I regni romano-barbarici

A scuola ci hanno insegnato che il medioevo comincia nel 476 d.C., cioè con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente. Ma cosa successe esattamente?
Innanzitutto bisogna dire che la caduta di Roma passò piuttosto inosservata: già da tempo la città aveva perso l'egemonia e l'immagine di cui godeva e, comunque, anche con la caduta dell'Impero d'Occidente, i territori in esso compreso erano dipendenti da quello d'Oriente. All'apparenza, in pratica, per un cittadino di allora sembrava non fosse successo nulla di eclatante.

La frammentazione dell'impero romano

Ma procediamo nel descrivere la storia con ordine: Romolo Augustolo, ultimo imperatore d'occidente, venne deposto dal capo barbaro della popolazione ostrogota: Odoacre. Ad Odoacre non interessava diventare imperatore, e così consegnò le insegne ed i simboli imperiali a Costantinopoli. Questo avvenimento è la conseguenza del fatto che i popoli barbari avevano da tempo invaso i territori imperiali e le loro popolazioni si erano mescolate con quella romana; erano addirittura entrate a far parte dell'esercito imperiale stesso! Di conseguenza, l'occidente romano si trovò ad essere spezzettato sotto il governatorato di un gruppo di reggenti barbari che, almeno formalmente, dovevano rendere conto all'imperatore di Costantinopoli.

Vediamo i principali regni che si costituirono dopo la decisione di Odoacre:

Regno Visigoto
La penisola iberica venne occupata dalla popolazione dei Visigoti. Questi ultimi, cacciati dai Franchi, avevano invaso i territori iberici, costringendo la popolazione vandala a migrare in nord Africa. Re Leovigildo scelse Toledo come capitale. I visigoti, nel corso della loro storia, dovranno contendersi la Galizia con un'altra popolazione, quella dei Suebi, che in futuro saranno conosciuti come svevi. Tale contesa andrà avanti dal 410 al 585 d.C.

Regno visigoto, in viola i territori occupati dai bizantini nel VI sec. d.C.

Gallia
Inizialmente i visigoti, i burgundi ed i franchi si contesero il territorio della Gallia, dopo la sottrazione all'Impero Romano d'Occidente. I franchi giunsero alla supremazia nel territorio grazie a Clodoveo I.

Battesimo di Clodoveo I, maestro di Saint Gillet, National Gallery
Molti franchi già prestarono servizio nell'esercito romano, stanziandosi in Gallia già ai tempi dell'impero e divenendo parte della popolazione romana stessa. Il loro compito era difendere la frontiera romana da Alani, Svevi e Vandali. Col tempo i franchi riuscirono ad acquisire maggiore libertà, fino a crearsi un proprio regno una volta decaduta l'autorità romana. Nel 490 d.C., terminata la conquista dei territori gallici, Clodoveo scelse come capitale Lutetia, l'odierna Parigi. Teodorico, preoccupato per l'espansione dei franchi, cercò di arginare la loro crescita mandando le sue truppe a sostegno dei Visigoti, che invece erano in Gallia meridionale. Ma comunque vennero sconfitti da Clodoveo e, come abbiamo visto, si ritirarono in penisola iberica.

Regno ostrogoto
Mentre i Vandalierano in possesso della Sicilia e della Sardegna, che entrarono a far parte del regno d'Africa, il resto d'Italia venne preso dalle popolazioni ostrogote, che uccisero Odoacre, colui che pochi anni prima aveva spodestato Romolo Augustolo. Gli ostrogoti erano una confederazione di tribù di origine Ucraina, che in Pannonia, l'attuale Ungheria, erano subordinati degli Unni. Divennero foederati dell'Impero Romano d'Oriente, ed il loro re più importante, Teodorico, unì la penisola italiana sotto il suo potere, stabilendo la capitale a Ravenna.
Teodorico lasciò che i romani si occupassero della politica interna del regno, mentre gli Ostrogoti di quella militare. Ciò consentì una singolare convivenza fra i due popoli, aiutata dal fatto che Teodorico avesse la cittadinanza romana. Creò grandi architetture monumentali e si circondò di numerosi letterati (Cassiodoro, Boezio, Simmaco).

Mausoleo di Teodorico
Longobardi
Popolazione la cui origine è incerta (si pensa vengano dalla Germania settentrionale), invasero l'Italia, stabilendosi in vasti settori dell'Italia settentrionale, centrale (Ducato di Spoleto) e meridionale (Ducato di Benevento). Scelsero come capitale Pavia e presto si convertirono al cristianesimo, anche grazie ai buoni rapporti che si instaurarono con papa Gregorio Magno.

Croce nastriforme longobarda
Gran Bretagna
In Gran Bretagna, Juti, Angli e Sassoni cacciarono i britanni, che si rifugiarono sull'odierna penisola della Bretagna in Francia, e si divisero il territorio, già da tempo abbandonato dai romani.

In sintesi, ciò che si nota è che alla fine dell'Impero d'Occidente si crea una situazione politica instabile ed in perenne evoluzione, che porta alla frantumazione della civiltà romana ed al graduale passaggio verso nuove forme di cultura. Tale polverizzazione amministrativa e culturale porterà, nei secoli, ad una forte recessione economica, a guerre per creare nuovi regni e, di conseguenza, alla fine dell'età classica ed alla nascita del mondo medievale.

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