Historie Medievali The life of: Federico II di Svevia, "stupor mundi"

Federico II di Svevia nacque nel 1194, a Jesi, da Enrico VI di Svevia, imperatore dei Romani, e Costanza, ultima discendente della dinastia normanna d’Altavilla. Si fondevano così nelle mani di un unico bambino i poteri del Regno di Sicilia e dell’impero germanico. Federico, alla morte del padre, venne affidato, alla tenera età di quattro anni, alle cure di papa Innocenzo III; poi si trasferì a Palermo dove fu incoronato con il nome di Federico I, re di Sicilia. Poco tempo dopo morì anche Costanza e, da quel momento, il giovane sovrano si trovò nel bel mezzo di intrighi di potere e lotte intestine tra coloro che aspiravano al potere. Alla fine prevalse Marcovaldo di Annweiler, il principale sostenitore tedesco di Enrico VI, che, col sostegno di Filippo di Svevia, invase la Sicilia reclamando la tutela del giovane Federico. A quattordici anni, la maggiore età per i re, Federico fu finalmente in grado di distaccarsi da qualsiasi tutore o intermediario.

Le nozze di Enrico VI e Costanza d'Altavilla, genitori di Federico II
Cresciuto in una corte cosmopolita, si era appropriato di eccellenti doti cavalleresche, di un grande desiderio di conoscenza ed aveva un carattere superbo, determinato, audace e avventuroso. Consigliato dal papa, sposò Costanza d’Aragona, che aveva dieci anni più di lui. Nel frattempo, in Germania, continuavano i conflitti tra i pretendenti al trono di Enrico IV. Federico sfruttò la situazione a proprio vantaggio, riuscendo a farsi incoronare, nel 1212, re di Germania con il nome di Federico II. 
Ritratto di Fedrico II con il falco, dal suo trattato "De arte cum avibus"
Al suo rientro in Italia, pose fine agli scontri in Sicilia con l’arresto di alcuni baroni e, nel 1224, fondò l’Università di Napoli, la prima istituzione universitaria laica e statale del mondo Occidentale. Il sovrano spostò la capitale del Regno da Palermo alla città partenopea per la sua posizione strategica e per il fatto che Napoli fosse, in quel tempo, un fiorente centro culturale ed intellettuale. Per incentivare i suoi sudditi ad iscriversi all'univeristà, concesse addirittura delle facilitazioni a coloro che volessero frequentarla.
Università Federico II, Napoli
Rimasto vedovo, sposò Isabella, figlia del re di Gerusalemme, la quale morì dando alla luce Corradino, secondogenito di Federico. Il passo successivo fu ottenere la corona di re di Gerusalemme. Scomunicato da papa Gregorio IX, prese parte alla VI Crociata nel 1228, che gli fruttò un’altra corona. Tornato dalla Terrasanta sancì l’inizio di un periodo di pace emanando, nel castello di Melfi, il codice legislativo del Regno di Sicilia, il più importante documento di legge laico del Medioevo, con il quale si passava dal sistema feudale ad un nuovo modello di Stato centralizzato. È in questo momento storico che prosperò anche la cosiddetta Scuola Siciliana, contraddistinta da “canzonette” d’amore e sonetti. Lo stesso imperatore, che diede prova di essere anche esperto filologo con traduzione di diverse opere dal greco e dall’arabo, creò la prima lirica in volgare italiano.

Miniatura da "De arte cum avibus" di Federico II
Il periodo di pace terminò quando Federico II fece imprigionare il primo figlio, Enrico che, divenuto re di Germania, cercò delle alleanze per rivoltarsi contro il suo stesso padre. Parallelamente continuavano i problemi con il papato, di cui, il sovrano, contestava la volontà di supremazia che il pontefice ambiva ad esercitare nei confronti dell’impero. Gli attriti si fecero così aspri che durante il concilio di Lione, nel 1245, papa Innocenzo IV accusò l'imperatore di spergiuro ed eresia. L’assemblea deliberò la sua deposizione dal trono anche se questa decisione non fu mai applicata. E i problemi non erano ancora finiti: infatti, i rapporti erano tesi anche con i Comuni dell’Italia settentrionale che, al fine di tutelare la propria autonomia, resuscitarono di nuovo la Lega Lombarda. Federico II non riuscì a porre rimedio a queste questioni: infatti morì il 13 dicembre 1250, e con lui terminò anche un’epoca caratterizzata dall'attenzione per la cultura e per l'innovazione.

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