I cavalli da guerra medievali? Più piccoli dei pony

L'immagine del prode cavaliere in sella al suo poderoso destriero, tanto cara anche al cinema e alla letteratura, è destinata a subire un duro colpo. Uno studio pubblicato sulla rivista Journal of Osteoarchaeology, a cura di un team di archeologi e storici della University of Exeter, rivela che la maggior parte dei cavalli (tema di cui ci siamo occupati in questo articolo) da guerra medievali non erano più grandi degli asini odierni.
                                    
Cavaliere medievale a cavallo con cotta di maglia

Il tutto va ovviamente rapportato all'altezza media dell'uomo del tempo, che era chiaramente più bassa di quella attuale. Fatta questa dovuta premessa, possiamo dire che i ricercatori sono giunti alle loro conclusioni dopo avere esaminato un'ingente quantità di ossa di cavalli inglesi vissuti tra il 300 e il 1650 d.C. Le dimensioni dei resti sono state calcolate in "mani" (hands in inglese), un'antica unità di misura anglosassone che equivale a 10,16 centimetri. Le analisi hanno messo in luce che mediamente gli equini faticavano a raggiungere le 14,2 mani di altezza, contro le 17 e le 18 mani dei cavalli che vediamo oggi; per intenderci, una differenza di circa 30-40 centimetri. Il dato acquisisce un valore ancora più significativo se confrontato con le taglie dei pony moderni, che sono alti di solito dalle 14 alle 14,3 mani.

Cavalleria di Guglielmo il Conquistatore, che mostra cavalli di circa 1,50m (Arazzo di Bayeux)

Secondo Alan Outram, professore della University of Exeter specializzato in zooarcheologia, è plausibile che all'epoca la selezione e le tecniche di allevamento nelle scuderie reali si concentrassero "sul temperamento e sulle caratteristiche fisiche adatte per la guerra più che sulla dimensione grezza". Come spiega anche la collega e coautrice Helene Benkert, i documenti storici non chiariscono quali fossero i criteri specifici per definire un cavallo da guerra, tuttavia "è molto probabile che nel corso del periodo medievale, in tempi diversi, per i cavalli fossero desiderabili diverse conformazioni in risposta al cambiamento delle tattiche sul campo di battaglia e alle preferenze culturali".

Un cavaliere normanno uccide Aroldo II d'Inghilterra (arazzo di Bayeux)

Per citare alcuni esempi, il cavallo inglese più alto del periodo normanno (1066-1075) - uno dei più affidabili e utilizzati in guerra insieme a quello arabo, andaluso e belga - è stato scoperto nel castello di Trowbridge, nel Wilshire, e misurava circa 15 mani. Tra gli stalloni reali del XIII e XIV secolo, è invece possibile osservare qualche raro esemplare alto fino a 16 mani, che verosimilmente doveva essere percepito come un gigante dalla gente dell'epoca. Gli studiosi sottolineano che è solo nel periodo post medievale (dopo il 1500) che si inizia a osservare un aumento dell'altezza media dei cavalli, con ordini di grandezza molto più simili a quelli che conosciamo oggi.

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