Le vette dell'arte medievale: la basilica di San Vitale

In un articolo di molti anni fa, accennammo ai monumenti più belli di Ravenna; fra quelli che al tempo illustrammo sinteticamente, oggi ve ne mostreremo uno in particolare, che nonostante siano passati quasi 1500 anni è ancora lì, intatto, arrivato a noi come testimonianza di un lontano passato: la basilica di San Vitale.

La basilica vista dall'esterno

Fondata nel 532 dopo Cristo, poco dopo che la città era stata riconquistata dall'imperatore romano d'Oriente Gustiniano, terminata nel 547, ben 15 anni dopo, rappresenta un modello emblematico di arte e architettura bizantina.

La basilica è un unicum, perché fonde elementi dell'architettura classica romana a quelli dell'architettura e dell'arte bizantina: infatti, guardandola da fuori, ricorda vagamente nelle forme e nell'aspetto una basilica classica di epoca romana. Di pianta ottagonale, con abside poligonale all'esterno e circolare all'interno, vi si accede attraverso due porte, una opposta all'altra, oblique rispetto all'abside stesso. Quindi siamo anche di fronte a una forma in pianta estremamente singolare per questa tipologia di architettura. La costruzione è massiccia, sotto molti aspetti pesante, austera; elementi che contrastano con le decorazioni interne che adesso vi mostriamo.

L'interno, coi classici mosaici tipici dell'area ravennate

L'interno è un ambiente estremamente complesso grazie al gioco di rientranze e sporgenze, di esedre traforate da doppi ordini di archi e pilastri angolari. Questo conferisce all'ambiente un'espansione radiale in tutte le direzioni, dando l'impressione all'osservatore di trovarsi in un posto più grande di quanto davvero lo sia.

La complessa e variegata architettura interna 

I capitelli hanno ancora le forme classiche greco-romane; sui soprastanti pulvini (una piramide tronca rovesciata appoggiata sul capitello), sono raffigurate la croce e figure zoomorfe. In molti punti i cicli di mosaici sono andati persi, quindi non si può avere pienamente idea del gioco di luci che essi dovevano offrire grazie alle finestre schermate da lastre sottili di alabastro.

Esempio di capitello e pulvino presenti in basilica

Fra i tanti meravigliosi mosaici presenti nella basilica, uno dei più famosi è sicuramente quello raffigurante Giustiniano ed il suo seguito, esempio perfetto di arte bizantina.

Giustiniano ed il suo seguito

Altro esempio notevole è la raffigurazione dell'evangelista San Marco con il leone che lo raffigura.

L'evangelista San Marco

Questi sono solo alcuni degli esempi delle decorazioni a mosaico che potrete trovare in questa basilica straordinaria e quasi unica nel suo genere. Una meta assolutamente da non perdere se vi troverete dalle parti della Romagna.

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