La cattedrale di Aquisgrana

Uno dei luoghi più importanti del Sacro Romano Impero, e di conseguenza del medioevo, si trova senza dubbio in una città al confine fra il Belgio, l'Olanda e la Germania. In tale luogo sono stati incoronati gli imperatori che per secoli hanno stabilito i destini dell'Europa, fra cui Federico Barbarossa e Federico II di Svevia.
Costruita da Carlo Magno, la leggenda narra custodisse il sarcofago che conservò le spoglie del primo imperatore romano, Ottaviano Augusto. Un luogo di straordinaria importanza storica, tanto da essere stato dichiarato, nel 1978, patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.

Stiamo parlando della cattedrale di Aquisgrana.

L'imponente cattedrale di Aquisgrana, cuore del Sacro Romano Impero
Nel 786 dopo Cristo, ad Aquisgrana, una delle città più importanti dell'Impero, Carlo Magno decise di costruire una cappella annessa al palazzo imperiale.
La cappella è uno scrigno d'arte: infatti i marmi policromi adornano gli otto pilastri che ne sorreggono la struttura, oltre che le colonne delle arcate che si creano; mosaici dorati che ritraggono il Cristo Pantocratore, in stile bizantino, decorano il soffitto, la cui volta è composta da una cupola a pianta ottagonale.
Con i suoi 31 metri di altezza per 16 di diametro, questa costruzione è la cupola più grande presente a nord delle Alpi.

Cappella palatina, nucleo più antico della cattedrale

In questa cappella palatina, Carlo Magno verrà sepolto alla sua morte, nell'814.
La cripta in cui riposa il famoso imperatore, venne visitata diverse volte: nell'anno 1000 Ottone III la fece aprire, trovando la salma dell'imperatore in perfetto stato di conservazione. Il cadavere infatti, era stato ricomposto sul trono, con i quattro vangeli in grembo, ed adornato di corona e vesti imperiali. L'immagine del corpo perfettamente conservato deve essere rimasta impressa nella mente del regnante, tanto che sulla parete del municipio di Aquisgrana, venne dipinto un grande affresco in cui l'imperatore e la corte ammirano Carlo Magno seduto in trono.

Ottone III non fu l'unico a visitare il grande imperatore defunto: Federico Barbarossa infatti, aprì di nuovo la cripta nel 1165. In questa occasione fece disporre la salma in un sarcofago in marmo finemente scolpito. Si diceva che in tale sarcofago fu sepolto anche Ottaviano Augusto, primo imperatore di Roma; tale leggenda aveva un alto valore simbolico, dato che l'impero si reputava essere discendente di quello romano.

Nel 1215 è la volta di Federico II di Svevia entrare in cripta: l'imperatore fa disporre Carlo Magno in uno scrigno d'oro e d'argento. Negli ultimi decenni però, la cappella palatina era stata meta di numerosi pellegrinaggi; di conseguenza, per accogliere l'imponente numero di visitatori, Federico II fa costruire un coro in stile gotico da affiancare alla cappella.

Teca contenente i resti di Carlo Magno

Il coro della cattedrale è luminoso ed imponente, dotato di ampie vetrate decorate, tipiche dell'architettura gotica dell'Europa centrale.

Il maestoso coro della cattedrale, voluto da Federico II

Altro elemento caratterizzante dell'architettura carolingia è il Westwerk, letteralmente opera ad ovest, una torre di ingresso quadrata affiancata da due torri più piccole. Di stile gotico, è l'ingresso alla complessa struttura, oltre ad avere le rampe di scale che portano ai matronei presenti ai piani superiori.

Il Westwerk, ingresso occidentale alla cattedrale
Nel corso dei secoli la struttura verrà arricchita con decorazioni esterne neogotiche, che ne impreziosiranno ulteriormente l'architettura, in principio molto più scarna, in quanto di impronta romanica.

Nucleo originario della cappella palatina di Aquisgrana, di stile romanico. Si può notare l'assenza pressoché totale di elementi gotici, che verranno aggiunti solo secoli più tardi
Struttura odierna, dopo l'aggiunta del coro e degli elementi gotici e neogotici
La cattedrale di Aquisgrana è un complesso architettonico grandioso, tanto da essere stata candidata come una delle sette meraviglie del mondo moderno.

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