La stampa a caratteri mobili

Il passaggio dal Medioevo all'Era Moderna non è stato netto e preciso, ma graduale e sfumato, con tanti episodi, tecnologie, scoperte, idee innovative che hanno progressivamente cambiato il mondo. Una delle innovazioni che ha consentito questo passaggio è senza dubbio la stampa a caratteri mobili.

Miniatura mostrante dei tipografi intenti a lavorare sulla stampa di un libro
Questa tecnologia, in Cina, esisteva fin dal 1041; ma in Europa sarà Gutenberg, orafo e tipografo tedesco, a scoprirla ed a perfezionarla, consentendo così un abbattimento del costo dei libri, una loro maggiore produzione e, di conseguenza, la diffusione più agevole del sapere.

Johannes Gutemberg, orafo e tipografo

Gutenberg si trovò di fronte ad un problema. Il metodo di stampa dell'epoca era la xilografia: una matrice di legno, raffigurante la pagina da stampare, veniva impregnata di inchiostro e pressata su una pagina. La matrice era facilmente soggetta ad usura e rotture, e si poteva stampare solo e soltanto una pagina del testo da ricopiare, in quanto serviva una matrice per ogni pagina del libro da stampare. Si provi ad immaginare quanto tempo sarebbe stato necessario ad intagliare tutte le matrici! Ragion per cui, era necessaria una tecnica più rapida ed efficace.

Gutenberg ebbe l'idea di forgiare dei caratteri singoli composti da una lega di stagno, piombo ed antimonio. I caratteri resistevano bene a più stampe, ed essendo mobili, potevano essere agevolmente spostati per formare le più svariate tipologie di pagine.

Esemplari di caratteri in lega metallica, sulla falsa riga di quelli creati da Gutemberg

Questo portò ad una maggiore velocità di stampa e, di conseguenza, ad un abbattimento dei tempi di realizzazione e della quantità di materiali usati. I caratteri, una volta posizionati in un quadro e bagnati con l'inchiostro per la stampa, venivano pressati sul foglio con una pressa a vite; la pagina marchiata, una volta asciugata, era pronta per essere rilegata.
Il primo testo elaborato da Gutenberg fu la storica Bibbia a 42 linee, chiamata così perché consisteva di 42 righe per ogni pagina. Venne realizzata a Magonza, nel 1453, nella sua officina tipografica. Il testo è in linguaggio volgare e, dato che si tratta di una pietra miliare nella storia della diffusione dell'informazione, essa è tutelata come patrimonio dell'Umanità tutta.

Esemplare della Bibbia di Gutemberg presso il Congresso degli Stati Uniti

Lo spazio destinato alle miniature era lasciato in bianco, ed un miniatore avrebbe avuto il compito di decorarlo. Poche decine di esemplari di questi volumi sono rimasti in giro per il mondo, ed il valore di un volume completo, per la storia alle sue spalle e per il rappresentare una pietra miliare del progresso umano, si aggira sul milione di euro.

Miniature presenti sulla bibbia di Gutemberg

Il felice esperimento comportò una vera e propria esplosione nella commercializzazione di questa tecnologia. Nel giro di pochi anni, tutta l'Europa cominciò a stampare usando i caratteri mobili: alla fine del XV secolo, ben 200 città europee avevano delle stamperie, proiettando l'Europa in un'era caratterizzata da una diffusione di saperi che non avrà precedenti nella storia umana.

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