Historie Medievali The life of: Vlad III di Valacchia

Oggi parliamo di uno dei personaggi più affascinanti e controversi del mondo medievale. Ispirerà un romanzo gotico, da cui verranno estratti molti film di successo nel secolo successivo; sarà il capostipite di una specie mitologico/folkloristica che troverà tanto spazio nelle storie dell'orrore: i vampiri.

Vlad III, voivoda di Valacchia, appartenente alla casata dei Drăculești. Eroe della Romania per aver cacciato gli Ottomani dalla penisola balcanica; conosciuto col soprannome di "impalatore"; lo scrittore di romanzi gotici Bram Stoker lo consacrerà alla storia col nome di Conte Dracula.

Vlad III di Valacchia
Qual è la storia di questo personaggio così carismatico, da influenzare l'immaginario occidentale?

Vlad nasce a Sighișoara, nel centro della Romania, nel 1431, da Vlad II Dracul. Dracul è un nome che significa letteralmente "figlio del Drago". Ed il simbolo del drago ricorrerà spesso nella sua vita: infatti il padre sarà membro dell'ordine del Drago. Questo ordine militare venne istituito dal Sacro Romano Impero Germanico al fine di contenere l'avanzata ottomana in territorio europeo.

Il simbolo dell'ordine del Drago
La lotta contro gli Ottomani, caratterizzerà la vita di Vlad, che fin dalla giovane età si istruisce presso la città natale, oltre ad imparare a combattere. Ma nel 1444, l'infanzia di Vlad ha bruscamente termine: i musulmani avanzano, ed il padre, per porre un argine e salvare il regno, offre in ostaggio il figlio al sultano Murad II. Vlad, insieme a suo fratello minore Radu, vennero educati in base alla cultura e la fede musulmana, ma la loro era una posizione delicata: infatti, chi cercava di scappare da quella dorata prigionia, veniva accecato con dei ferri roventi! La situazione era ancora più delicata dagli intenti belligeranti di suo fratello maggiore.
Le battaglie fra Vlad II e gli Ottomani, volsero a favore di questi ultimi; e così il signore di Valacchia venne ucciso insieme al figlio maggiore. Per evitare che lo stato cadesse in mani ungheresi, gli ottomani mandarono Vlad III a governarlo, mentre il fratello Radu si convertì all'Islam e rimase alla corte del sultano.

La prigionia, l'assassinio del padre e del fratello maggiore, avevano fortemente segnato il nuovo signore delle terre balcaniche, e ciò si ripercosse con attriti e battaglie contro i musulmani, suoi ex carcerieri, in cui usò metodi deterrenza da eventuali attacchi piuttosto terrificanti: il più famoso di tutti fu l'impalamento.

Vlad mangia davanti a migliaia di corpi impalati o mutilati
Lo strumento di tortura preferito da Vlad III fu l'impalamento. I metodi d'impalamento erano sostanzialmente due: uso di un'asta appuntita che trafiggeva il condannato all'altezza dell'addome per poi issarlo in alto, la morte poteva essere immediata o sopraggiungere dopo ore di agonia; utilizzo di un'asta arrotondata all'estremità che, cosparsa di grasso, veniva inserita nel retto della vittima. Il condannato veniva poi issato e tenuto infilzato affinché il suo stesso peso facendo scivolare l'asta in profondità ne cagionasse la morte dopo giorni di agonia.
Si desume, da quanto brevemente scritto, quanto dovesse essere atroce questo metodo e, di conseguenza, quanto potesse essere alto il potenziale deterrente. Ma Vlad non si fermò a questo, adattando tale metodologia alle sue più specifiche richieste: creò metodi diversi per impalare i ladri, i guerrieri nemici, gli ambasciatori del Sultano, i traditori.
Alcuni di questi metodi, sono riportati nell'elenco seguente:
  • I ricchi venivano impalati stendendoli più in alto degli altri o facendo ricoprire l'asta d'argento.
  • Per i mercanti fece incidere delle tacche sull'asta, al fine di aumentare il tempo dell'agonia.
  • Nella città di Sibiu, nel 1460 Vlad Țepeș fece impalare 10.000 persone, e cosparse alcuni corpi con miele per attirare ogni tipo di insetto.
  • Le donne macchiatesi di tradimento nei confronti del marito venivano impalate davanti alla loro casa.
  • Nel 1459, durante il giorno di san Bartolomeo, a Brașov, Dracula fece invitare a palazzo alcuni mercanti che avevano mostrato odio e disprezzo nei confronti della sua persona. Decise di farli saziare di cibo e, quindi, fece sventrare il primo e obbligò il secondo a mangiare ciò che il collega, ormai senza vita, aveva nello stomaco. L'ultimo mercante venne fatto bollire e la sua carne fu data in pasto ai cani.
  • Nel 1461 due ambasciatori del Sultano turco Mehmed arrivarono nel palazzo per trattare una pace tra il voivoda e il sultano Mehmed: quando i legati di Istanbul si prostrarono ai piedi di Vlad III chinarono la testa in segno di rispetto, ma non si vollero togliere il turbante perché rappresentava il simbolo della loro religione. Quel gesto fu loro fatale: Dracula, irritato da questa presunta mancanza di rispetto, ordinò di inchiodare il turbante alla testa degli ambasciatori.
  • Lo stesso Dracula amava assistere all'agonia dei suppliziati, tanto da prendere l'abitudine di banchettare in mezzo alle forche su cui erano gli impalati: ciò fa ipotizzare che egli fosse un sadico.

Si evince fin troppo bene perché Vlad prese il soprannome di Țepeș, ossia impalatore.

Ma abbiamo inizialmente detto che Vlad è considerato un eroe per la Romania. E non solo per il suo impegno contro i turchi, ma anche per le politiche interne adottate per risolvere i problemi della Valacchia.

La fortezza di Poenari, residenza di Vlad l'impalatore

Intraprese misure per aiutare il benessere dei contadini con la costruzione di nuovi villaggi ed incrementando la produzione agricola. Egli capì l'importanza del commercio per lo sviluppo della Valacchia: aiutò quindi i mercanti valacchi, limitando il commercio estero mercante di tre città mercato: Târgșor, Câmpulung e Târgoviște.Vlad considerava i boiardi la causa principale del costante conflitto e coresponsabili della morte del padre e del fratello. Vlad nominò come suoi consiglieri persone straniere fidate invece che i boiardi. L'esercito venne rafforzato: Vlad possedeva una piccola guardia personale, composta in prevalenza di mercenari, che venivano premiati con bottini e promozioni; inoltre istituì una milizia formata da contadini chiamati a combattere ogni volta che scoppiava una guerra. Vlad Dracula costruì una chiesa a Târgșor (presumibilmente in memoria di suo padre e di suo fratello maggiore che sono stati uccisi nelle vicinanze) e contribuì con il proprio patrimonio personale all'espletamento dei lavori per il Monastero di Snagov.

Vlad riceve gli inviati del sultano

Vlad finirà di nuovo prigioniero ed usurpato del suo trono, che riuscirà a riprendere. Morirà nel 1477, durante una battaglia contro i turchi, in cui la sua testa verrà decapitata e portata via come trofeo di guerra. Si ritiene sia sepolto nei pressi di Bucarest, ma nella realtà dei fatti, i resti del suo corpo non sono mai stati trovati, dando il via a diverse speculazioni sul destino delle sue spoglie.

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