Le Comunicazioni ai tempi del Medioevo

Le comunicazioni nel periodo medievale, paragonate alle odierne, erano lente e incerte: le strade ricevevano scarsa manutenzione, i trasporti marittimi erano alla mercé del maltempo, e tutti i viaggi erano scomodi e potenzialmente pericolosi. Verso la fine del Medioevo, col miglioramento dei trasporti e l'espansione dei commerci, si cominciò a viaggiare con maggiore fiducia, e le comunicazioni divennero più rapide e regolari.

Missiva in un codice miniato

La gente al tempo viaggiava per diverse ragioni: i pellegrini si recavano regolarmente verso centri religiosi, come Roma o il santuario di Santiago De Compostela in Spagna, mentre cavalieri, signori, crociati, percorrevano lunghe distanze per ritagliarsi possedimenti in nuove terre, confrontarsi con i Mori in Spagna, o prendere parte alle battaglie in Terrasanta. I sovrani e le loro corti si spostavano per affermare la loro autorità in tutto il loro regno. I mercanti portavano le merci alle fiere. I contadini, cacciati dalle terre dei loro signori feudali o legalmente liberati, emigravano in cerca di nuove terre, mentre monaci erranti, studiosi, venditori ambulanti, vagabondi, sbandati, e gente di spettacolo, facevano tutti parte dei flussi di viaggiatori.

Pellegrini in viaggio,
da un affresco

I viaggiatori incontravano molti pericoli e difficoltà. Le strade erano spesso impossibili da percorrere in inverno o col maltempo, mentre i banditi in agguato nel fitto delle foreste, costituivano una minaccia costante lungo le strade. Presso i ponti e i passi di montagna venivano chiesti pedaggi, che incidevano notevolmente sul costo del viaggi. A causa dei pericoli, nessuno viaggiava di notte. La nobiltà prendeva alloggio nei castelli o nei monasteri; i viaggiatori comuni alloggiavano in locande affollate e sporche, dove gli ospiti erano spesso costretti a dormire, in due o in tre, su letti infestati dalle pulci. I poveri dormivano nei pensionati dei monasteri o fuori, all'aria aperta. La maggior parte delle persone si spostava a piedi o a cavallo, dal momento che i carri e i carretti trainati dagli animali erano lenti e scomodi. Un viaggiatore a cavallo poteva percorrere, in media, dai 50 ai 60 km al giorno, mentre i veicoli ruotati coprivano solamente più o meno la stessa distanza di un buon camminatore: 30-32 km.

Un nobile in viaggio,
 da un'affresco medievale

Pensate di essere su un cavallo a quel tempo, il viaggio da Bologna ad Avignone in Francia, richiedeva due settimane, mentre ci volevano 12 giorni per andare da Firenze a Napoli. I commerci stimolarono i viaggi marittimi e fluviali, specialmente col miglioramento della navigazione e delle imbarcazioni, ma l'attraversamento della Manica, dall'Inghilterra alla Francia, per esempio, poteva richiedere dai tre giorni al mese di navigazione, a seconda dei venti.
Le notizie si diffondevano per lo più attraverso incontri casuali lungo la strada o grazie ai mercanti che si recavano alle fiere. Le lettere venivano consegnate dai corrieri privati. Re,vescovi, abbazie, consigli cittadini e nobili, impiegavano spesso stuoli di messaggeri regolari. La crescita dei commerci comportò un aumento dello scambio di lettere commerciali; infatti le grandi città mercantili, come Venezia e Bruges, erano collegate da servizi postali molto bene organizzati, che consegnavano anche la posta alle fiere annuali.

Marco Polo che parte verso
l'oriente da Venezia

I messaggeri a cavallo, cambiando di frequente le cavalcature, potevano coprire 160 km al giorno: ci volevano 7 giorni perché i messaggi partiti da Venezia arrivassero a Bruges. Lo scambio della posta a cavallo, proveniva dall'estremo Oriente ed era chiamata "Posta Conese": un sistema postale cinese che sbalordì l'esploratore italiano Marco Polo (1254-1324) quando questi visitò il paese nel XIII secolo. La dinastia T'ang, ovvero la famiglia regnante, aveva costruito una rete di canali e di fiumi canalizzati nel VI secolo, oltre ad una strada imperiale che correva accanto ad ogni canale, completa di stazioni di cambio, che veniva utilizzata per il sistema postale imperiale, essenziale per l'amministrazione del vasto impero. Quando i Mongoli invasero la Cina nel XII secolo, ampliarono il sistema fino alle steppe dell'ovest, collegando la Cina all'Europa orientale. Marco Polo riferì di 10.000 stazioni, 300.000 cavalli, e di messaggeri che coprivano fino a 400 km al giorno.

La via della seta

Commenti

  1. una domanda: chi andava a cavallo, che andatura aveva? quando ho letto immaginate di essere a cavallo..

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    1. Buongiorno, per chi montava a cavallo con bagaglio leggero, per viaggi lunghi solitamente adottava un' alternanza di andature circa 10 minuti al passo lungo, 6 km/h a 10 minuti di galoppo corto ca.12 km/h. Ritengo che essendo, staffati molto lunghi non usassero il trotto perche scomodissimo.

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