Il rasoio di Occam

Il medioevo è vittima di un pregiudizio: si ritiene un'epoca buia, in cui non sono presenti grandi innovazioni della scienza e del pensiero umano. Questo è vero per determinati luoghi d'Europa, in momenti di transizione; ma oltre a ciò, questo periodo della storia è stato caratterizzato da importanti momenti, sia per l'arte che per il pensiero umano. Esempio su tutti è un principio metodologico molto importante, che sarà uno dei fondamenti della scienza moderna insieme a quelli introdotti da Galileo: parliamo del Rasoio di Occam.

Guglielmo di Occam, teologo, filosofo, religioso e maestro della fede anglicana.
 Il vero nome di questo monaco inglese è William of Ockham. Nato nel 1285, studiò ed insegnò ad Oxford. Le sue posizioni, secondo cui fede e ragione erano libere ed indipendenti, vennero perseguitate e condannate dalla chiesa, tanto che solo in seguito alla sua morte venne pienamente riabilitato, ed il suo grande pensiero riconosciuto. In una lotta di potere fra stato e chiesa, egli affermò che le autorità religiosa e civile dovessero essere nettamente separate, in quanto perseguivano fini diversi. Altre idee rivoluzionarie furono l'empiricità della conoscenza, ossia si può conoscere soltanto sperimentando; la libertà totale dell'uomo, che fonda la sua stessa moralità; nega il concetto di predestinazione, lasciando il destino dell'uomo alla volontà di Dio. Affermò inoltre che il popolo potesse disubbidire all'imperatore se quest'ultimo non riuscisse a soddisfarne i bisogni, e che il papa era fallibile. Idee estremamente all'avanguardia per il 1300.

Stampa antica di uno dei lavori di Guglielmo di Occam

In questo contesto nasce l'idea del rasoio. Guglielmo era sensibile ad un problema del pensiero di allora: si tendeva a formulare troppe ipotesi, rendendo il pensiero estremamente contorto e complicato, fino a perdere di vista l'oggetto della dimostrazione teorica da fare. Le eccessive e cervellotiche complicazioni fatte dai filosofi di allora, spinse Guglielmo ad elaborare una teoria: bisognava evitare la postulazione di ipotesi inutili e che ingolfassero il ragionamento, ma ciò non bastava; era necessario partire anche da principi semplice e facilmente dimostrabili, facendo attenzione a non partire da principi troppo astratti o inconsistenti.

Così, il filosofo sintetizzò la seguente teoria: "A parità di fattori la spiegazione più semplice è da preferire".
Le affermazioni della teoria dicono:
  • Non moltiplicare gli elementi più del necessario
  • Non considerare la pluralità se non è necessario
  • È inutile fare con più ciò che si può fare con meno
In sintesi: non complicare ciò che è semplice, facendo dimostrazioni sintetiche per perorare le proprie affermazioni. Ciò comporta il poter dimostrare tutti i fenomeni, senza dover ricorrere ad un ente superiore come una divinità, ad esempio. Una posizione molto pericolosa per il potere della chiesa, non c'è alcun dubbio.

Pluralitas non est ponenda sine necessitate

Il rasoio di Occam è un principio usato oggi in scienza per scegliere quale spiegazione usare per la dimostrazione di un fenomeno. A parità di efficacia, grazie a Guglielmo, bisogna sempre scegliere la spiegazione più semplice.

Occam presentò la sua idea con la seguente osservazione: "Si fa inutilmente con molte cose ciò che si può fare con poche cose".
E sulla base di questo principio, mette su un ragionamento in cui accusa il papa di non potersi arrogare un potere analogo a quello di Dio, in quanto potere, quello papale, concesso da Dio all'uomo.
Ciò comporta un decadimento della posizione del papa a favore dell'impero. Ciò comporta l'accusa di eresia da parte della chiesa, come illustrato in precedenza.

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