Great battles of Historie Medievali: la battaglia del Guadalete

La battaglia del Guadalete, anche nota come battaglia del Rio Barbate o battaglia della laguna di La Janda, fu combattuta il 19 luglio 711 nei pressi del fiume Guadalete, nella Betica (Andalusia, Spagna), tra l'esercito dei Visigoti guidato da re Rodrigo e le forze arabo-berbere comandate da Ṭāriq b. Ziyād, nel quadro della conquista islamica della penisola iberica.
Secondo quanto riportano le fonti storiche e cronachistiche a nostra disposizione, Ṭāriq sarebbe stato agli ordini di Mūsā ibn Nuṣayr, governatore (wali) di Qayrawan (Nordafrica), il quale, d'intesa col conte di Ceuta Giuliano, governatore e vassallo di re Rodrigo ma complice del detronizzato re Witiza, avrebbe pianificato l'invasione della Penisola Iberica, traversando pertanto lo Stretto di Gibilterra nella notte fra il 27 e il 28 aprile 711.
 
Ritirata dei visigoti davanti alla cavalleria berbera nel dipinto di Salvador Martínez Cubells

Le antiche cronache, come di consueto, sopravvalutano eccessivamente il numero degli effettivi di ambo le parti che presero parte alla battaglia, giungendo fino a parlare di 100.000 soldati da parte musulmana. È assai probabile che Tāriq sbarcò a Ṭarīfa con 7.000 fanti berberi, raggiungendo Carteya (Cadice) e quindi Algeciras, respingendo l'attacco sferratogli da Bancho o Sancho, cognato di Rodrigo, che gli si era fatto incontro.
Mentre tutto ciò avveniva, il re visigoto si stava scontrando nel nord della Penisola Iberica con i Baschi a Pamplona. La notizia lo raggiunse solo 2 o 3 settimane più tardi. La crisi che minava il regno visigoto in quegli anni fatidici, con continui complotti e guerre fratricide all'interno della nobiltà per impadronirsi del trono, limitarono considerevolmente i margini di manovra di Rodrigo al momento di reclutare un esercito col quale far fronte all'invasione, obbligandolo ad accettare l'interessata offerta dei sostenitori del suo avversario Witiza, senza capire quale tradimento si stava per perpetrare da parte di costoro. Comunque sia, poté organizzare affrettatamente uno stuolo armato a Cordova di 40.000 uomini e partire per affrontare Tāriq
 
Battaglia del Guadalete

Lo scontro ebbe luogo al Wadi Lakka (Guadalete), nell'attuale regione di Cadice, malgrado vi siano storici che situano il luogo dello scontro nelle vicinanze del fiume Barbate, sulla sponda del Guadarranque o a Medina-Sidonia. Durante due giorni entrambe le parti si saggiarono in cruente scaramucce. Una volta avviatasi la battaglia, i figli di Witiza e i loro sostenitori seminarono la discordia all'interno dei ranghi di Rodrigo, tradendolo e ritirandosi, lasciando così esposti i fianchi del suo esercito, atterrendo i sostenitori del monarca. Il centro dell'esercito di Rodrigo resisté per quanto gli fu possibile ma alla fine cedette. 
La distruzione della forza visigota per l'inganno di Witiza, la totale ignoranza del modo di combattere arabo-berbero e la probabile morte di Rodrigo (che un'altra versione vuole invece solo ferito, sia pur gravemente, tanto da morire qualche giorno dopo in una località tenuta segreta) spalancò a Tāriq le porte del regno, consentendogli di impadronirsi di Toledo nel 714. Indifesa a causa della fuga (o morte) di Rodrigo e del suo seguito, compresi gli spatari della sua guardia regia, la città non oppose resistenza.

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