Il borgo medievale di Torino

Correva l'anno 1884, e nel parco del Valentino, a Torino, si svolse l'Esposizione Generale Italiana. L'architetto portoghese Alfredo D'Andrade, concepì un padiglione che dovesse mostrare come fosse fatto un borgo italiano medievale. Questo padiglione, che si sarebbe dovuto smantellare al termine della manifestazione, ebbe un tale successo da divenire un vero e proprio museo sul medioevo, e da quel momento tutti lo chiamarono: il borgo medievale.

Il borgo medievale ideato da Alfredo D'Andrade
 La riproduzione sorge sul fiume Po, nel parco del Valentino. Essa è composta da un piccolo centro urbano, formato dalle architetture medievali più significative di Piemonte e Val d'Aosta, circondato da mura e sovrastato da una rocca, il cui interno è ispirato al castello di Fenis, nei pressi di Aosta.

Al borgo si accede da nord, attraverso una porta munita di ponte levatoio

Ingresso al borgo
Da notare il camminamento di ronda, le superfetazioni in legno esterne alla torre, le decorazioni ad affresco che spesso caratterizzavano gli edifici medievali.
Superata la porta di ingresso, ci si trova dinnanzi alla strada su cui si affacciano le costruzioni del borgo.
I modelli usati per tali costruzioni, sono i seguenti monumenti piemontesi e valdostani:
  • Castelli di Fenis, Issogne, Challant, Pavone Canavese, Ozegna, Malgrà, Montalto Dora, Ivrea e Verres;
  • Torre d'Alba, Torre-porta del Ricetto di Oglianico;
  • Chiese di San Giorgio presso Valperga, di San Giovanni Battista e il portico di via Vittorio Emanuele presso Cirié, parrocchiale dei SS. Vito e Modesto e la Chiesa della Confraternita di Piossasco;
  • Precettorìa di Sant'Antonio di Ranverso;
  • Palazzo del Senato presso Pinerolo e quello di Serralunga presso Alba;
  • Fontana di Oulx;
  • Case dei Bressani di Mondovì, di Re Arduino presso Cuorgnè, dei Villa presso Chieri, di via Borgo Vecchio detta del Gran Bastardo di Carignano, Aschieri e la Locanda della Croce Bianca presso Bussoleno.
Scorcio del borgo medievale
E' interessante notare come le case abbiano delle botteghe che riproducono fedelmente le attività del tardo medioevo, come, ad esempio, la produzione della carta. Nel 1884 le botteghe sulla strada ospitavano anche le botteghe del fabbro, della tessitrice, del vasaio e del falegname, tutte concepite per riprodurre fedelmente tali attività per come si svolgevano all'epoca.

Fulcro del borgo è la rocca, in posizione elevata rispetto al resto del sito. Le sue stanze sontuose sono ricche di mobili, suppellettili, tessuti, che mostrano gli usi di vita del Quattrocento. Le corazze, le armi, i passatempi lasciati nel camerone degli uomini d'arme, la sala da pranzo, la cucina, offrono un'idea di cosa dovesse essere un castello sabaudo del XV secolo.

La rocca medievale
In sintesi, questa ricostruzione ottocentesca, è un'ottima passeggiata per capire come potesse apparire un centro urbano del nordovest italiano nel medioevo, nonché un modo per trascorrere una piacevole mezza giornata in un luogo caratteristico ed immerso nel verde.

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