Historie Medievali The life of: Cimabue

Cenni di Pepo (Bencivieni di Giuseppe), detto Cimabue, nacque a Firenze nel 1240 circa.
Non vi sono notizie certe riguardo la sua giovinezza ed è difficile ricostruire la cronologia delle opere da lui realizzate, dalle quali si evince un chiaro profilo della personalità di questo artista.

Il Crocifisso di Santa Croce
Il soprannome di Cimabue, gli fu attribuito probabilmente per il suo grande orgoglio.Cimabue, che da giovane lavorò nella bottega di Coppo di Marcovaldo, uno dei più celebri pittori fiorentini del tempo, legato ad una corrente artistica eredità del classicismo bizantino, diede vita ad un suo personale linguaggio, nel quale la rappresentazione degli eventi sacri si avvicina molto di più al mondo reale.
Tra le prime opere da lui realizzate vi è il Crocifisso di San Domenico ad Arezzo, probabilmente dipinto tra il 1265 e il 1268, e il Crocifisso di Santa Croce a Firenze, entrambi ancora figli della rappresentazione bizantina delle immagini sacre, nei quali però vi è già un principio di raffigurazione drammatica della scena che va oltre i dettami bizantini.

La Maestà di Santa Trinità
Nel 1270 circa, dipinse la Maestà, che oggi si trova al Louvre, in cui sempre più evidente è la volontà di superare la formalità astratta delle immagini bizantine, nonostante la figura della Madonna appaia come sospesa, più che seduta sul trono, avvolta in panneggio a pieghe sottili.Tra il 1277 e il 1280 Cimabue opera ad Assisi dove realizza, nella basilica superiore, gli affreschi delle volte e delle pareti del transetto. Entrando più nel dettagli, abbiamo: Evangelisti nella volta della crociera, Storie della Vergine nel coro, Scene dell’Apocalisse, Giudizio e Crocifissione nel braccio sinistro del transetto, Storie di S. Pietro nel braccio destro.

Basilica superiore di Assisi, Crocifissione del transetto sinistro
A questo stesso periodo risalgono l'affresco della Madonna, San Francesco e Angeli, che si trova nella Basilica inferiore e il San Francesco che si trova al museo della Basilica di Santa Maria degli Angeli.
È probabilmente del 1279  la Maestà di Santa Trinità che oggi è custodita nel museo degli Uffizi.
Il dipinto si presenta frontale e simmetrico, con la figura della Madonna che assume una connotazione più umana, lasciandosi alle spalle quella dimensione eterea tipica delle rappresentazioni bizantine.
Di un periodo successivo invece, è la Maestà della chiesa dei Servi a Bologna e il mosaico del San Giovanni del Duomo di Pisa eseguito nel 1301. Fu proprio questa la sua ultima opera, dato che l'anno successivo, il celebre pittore morì.

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