Uno dei più grandi storici medievisti è sicuramente
Jacques Le Goff, ed uno dei suoi lavori riguarda l'elaborazione dell'idea di Purgatorio da parte della Religione Cristiana nel Medioevo. Nel XVI Secolo infatti, la discussione sul Purgatorio ha opposto in dura polemica la Chiesa di
Roma ai seguaci della Riforma protestante; ma è sin dal 1100 che si afferma la credenza di un luogo intermedio dell'aldilà: un evento che va oltre la storia della religione e della spiritualità, e che
Le Goff ricollega alle nuove strutture sociali e politiche del feudalesimo, e alle conquiste economiche, agricole e mercantili del secolo. Una nuova visione del mondo chiede che il peccato non decida tragicamente il destino dell'anima umana, la quale possa darsi una possibilità di redenzione. Questa "invenzione religiosa" verrà accolta con molto favore dalle società medievali:
Santa Caterina da Genova ad esempio, esclamerà: "Che gran cosa il Purgatorio!". In una società profondamente impregnata di religione, osserva
Le Goff, cambiare la geografia dell'aldilà significa operare una vera rivoluzione mentale, vuol dire cambiare la vita.
Se volete scoprire i particolari di tale vicenda storica, leggete il saggio di Le Goff e non ve ne pentirete.
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