattutto codici, cioè libri di grandi dimensioni, composti da fogli piegati in due e cuciti insieme, questi sostituirono le pergamene per un utilizzo più comodo e più semplice. L'arte di copiare i codici fu tramandata anche in oriente prima ai bizantini e poi agli arabi.
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Copisti al lavoro di trascrizione |
La calligrafia medievale si sposa a meraviglia con i mercati storici, con i banchi artigianali nelle rievocazioni storiche e con i contesti filologicamente più curati nelle manifestazioni medievali e rinascimentali. Per questo è nato il progetto Bella Scrittura e calligrafia medievale: un banco artigianale di scrittura medievale per rievocazioni medievali e rinascimentali. In questo scriptorium dove si pratica calligrafia, pensato per performance calligrafiche in mercati medievali, rievocazioni storiche, manifestazioni in costume, giostre e palii, effettuo dimostrazioni di scrittura medioevale e rinascimentale con diversi caratteri storici, dal gotico textura al fraktur, dall’onciale all’italico, dal capitale romano al corsivo inglese ad altri a scelta dei visitatori. Per la calligrafia medievale che propongo utilizzo pennini tronchi e flessibili di diverse misure, inchiostri naturali, chine di molti colori, carte pregiate e pergamene; realizzo anche elaborati su commissione su carte decorate. Ovviamente, il tutto, in costume storico.
RispondiEliminaCon lo scriptorium medievale proposto partecipo già, da anni, come mestierante artigiano amanuense a rievocazioni storiche nelle Marche, in Umbria, in Toscana, in Emilia, in Lazio e in altre regioni della penisola. Questo tipo di attrazione artigiana è molto apprezzata nei mercati medievali e nelle manifestazioni medievali e rinascimentali: ancora poco conosciuta ma sicuramente originale, dona un tocco di cura all’organizzazione delle rievocazioni storiche grazie all’interazione con il pubblico che sceglie cosa scrivere e si porta a casa una piccola opera d’arte e un bel souvenir.
Chi volesse maggiori informazioni sullo scriptorium, su come integrarlo nella propria manifestazione, sulle attività svolte in questa postazione artigiana o sulle iniziative di scrittura collaterali al progetto Bella Scrittura, può trovare tutto sul sito http://www.bellascrittura.eu. Molti altri dettagli di varia e correlata natura anche nella pagina facebook Bella Scrittura. Cliccate mi piace per non perdervi gli aggiornamenti.