Great battles of Historie Medievali: la battaglia di Mellrichstadt

La battaglia di Mellrichstadt fu combattuta il 7 agosto 1078, nella località di Grafenberg, tra Mellrichstadt e Oberstreu in Bassa Franconia, ai piedi del massiccio del Rhön. Fu la prima battaglia campale della guerra fra l'imperatore e re di Germania, Enrico IV e l'anti-re, Rodolfo di Svevia, nel contesto della Grande rivolta sassone. 
Nel febbraio 1076, il papa, Gregorio VII, aveva scomunicato Enrico IV, per cui la Dieta dei principi tedeschi, riuniti in ottobre a Trebur, aveva deciso che Enrico IV doveva essere deposto qualora la scomunica non fosse stata ritirata entro un anno. Recandosi a Canossa, nel gennaio del 1077, Enrico IV ottenne che il papa annullasse la scomunica. Ma i suoi nemici, nel mese di maggio, elessero re il duca Rodolfo di Svevia, che fu incoronato a Magonza dall'arcivescovo Siegfried I. Nel giugno successivo Enrico, cui si unirono pochi nobili rimasti a lui fedeli, fra i quali spiccava il conte Federico Staufer, si mise in marcia contro le forze di Rodolfo.
 
Enrico IV raffigurato nel Vangelo dell'Abbazia di Sant'Emmerano

 Entrambi i contendenti cercarono di prendere l'iniziativa strategica, e lo scontro avvenne a Mellrichstadt, al confine fra Turingia e Franconia, quando Enrico cercò di impedire che le forze dei sassoni si riunissero all'esercito svevo di Rodolfo. Le cavallerie di entrambi gli eserciti combatterono con grande coraggio, ma senza una guida, per cui lo scontro si frazionò in tante piccole scaramucce individuali generando una grande confusione. Nessuno dei due contendenti riuscì a ottenere una vittoria consistente e alla fine tutti e due i re si ritirarono dal campo di battaglia. Enrico si diresse verso Würzburg inseguito dal duca di Baviera Ottone di Northeim, mentre Rodolfo si ritirò in Sassonia.

 

Il campo di battaglia di Mellrichstadt, ai piedi delle colline del Rhön


Le perdite maggiori le subì Enrico che, secondo il cronista Bertoldo di Reichenau, perse circa cinquemila uomini, fra cui Diepoldo di Vohburg II, marchese del Nordgau, Enrico, conte di Lechsgemünd, Poppo I, conte di Henneberg e Eberardo il Barbuto. Tra gli uomini di Rodolfo le perdite furono inferiori: fra questi l'arcivescovo di Magdeburgo Guarniero (Werner) di Steußlingen, che fu ucciso dai contadini in rivolta mentre fuggiva. I vescovi Sigfrido I di Magonza e Adalberto II di Worms furono fatti prigionieri, mentre Guarniero (Werner) di Merseburgo fu derubato. Alla battaglia partecipò, dalla parte di Rodolfo, Federico II di Goseck, che fu salvato da Magnus di Sassonia. In definitiva una certa supremazia fu ottenuta sul campo di battaglia dai cavalieri del conte Federico, il quale combatteva per Rodolfo; supremazia che però fu vanificata dalla fuga dello stesso Rodolfo.

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